1801 |
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Francesco Rota (Nomenclatura, f. 51v). |
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Affittuale Valentino Tommasini (ibid.). |
1802, giu. 22 |
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Quintilia Percoto ved. di Alessandro Rota vende a Valentino Perubini «di Fanna, ora mercante droghiero in questa città � tre casette, tenute ad affitto � la prima da Laura Tomasini, la seconda da Zuanne Brisighello1 e la terza separata condotta da Giuseppe Coz, fra li confini descritti nell’operazione 27 maggio 1789 dalli pubbl. per. � Niccolò Desia e Francesco Moretti �» (A.S.U., N., Domenico Prodolone, 10074, V instr., 261, f. 425r — 428r). |
1802, ag. 27 |
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«� Valentino q. � G.B. Perubini, nativo di Fanna, aromatario in questa città �, a titolo d’enfiteusi concede a � Leonardo q. Costantino Cargnelutto, nativo di Gemona �, due casette, poste � nel borgo di S. Giustina, con cortivo ed orto, che confinano a lev. il sig. Francesco Rota, mezz. strada pubblica del borgo, sol a monte muraglia divisoria de’ Capuccini ed alli monti coo. Garzolini �, quali due casette prevennero in esso � Perubini per acquisto dal medesimo fatto dalle mani della � sign. Quintilia rel. ed erede del q. � Alessandro Rota con instr. del � 22 giugno p.p. in atti miei �, che vengono � valutate in � d 1000 �» (A.S.U., N.,Domenico Prodolone, 10074, VI instrom., 278, f. 458v — 460r). |
1809 |
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Leonardo Cargnelutti, oste (Registro delli aloggi, f. 38v). |
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La casa è censita insieme con quella n. 1378. |
1812, lugl. 24 |
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Istanza di Domenico Brisighello, proprietario delle due casette ai nn. 1377, 1378, di poterle rifabbricare secondo il disegno (A.S.U., C.N., 179/1812/II, 4121 Orn. XIX, con dis.). |
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Il permesso è concesso (ibid.). |
1837, giu. 16 |
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Antonio e Luigi Brisighelli chiedono di aprire, «nella facciata della porzione di casa toccatali in parte, in � borgo de’ ex Capucini � n. 1377 � una porta d’ingresso � e di redurre un rebatto ove ora è la finestra» (A.S.U., C.A. I, 269/III, 3353 Orn. II C, con dis.). |
1842, nov. 26 |
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«� Giovanni Brisighelli �vende al � sig G B Menini � la casa in Udine, coscritta ali c.n. 1377, 1378, 1382, 1383 �, spettanti al venditore per successione paterna �. Il prezzo � viene � stabilito � in austr. L 1115 �» (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/I, 385). |
1844, giu. 27 |
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«� Antonio del fu Domenico Brisighelli � vende al � sig. Luigi Brisighelli di lui fratello � la porzione di casa ad esso venditore � assegnata con le divisioni seguite fra essi fratelli dopo la morte del � padre �. Questa porzione di casa � è situata nella contrada � delli ex Capucini, faciente parte del mappale � n. 878 e c.n. 1377 e 1378 �, fra li confini a lev. e tram. con case e corte assegnate ad altri fratelli, mezz. la contrada de’ Capucini ed a pon. � Giuseppe Presani col locale fu de’ pp. Cappuccini �. Il prezzo � della presente compravendita � è di austr. L 1672,95 �» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4834, 5605). |
1845, sett. 3 |
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«� Giovanni Domenico del fu Nicolò Menini � vende alla � sign. Catterina Sburlini, moglie del sig. Girolamo Sburlini �, casa ad uso di abitazione civile, sita � nel borgo dei Cappuccini, coscritta alla c.n. 1377, 1378 �, composta di una stanza terranea e cucina con portoncino d’ingresso sul borgo e due finestre, corte a tram. con lobeale e latrina, al primo piano camera riguardante il borgo ed altra camera a tram. e finalmente al terzo piano granaro che comprende l’intiera casa con relativo coperto di coppi e tavelato con luminale, cui fa coerenza a lev. Zamparo � Giuliano, mezz. strada � del borgo, pon. Brisighelli Luigi e tram. Zamparo Giuliano �. Il prezzo � viene � convenuto � in austr. � L 6000 �» (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/II, 980). |
1852 |
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I n. 1377 e 1377 I e II appartengono a Luigi e Antonio Brisighelli (Competenze, I, f. 37v). |
1854, sett. 3 |
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Vedasi n. 1376. |
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NOTE |
1 |
Tale Giovanni Brisighello, detto «La Zava», secondo una nota del 27 apr. 1801, è il gestore della locanda “Regina di Ongaria” di borgo Gemona (A.S.U., C.A., 153/74). |