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Vedasi n. 1421. |
1801 |
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G.B. Follini. Sua abitazione (Nomenclatura, f. 53v). |
1807 |
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Relazione di Giovanni Rioli in ottemperanza all’ordinanza municipale del 12 giugno 1807: «Al n. 1422, — filatoio con numero due corenti; abbita il sig. Vicenzo Folini» (A.S.U., C.A., 1/2). |
1808 |
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Luoco dominicale con fabbriche servienti ad uso di fillatorio e fornelli da seta, cortivi due ed orto, situato in questa comune e borgo al c.n. 1422, che confina a lev. il demanio con fondi e fabbriche furono del v. monastero di S. Chiara — e fratelli Obizo e questa ragione —, mezz. detti — Obizo e borgo d’Isola, pon. alveo della roia —, oltre il borgo di Gemona, ed a tram. cortivo dirimpetto alla v. chiesa del monastero di S. Chiara. Fabbrica sul borgo d’Isola, che comprende sottoportico, mezzati 4, sito per la scala e cantina e piè piano con altra stanza sotto la terrazza e cantina sotterranea, camere, tinello, sale e terrazza in primo appartamento, camerini in secondo appartamento e granaro sopra» — (A.S.U., Arch. Follini, 5, Asse... 1808, p. 2-50). |
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«Fabbrica di muro copperta di coppi con altra interna e corticella, situata in questo comune e borgo alli c.n. 1422, 1423, tutto unito confina a lev. casa — e corte dominicale, — mezz. borgo d’Isola, pon. e tram. casa dominicale —, parte servente ad uso dominicale e parte tenuta ad affitto dal rev. don Pasqualino Cigogna —» (A.S.U., Arch. Follini, 5, Asse... 1808, p. 51-63). |
1809 |
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Il complesso appartiene a Vincenzo e fratelli Follini. Vi abita il “manghinatore” Pietro Tilati (Registro delli aloggi, f. 39v). |
1810, apr. 30 |
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Vincenzo Follini, proprietario della casa n. 1422, chiede di poter gettare un ponte dalla sua casa al borgo di Gemona dietro il fabbricato delle fontane (A.S.U., C.N., 178/XIX, con dis.). |
1821, genn. 1 |
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In vista della sistemazione di via Gemona, viene operato il rilievo: VIII. Rilievo e stima del locale ad uso di filanda di seta, di ragione delli sigg. Vincenzo e Francesco Follini, situato in questa r. città di Udine al c.n. 1422. Esso riporta notizie particolareggiate sul complesso e sulla organizzazione dell’opificio: «La — fabbrica, eretta ad uso di filanda per n. 24 fornelli, de’ quali 12 a lev. e 12 a pon.. Il progetto dell’ing. Luigi Duodo per refilo della strada in borgo Gemona colpisce la medesima nel suo angolo di pon. e tram. m 11,50 e da lev. a pon. m 0,60 all’esterno. La demolizione delle due porzioni di muro colpite dal progetto, porta la conseguenza del sovvertimento dell’intero coperto, e volendo conservare la filanda riuscirebbe irregolare e non addattata all’oggetto». Segue stima dell’intero fabbricato (A.S.U., C.A. I, 88/XIII). |
1821, dic. 30 |
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Nel progetto comunale è formulata la stima per il risarcimento. I fornelli e l’orto sono valutati L 5534,20 e il «porticale appoggiato al muro di chiusa dei Follini L 663,22» (A.S.U., C.A. I, 88/XIII, n. 6, Prospetto compensi ai proprietari dei locali da abbattersi e da tagliarsi ed all’imprenditore pei lavori di riduzione in casi occorrenti). |
1846, magg. 1 |
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«— Eleonora ed Anna sorelle Follini del fu — Francesco, la prima, maggiore, moglie al sig. Sebastiano dott. Pagani e la seconda — rappresentata dal procuratore — Benedetto Kiussi —, alienano — al — sig. Vincenzo, minor figlio del fu Francesco Follini loro fratello, rappresentato dalla tutrice di lui madre — co. Teresa q. co. Giovanni Beltrame, vedova di — Francesco Follini —, il — sesto ca cadauna di esse — competente nella — casa dominicale — situata — nel borgo d’Isola colle adiacenze, tutte di due cortili ed orto sotto il c.n. 1422 —, tutt’unito confina parte con fabbriche e fondi del monastero di S. Chiara, parte il sig. Carlo Fani, loco Obizzi, parte con suor M. Luigia Follini e parte con il — borgo d’Isola, a pon. colla pubblica roia ed a tram. cortivo del suddetto — monastero —. La — vendita — si fa — pel prezzo di austr. L 20000 —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4839, 6630). |
1852 |
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Proprietà degli eredi del fu Francesco Follini (Competenze, II, f. 1v). |
1868, magg. 9 |
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Come documenta un avviso pubblicitario, vi ha sede la fabbrica di saponi di Giovanni del fu Giacomo Piani (“Giornale di Udine”, 3, CX, 9 magg. 1868, 4). |
1876 |
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Bottega dei pittori e verniciatori di carrozze Pietro Pividori e Andrea Dell’Anna1 (COSMI-AVOGADRO, 116). Il Pividori vi è segnalato ancora nel 1883 (AVOGADRO, 158). |
1883 |
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Esattoria comunale (AVOGADRO, 117). |
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NOTE |
1 |
Per il verniciatore di carrozze Andrea Dell’Anna (o Dall’Anna): PICCO, Ricordi, 128. |