1801 |
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Rosa Nigris (Nomenclatura, f. 52v). |
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Affittuale Giovanni Cargneluti (ibid.). |
1809 |
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Maria Gelmi, pizzicagnolo (Registro delli aloggi, f. 38v). |
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Vi abita il ciabattino Sebastiano Cossaro (ibid.). |
1810, dic. 15 |
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Maddalena n. Nigris Casaro vende a Maria Galizia Gelmi «la porzione di casetta di ragione anticha — della sign. Maddalena, cioè la mittà dell’intera casetta segnata col c.n. 1394, situata in borgo di Giemona confina a lev. il — borgo, a mezz. e pon. con casa e corticella — del sig. Giuseppe Cusigh ed a tram. con casa — di Floreano Marano —. La — vendita viene fatta — per la summa d’it. — L 756,77 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10296, 129). |
1811, lugl. 14 |
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Giuseppe fu Paolo Clocchiatti «amministratore de’ beni retrodati del circondario d’Udine» vende la casa già di Maddalena Cosara a Francesco fu Giovanni Morelli per persona da dichiarare. «Confina a lev. strada pubblica del borgo, ed a pon. casa — n. 1393». Prezzo L 440 (A.S.U., N., Domenico Micheloni, 10326, 574). |
1813, apr. 5 |
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Maria Galizia, ved. di Francesco Gelmi, vende a Giuseppe q. G.B. Gervasutti casa «di tre appartamenti compreso il pian terreno», in borgo Gemona n. 1394, per L 1208,60. La casa, secondo la stima Pascoli, «confina a lev. — borgo, mezz. — Giuseppe Cussigh, pon. corticella — Cussigh, ed a tram. — Floreano Candido» (A.S.U., N., Graziano Cantoni, 10234, 374, alleg. descrizione e stima del pubbl. per. Francesco Pascoli). |
1818, giu. 29 |
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Giuseppe del fu G.B. Gervasutti e la moglie Maddalena Pirona cedono a Giacomo Gervasutti, fratello di Giuseppe, «mobili e vino esistenti nella casa da essi abitata, ad uso di osteria, sita — nel borgo di Gemona al c.n. 1394 —» (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 632, 431). |
1837, genn. 21 |
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«— Giuseppe Gervasutti — cede — al — sig. Carlo Indri — la casa — situata nel borgo di Gemona — n. 1394 — a cui fa coerenza a lev. il borgo di Gemona, a mezz. Domenica ved. di Giuseppe Cussis sive li suoi eredi, a pon. — Amadio Zandigiacomo ed a tram. pre’ Giuseppe Floreano. Questa vendita — viene fatta — pel prezzo — di ex ven. L — 6000 —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10487, 10578). |
1837, febbr. 6 |
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Carlo Indri, «proprietario della casa — in borgo Gemona — n. 1394, avente la linda della faciata sopra il borgo in stato pericoloso e cadente, divisato avendo coll’occasione della riparazione da farsi di costruirla soffittata, riducendola in forma migliore che rapresenti cornice, atteso che le due fenestre di respiro del granario sono sotto in contato della linda —, adimanda — la licenza —». Il permesso è accordato (A.S.U., C.A. I, 269/III, 837 Orn. II C, con dis.). |
1838, magg. 7 |
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È di Carlo Indri. Vedasi n. 1393. |
1852 |
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Appartiene a Carlo Indri (Competenze, I, f. 37v). |