1801 | Pietro Fezzo, di Remanzacco (Nomenclatura, f. 52v). | |
* | Affittuale Giuseppe Cainero (ibid.). | |
1809 | G.B. Taddio, macellaio. «Stanze derocate servono per fabbrica di candele» (Registro delli aloggi, f. 39v). | |
1816, genn. 4 | * | G.B. Tadio vende a «— Zuane Vidissone — una casa con cortivo —, situata — nel borgo — di Giemona, portante il c.n. 1398, la quale — da esso — Vidissone viene con titolo di semplice affittanza da più tempo possessa in ordine alla locazione — 27 sett. — 1812 —. Confina a lev. parte casa rimasta — al venditore — n. 1399 e parte il — borgo mediante ingresso — a mezz., e pon. il — co. Giusto Garzolini ed a tram. stalone e cortivo per uso della casa dominicale di esso — venditore — n. 1400. La — vendita viene — fatta per la somma — di — d 1000 — fanno a valuta d’Italia — L 3172,40 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10303, 873). |
1841, mar. 4 | * | «— Giovanni Vidissoni — costituisce in patrimonio ecclesiastico al — chierico — Pietro di Daniele Deotti — casa costrutta di muri e coperta di coppi, sita in — borgo Gemona, marcata col c.n. 1398 —» (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/I, 109). |
1852 | * | Appartiene a Giovanni Vidisoni (Competenze, I, f. 37v). |