Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1292
1768, sett. 15   I nob. Francesco e don Giuseppe q. Bernardino della Chiave vendono una casa in borgo Gemona a Pietro del fu Paolo Cantarutti, «atteso massime che essendo essa casa rovinosa e bisognosa a l’estremo di restauro» (A.S.U., N., Marc’Antonio Tracanelli, 9519, Plico istr. e test.).
1788, sett. 22   Giovanni q. Pietro Cantarutti vende, per d 1300, a Cristoforo q. Antonio Berghentz di Caporetto ed Orsola sua moglie, fornai, la stessa casa «acquistata dal — q. —Pietro di lui padre — la quale in allora era rovinosa e bisognosa all’estremo di ristauro a segno di non potersi rittraere frutto dalla medesima senza grave dispendio, come apparisce dall’instr. rogato dallo sp. — M.A. Tracanelli, ma posteriormente ristorata, accresciuta e migliorata, nello stato presentaneo confina a lev. — borgo —, mezz. parte — Cicogna, e parte strada —, pon. — Fabrizio di Fagagna ed a tram. — Cernazai — loco Lirutti —» (A.S.U., N., Antonio Marchi, 9866, II instr., 216, f. 260r - 261v).
1783, lugl. 14   La ditta q. Odorico Simonetti, mercante di Udine, vende a Pietro q. Giacomo Venuti, tessitore di Udine, una casa situata nella contrada che tende al convento dei Cappuccini, riferisce al borgo di Gemona, casa con orto e corticella, divisa in quattro appartamenti, «uno verso pon., serve di filatoio, altro tram. oltre la corticella, altro appresso verso mezodν, ove sono fornelli, ed altro verso lev. contiguo al porton che dà l’ingresso alla casa stessa; tutta unita confina da lev. parte la contrada medesima, riferisce al — borgo di Gemona e parte casetta e corticella del sig. G.B. Cicogna —, mezodν e pon. verso la contrada sudetta ed alli monti parte altra contradella e parte casa e corticella fu di Odorico Simonetti, situata — vicina al borgo di Gemona, nella contrada che tende al — convento de’ — Capucini, tenuta ad affitto semplice parti dalli sigg. Pietro ed Orsola iug. Venuti, e parte da — G.B. Collauti» (A.S.U., N., G.B. Peruzzi , 8922, VI istr., 146, f. 171r - 180r).
1801   Cristoforo Berghinz (Nomenclatura, f. 48v).
1802, ag. 20   Pietro Venuti, in seguito alla scrittura privata del 10 luglio, vende queste case a Cristoforo ed Orsola Berghinz ed a loro figlio G.B. marito di Pasqua di Pietro Venuti. Confina a lev. corte della detta casa e parte casa ad uso abitazione, mezz. contrada che tende in borgo Gemona, pon. contrada che tende in via Cappuccini, tram. androna consortiva. Questi locali comprendono anche un filatoio di seta, un incannatoio ed un negozio di seta (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10351, Istr., 431, f. 483v - 485v).
1808, ott. 5   Cristoforo q. Antonio Berghinz, mercante di grassina, cede alla figlia Anna, moglie di Angelo Schiavi, mercante di grassina, una casa ad uso di bottega del corpo del n. 1292, fu Cantarutti «con magazzino a pon., il sottoportico — al di fuori a pon. con piccolo tinello estratto dal sottoportico stesso, la stanza terranea pur a pon. con il forno in essa esistente, picola porzione di fondi della corte, cioè sino ai stilicidii che calano nella corte stessa a pon., la mittà della scala di pietra per ascender agli appartamenti superiori e la mittà del porton d’ingresso colla mittà del sottoportico in seguito e li appartamenti di camere, grannaro e pergoli sopra, da fondi al colmo; il tutto confina da lev. — con il borgo di Gemona, a mezz. con — G.B. Specie, a pon. con la restante corte e casa rimasta al —Berghinz —, ed a tram. con — G.B. q. — Giuseppe Lirutti. E questa per il prezzo — d’it. — L 3806,89 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10295,16).
1809   Angelo Schiavi, pizzicagnolo (Registro delli aloggi, f. 35v).
1814, genn. 11 * Nell’Elenco dei pistori, quali tengono depositi di farine presso di loro è citato Angelo Schiavi, domiciliato in questa casa (A.S.U., C.N., 185, 72 Pol.).
1821, mar. 13 * «— Angelo Schiavi — vende — al — sig. G.B. Moser —: porzione di fabrica dal corpo del — c. n. 1292, situata in borgo di Gemona — di cui il sig. Schiavi — riportò il titolo di proprietà dal fu sig. Christofolo q. Antonio Berghinz con contratto 5 ott. 1808, a rogiti del — not. — Osvaldo Colomba —, composta con casa in prospettiva del — borgo, in piano d’una botega, magazino a pon., sottoportico al di fuori con tinello estratto pure dal sottoportico di pon., stanza terranea con forno anco a pon., fondi della corte sino alli stilicidii, la metà della stalla di pietra per ascender agli appartamenti superiori e la mettà pure del porton d’ingresso col sottoportico in seguito — a cui confina a lev. il — borgo di Gemona, mezz. — G.B. Specie, pon. restante corte e casa di questa ragione ed alli monti il sig. Lirutti di Villa Freda —; una porzione di fabrica composta di due stanze terranee al vento di pon. della sopradetta fabrica — di cui — il sig. Schiavi — riportò titolo di proprietà, dal — sig. Giulio Fabrizio con contratto 20 marzo 1815 a rogiti del —not. — Colomba — ed il restante dalla sign. Maria n. Simonetti, ved. d’esso — Fabrizio, con altro contratto 17 sett. 1817 a rogiti dello stesso not. —, sottoposta alla casa dominicale —» (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 633, 129).
1827, ott. 31 * «— Anna Candoni Berghinz — vende al — sig. G.B. Moser — l’azione di rivendicazione sulla — porzione di casa — parte del c. n. ***, tra li confini di lev. l’acquistante —, mezz. androna — di Cicogna —, ed alli monti l’acquistante —» (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 635, 1898).
1827, nov. 10   È di G.B. Moser. Consta di piano terreno, primo piano e granaio. Il proprietario domanda di alzarla a tre piani (A.S.U., C.A. I, 135/1827/XV, 4458 Orn. II C, con dis., firmato da G.B. Bassi).
  * G.B. Moseri alla congregazione municipale; «la riduzione a miglior uso del pian terreno della casa al c. n. 1292 in borgo Gemona — porta di riformare anche il prospetto corrispondente esterno» (ibid.).
1832, apr. 19 * La deputazione d’ornato denuncia alla congregazione municipale che G.B. Moseri ha omesso di sistemare i tubi della grondaia secondo le prescrizioni municipali (A.S.U., C.A. I, 193, 59).
1852 * È di G.B. Mosero (Competenze, I, f. 35v).
1876 * Magazzino di vini all’ingrosso di Napoleone Anderloni (COSMI-AVOGADRO, 116).
1883   Osteria alla “Corona d’Italia” (AVOGADRO, 152).
  * Gestione di Giovanni Marzilli (ibid.).
  * Forno di Cargnelutti - Cainero e negozio di frutta e verdura di Rosa Pagnutti (AVOGADRO, 145, 146).