1768, sett. 15 |
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I nob. Francesco e don Giuseppe q. Bernardino della Chiave vendono una casa in borgo Gemona a Pietro del fu Paolo Cantarutti, «atteso massime che essendo essa casa rovinosa e bisognosa a l’estremo di restauro» (A.S.U., N., Marc’Antonio Tracanelli, 9519, Plico istr. e test.). |
1788, sett. 22 |
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Giovanni q. Pietro Cantarutti vende, per d 1300, a Cristoforo q. Antonio Berghentz di Caporetto ed Orsola sua moglie, fornai, la stessa casa «acquistata dal q. Pietro di lui padre la quale in allora era rovinosa e bisognosa all’estremo di ristauro a segno di non potersi rittraere frutto dalla medesima senza grave dispendio, come apparisce dall’instr. rogato dallo sp. M.A. Tracanelli, ma posteriormente ristorata, accresciuta e migliorata, nello stato presentaneo confina a lev. borgo , mezz. parte Cicogna, e parte strada , pon. Fabrizio di Fagagna ed a tram. Cernazai loco Lirutti » (A.S.U., N., Antonio Marchi, 9866, II instr., 216, f. 260r - 261v). |
1783, lugl. 14 |
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La ditta q. Odorico Simonetti, mercante di Udine, vende a Pietro q. Giacomo Venuti, tessitore di Udine, una casa situata nella contrada che tende al convento dei Cappuccini, riferisce al borgo di Gemona, casa con orto e corticella, divisa in quattro appartamenti, «uno verso pon., serve di filatoio, altro tram. oltre la corticella, altro appresso verso mezodν, ove sono fornelli, ed altro verso lev. contiguo al porton che dà l’ingresso alla casa stessa; tutta unita confina da lev. parte la contrada medesima, riferisce al borgo di Gemona e parte casetta e corticella del sig. G.B. Cicogna , mezodν e pon. verso la contrada sudetta ed alli monti parte altra contradella e parte casa e corticella fu di Odorico Simonetti, situata vicina al borgo di Gemona, nella contrada che tende al convento de’ Capucini, tenuta ad affitto semplice parti dalli sigg. Pietro ed Orsola iug. Venuti, e parte da G.B. Collauti» (A.S.U., N., G.B. Peruzzi , 8922, VI istr., 146, f. 171r - 180r). |
1801 |
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Cristoforo Berghinz (Nomenclatura, f. 48v). |
1802, ag. 20 |
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Pietro Venuti, in seguito alla scrittura privata del 10 luglio, vende queste case a Cristoforo ed Orsola Berghinz ed a loro figlio G.B. marito di Pasqua di Pietro Venuti. Confina a lev. corte della detta casa e parte casa ad uso abitazione, mezz. contrada che tende in borgo Gemona, pon. contrada che tende in via Cappuccini, tram. androna consortiva. Questi locali comprendono anche un filatoio di seta, un incannatoio ed un negozio di seta (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10351, Istr., 431, f. 483v - 485v). |
1808, ott. 5 |
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Cristoforo q. Antonio Berghinz, mercante di grassina, cede alla figlia Anna, moglie di Angelo Schiavi, mercante di grassina, una casa ad uso di bottega del corpo del n. 1292, fu Cantarutti «con magazzino a pon., il sottoportico al di fuori a pon. con piccolo tinello estratto dal sottoportico stesso, la stanza terranea pur a pon. con il forno in essa esistente, picola porzione di fondi della corte, cioè sino ai stilicidii che calano nella corte stessa a pon., la mittà della scala di pietra per ascender agli appartamenti superiori e la mittà del porton d’ingresso colla mittà del sottoportico in seguito e li appartamenti di camere, grannaro e pergoli sopra, da fondi al colmo; il tutto confina da lev. con il borgo di Gemona, a mezz. con G.B. Specie, a pon. con la restante corte e casa rimasta al Berghinz , ed a tram. con G.B. q. Giuseppe Lirutti. E questa per il prezzo d’it. L 3806,89 » (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10295,16). |
1809 |
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Angelo Schiavi, pizzicagnolo (Registro delli aloggi, f. 35v). |
1814, genn. 11 |
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Nell’Elenco dei pistori, quali tengono depositi di farine presso di loro è citato Angelo Schiavi, domiciliato in questa casa (A.S.U., C.N., 185, 72 Pol.). |
1821, mar. 13 |
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« Angelo Schiavi vende al sig. G.B. Moser : porzione di fabrica dal corpo del c. n. 1292, situata in borgo di Gemona di cui il sig. Schiavi riportò il titolo di proprietà dal fu sig. Christofolo q. Antonio Berghinz con contratto 5 ott. 1808, a rogiti del not. Osvaldo Colomba , composta con casa in prospettiva del borgo, in piano d’una botega, magazino a pon., sottoportico al di fuori con tinello estratto pure dal sottoportico di pon., stanza terranea con forno anco a pon., fondi della corte sino alli stilicidii, la metà della stalla di pietra per ascender agli appartamenti superiori e la mettà pure del porton d’ingresso col sottoportico in seguito a cui confina a lev. il borgo di Gemona, mezz. G.B. Specie, pon. restante corte e casa di questa ragione ed alli monti il sig. Lirutti di Villa Freda ; una porzione di fabrica composta di due stanze terranee al vento di pon. della sopradetta fabrica di cui il sig. Schiavi riportò titolo di proprietà, dal sig. Giulio Fabrizio con contratto 20 marzo 1815 a rogiti del not. Colomba ed il restante dalla sign. Maria n. Simonetti, ved. d’esso Fabrizio, con altro contratto 17 sett. 1817 a rogiti dello stesso not. , sottoposta alla casa dominicale » (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 633, 129). |
1827, ott. 31 |
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« Anna Candoni Berghinz vende al sig. G.B. Moser l’azione di rivendicazione sulla porzione di casa parte del c. n. ***, tra li confini di lev. l’acquistante , mezz. androna di Cicogna , ed alli monti l’acquistante » (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 635, 1898). |
1827, nov. 10 |
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È di G.B. Moser. Consta di piano terreno, primo piano e granaio. Il proprietario domanda di alzarla a tre piani (A.S.U., C.A. I, 135/1827/XV, 4458 Orn. II C, con dis., firmato da G.B. Bassi). |
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G.B. Moseri alla congregazione municipale; «la riduzione a miglior uso del pian terreno della casa al c. n. 1292 in borgo Gemona porta di riformare anche il prospetto corrispondente esterno» (ibid.). |
1832, apr. 19 |
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La deputazione d’ornato denuncia alla congregazione municipale che G.B. Moseri ha omesso di sistemare i tubi della grondaia secondo le prescrizioni municipali (A.S.U., C.A. I, 193, 59). |
1852 |
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È di G.B. Mosero (Competenze, I, f. 35v). |
1876 |
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Magazzino di vini all’ingrosso di Napoleone Anderloni (COSMI-AVOGADRO, 116). |
1883 |
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Osteria alla “Corona d’Italia” (AVOGADRO, 152). |
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Gestione di Giovanni Marzilli (ibid.). |
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Forno di Cargnelutti - Cainero e negozio di frutta e verdura di Rosa Pagnutti (AVOGADRO, 145, 146). |