1791, dic. 22 | Giacomo Cicogna vende al «botteghiere di merceria» Antonio fu Pietro Caparrino «le — case — poste nel borgo di Gemona — nell’androna di S. Giustina detta nel Marano —, cioè una tenuta ad affitto semplice da Domenico Cancelliere q. Mattia, altra da Maria Colauzza, altra da Francesca Fontana, altra da Catterina D’Odorico, altra dalli rappresentanti del q. Zuane Anzolino, altra da Vicenzo e Rosa iug. Marconi, altra da Maria Vienna in luoco di Pasqua Spiccogna, altra da Alvise Petracco e altra da Andrea Marangone e ciò per — ducati mille —» (A.S.U., N., Antonio Marchi, 9866, II instr., 314, f. 340r — 341r). | |
1801 | Orlando Cicogna (Nomenclatura, f. 49v). | |
* | Affittuale Antonio Spilottini (ibid.). | |
1809 | È di Antonio Caparini, negoziante. «Quivi è una fabbrica di tellerie». Vi abita il tessitore Pietro Vidizoni (Registro delli aloggi, f. 36v). | |
1813, giu. 11 | «Antonio del fu — Pietro Capparini negoziante, vende a Francesco del fu G.B. Planis «una casa — situata — in borgo di Gemona, nell’androna di S. Giustina, detta del Marano, coscritta col c.n. 1309 — stata dallo stesso acquistata dalle mani del fu — G.B. del def. Giacomo Cicogna, come appar istr. 22 — dec. 1791 — per atti del fu — Antonio Marchi —, tenuta ad affitto — una porzione da Pietro Nidissan, altra da Pietro Fior, ambi di Verzegnis, quale confina a lev. — Giuseppe Levis, mezz. — Angelo Zoratto, a pon. orto — del sig. Orlando Cicogna, a tram. parte fondo del sig. Pietro Tillati, parte androna — di S. Giustina. Questa compra e vendita — fanno — per il prezzo — di —L 3070 it. —» (A.S.U., N., Luigi Delfino,10621, 228). | |
1852 | * | Proprietà degli eredi del fu Antonio Visentini (Competenze, I, f. 35v). |