Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1303
1801   Giuseppe Levis, tintore (Nomenclatura, f. 49v).
1809   Proprietario Giuseppe Levis, tintore. Affittuali don Domenico Sovrano e don Antonio Facchini. «Quivi è la scuola di molti fanciulli che stanno in pensione» (Registro delli aloggi, f. 36v).
1814 * Nell’Elenco dei pistori quali tengono depositi di farine presso di loro, al n. 1303 è segnalato Antonio Levis1 (A.S.U., C.N., 185, 72 Pol.).
1815, sett. 19 * Antonio Levis «ha stabilito far riportare la porta che dà ingresso alla sua casa coscritta col c. n. 1303» e ne presenta progetto (A.S.U., C.N., 180/Ornato, 6620, con dis.).
1852 * È degli eredi del fu Antonio Levis (Competenze, I, f. 35v).
1876 * Laboratorio del cesellatore, argentiere, ottonaio e lattonaio Daniele De Giorgio2 (COSMI-AVOGADRO, 90, 108).
1883   Osteria “All’Italiana” (AVOGADRO, 152).
  * Gestione di Giuditta Pitana (ibid.).
     
NOTE 1 Un Antonio Levis, tintore in borgo Gemona, nato il 4 febbr. 1786, è segnalato dal parroco Niccolò Tami nell’elenco dei giovani richiesto dall’autorità competente nel 1806 (A.S.U., C.A., 305, Frammento di censimento dei cittadini maschi tra i 20 e i 25 anni, I ag. 1806).
  2 Per il De Giorgio: PICCO, L’arte ornamentale a ferro battuto, 20; PICCO, Ricordi, 118.