1739, genn. 15 |
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«Fatto in Udine nel palazzo Polcenigo, situato nel borgo di Gemona» (A.S.U., N., Bartolomeo Pavona, 9137, I instr., f. 41v). |
1744 |
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«Languidis1. Stavano nella casa di Pietro Bertolo, dove poi Marzio di Polcenigo edificò il bel palazzo che ivi ora sussiste» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 175). |
1753 |
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È gravata da un livello a favore dell’ospedale di S. Maria della Misericordia, come spiega il catasto redatto a cura dell’ospedale stesso: «Porta di S. Maria ovvero borgo di Gemona. Possede una casetta dagl’eredi q. Pietro Bertoli, tenuta ad affitto perpetuo per l’annuo censo di L 31. Qual casetta è stata lasciata al p. luoco dal q. Nicolò Tescaria, come per testamento 1456, 18 ottobre, di mano di mess. Melchior di Belgrado nodaro. Item esige di livello a nadal ogn’anno dal sig. co. Antonio di Polcenigo, erede di Pietro Bortoli, come in Rottolo generai de’ livelli c. 129 —, in contadi L 4 s 13 p 18. Questo livello fu donato alla fratterna da d. Vida q. Francesco Pelizzaro 1550, 24 ottobre, nodaro ser Andrea q. Leonardo. Ora paga le suddette L 3 s 13 p 18 il sig. Francesco Mattiussi con li — fratelli, eredi Pasotti q. Giuseppe —» (A.C.U., A.A.O., Cattastico... 1753, n. 267, f. 269v). |
1762 |
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Il palazzo apparteneva al nob. Asquili (B.C.U., A.C.A., ms. RRR.XXXVII, c.153v, pianta di Tiberio Maieroni). |
1790, mar. 18 |
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Deposito di atto privato 12 marzo, con il quale il co. G.B. q. Antonio di Polcenigo vende alla contessa Margherita q. Annibale Mangilli, moglie del co. Giuseppe Garzolini, «il palazzo — in borgo di Gemona con chiesa —, cortivo, brollo murato, casa dell’ortolano ed ogni sua adiacenza con mobilie, tutti inservienti alla chiesa ed altare e sacri arredi e privileggio di aqua per quanto appar concessione fatta dalla città, tutto nello stesso e grado ad esso — conte aspettante per forma della semplice locazione 23 ottobre 1778, fatta al sig. G.B. q. Francesco Miliotti ed inventari che fossero per mobili e sacri arredi in Udine pertinenti alla chiesa —. E questa vendita ha fatta — esso — co. Polcenigo, perché il sig. Bernardinis — per — prezzo convenuto assume il carico di ventisie messe al mese derivante dalla cedola testamentaria del q. Pietro Bertoli 25 marzo 1685, pubblicata in atti del — q. — Domenico Cancianini ed in aggiunta si abbliga a pagare d 8503 L 4 s 2 —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, 9975, XV instr., f. 1486v — 1489v). |
1792, genn. 5 |
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Concessione d’acqua al co. Giuseppe Garzolini per uso della sua cedrera nel borgo di Gemona (Acta, XCII, f. 39, n. 203). |
1801 |
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Co. Giuseppe Garzolini (Nomenclatura, f. 52v). |
1809 |
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Appartiene a Giusto Garzolini2, che vi abita (Registro degli aloggi, f. 39v). |
1825, mar. 19 |
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Giusto Garzolini vende a Giuseppe Seraffini una «casetta di muro, coperta di coppi, coi respetivi fondi, situata — nel recinto del borgo di Gemona — dal corpo del c.n. 1397 —; confina a lev. con orto del sig. Tomaso Masetti, a mezz. con casa — dell’acquistante, a pon. cortivo — dell’acquistante ed a tram. con fondi — del nob. — Garzolini —. La — vendita viene — fatta — per la somma di it. — L 500 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10310, 1966). |
1834 |
° |
Il nob. Giusto Garzolini paga ven. L 8 in dipendenza di istr. 1 genn. 1462 sopra case furono in origine di d. Marcudia di Udine (Arch. dell’Ospedale di Udine, Ospitale C1. Quaderno livelli, decime, conti. Principia 1834). |
1842, magg. 9 |
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«La nob. Marietta di Sbroiavacca ved. Garzolini di Udine, abitante in borgo Gemona — chiede che le venga concesso il permesso di far costruire un tombino di pietra dirimpetto al portone della sua casa posta in borgo di Gemona al c.n. 1397 per rendere piú comodo l’ingresso e regresso —». Il permesso viene accordato (A.S.U., C.A. I, 342/IV, 2633 Orn. II C). |
1851, magg. 11 |
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Maria Sbroiavacca Garzolini presenta il progetto per la modifica nella facciata principale «della casa di propria abitazione in borgo di Gemona» (A.S.U., C.A. II, 65 bis/1851, 2856 Orn. II C, con dis. firmato dall’ing. Fantoni). |
1852 |
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Appartiene alla co. Marietta Garzolini (Competenze, I, f. 37v). |
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Il palazzo passò per eredità a Iob, fattore della contessa, che lo lasciò all’Istituto Renati, che lo vendette al collegio Toppo nel 1905. |
1905, giu. 16 |
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Il consiglio comunale autorizza l’acquisto del palazzo Garzolini per il collegio Toppo Wasserman (Parti prese...1906, 104). |
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NOTE |
1 |
Tracce precedenti dei Languidis in borgo Gemona si trovano già il 7 seti. 1688, quando viene rogato un documento in casa di Tranquilla, figlia del fu Birardo Gulliola e moglie di Lorenzo Languidis, medico fisico, stipendiato dalla città (A.S.U., C.R.S., 546, Rot. 360. Istr. e Test., f. 105v — 106v). Per Lorenzo Languidis vedasi n. 1860. |
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2 |
Del Garzolini, noto benefattore, esiste un ritratto: MUNER, L’istituto Renati, 22. |
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STUDI INEDITI |
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FACCIOLI-JOPPI, Chiese, f. 98v — 101r; L. PALLADIO degli OLIVI, Diverse famiglie, p. 17; VISENTINI, Architettura civile, 107-109; ZURICO, Della pittura, 18. |
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BIBLIOGRAFIA |
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Archivum...Catastico, I, 58, 330; BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 231-236; BRAGATO, Guida, 89; BRAIDOTTI, Lacqua potabile, 43; BERGAMINI-TAVANO, Storia, 522-523; La collezione Garzolini a Trieste; DEL BIANCO, La guerra e il Friuli, 11, 127; L. DAMIANI, Arte...Il Liberty, 101; L. DAMIANI, Arte...Il Novecento, 349; ERMACORA, Provino Valle, 361; GIOSEFFI, Udine, 167-168; La marchesa Costanza di Colloredo; Origine e sviluppo di un moderno istituto; La parrocchia di S. Quirino, 77-78; Parti prese... 1880, 62-63; Parti prese...1898, 4; Parti prese... 1913, 152-153; Parti prese...1922, 65-66; PICCO, Larte di pittura, 67; PICCO, Cosa era via Gemona, 273; PICCO, Un distinto pittore decoratore, 216-217; Relazione della commissione pel collegio di Toppo Wassermann; de RENALDIS, Della pittura, 130; RIZZI, Storia... Il Seicento, 19; de RUBEIS, Catalogo, 3 (1937), 14; S[ACCOMANI], Il ristauro, 35, 39; TAMBORLINI, Il testamento del co. Francesco di Toppo; Il Toppo (dopo i restauri) ; VALENTINIS, Udine antica, 23. |