Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1291
    Sotto questa casa si apre il portico che dà adito al vicolo del Portico. Sotto il portico vi è un capitello con Madonna.
1760, sett. 14 * «Le — coo. Anna Giulia, moglie del — co. Giovanni Enrico di Zucco, et Felice nubile, — figliole del q. — co. Giovanni Michele di Zucco —, vendono — al sig. Giacomo Cigogna q. Pasqualin — una casa — situata nel borgo di Gemona, tenuta presentemente ad affitto semplice da — G.B. Urbani, qual confina a lev. strada publicha del borgo, mezz. eredi q. — Antonio Cittadino, sol a monte detto — compratore et alli monti — sigg. della Chiave —; et questo — fanno —per il prezzo — di d 400 —» (A.S.U., N., G.B. Stella, 9142, I istr., 224, f. 189v - 190r).
1801   G.B. e fratello Spezie, «marangoni» (Nomenclatura, f. 48v).
1809 * Appartiene al falegname G.B. Specie (Registro delli aloggi, f. 35v).
1814 * Nell’Elenco dei pistori, quali tengono farine presso di loro, a questo numero è segnalato Angelo Schiavi (A.S.U., C.N., 185, 72 Pol.).
1816, ag. 5 * «— Francesco del fu Giuseppe Specie, falegname —, vende — al — sig. Leonardo Zorzutti — la mettà della casa sita in — borgo di Gemona, coscritta al c.n. 1291 —, assegnata al nome d’esso venditore nell’incontro della divisione seguita col di lui nipote ex fratte, sac. — d. Antonio, come dall’operazione 17 lugl. 1815 del publico perito — G.B. Muzzanini —, che tutta — confina a lev. la strada publica del borgo di Gemona, a mezz. la calesella, mediante portico publico, pon. e tram. — Angelo Schiavi con casa fu di Christophoro Berghinz —. La — vendita — fatta viene pel prezzo — di ital. L 1975 —» (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10330, 1788).
1822, mar. 28   Appartiene per metà a don Antonio Specie, cappellano di Sammardenchia, e per metà a Leonardo q. Antonio Zorzutti (A.S.U., C.A. I, 68/X, 1280 Orn. II C, con dis.).
  °° Il disegno è firmato da « Francesco Pascoli P:co Perito Agrim.e, e Ingeg.e».
  * Nella domanda che inoltrano alla deputazione d’ornato, i proprietari sostengono che «questa casa fu tra loro divisa in modo che la parte a — destra — è toccata al sig. Leonardo Zorzutti l’altra a — sin. appartiene al sig. — don Antonio Specie. Per forma di tal divisione è stata pure divisa la bottega posta a pian terreno, la quale ha una sola porta d’ingresso —: in quella a — sin. vi è una bottega di parrucchiere — ed in quella a — destra una bottega di calzolaio —. Convenendo ad ambi — proprietari di aprire alle rispettive — botteghe una seconda porta d’ingresso, senza di che troverebbero difficilmente affittuali ed anzi quelli chi vi sono attualmente minacciano di allontanarsene, hanno essi perciò divisato di allargare alquanto l’attuale porta d’ingresso ed ivi di formarne due corrispondenti alle rispettive — botteghe —». La deputazione d’ornato, attraverso l’ing. Presani, modifica il disegno del progetto e aggiunge una cornice sopra finestre e porte del pian terreno (A.S.U., C.A. I, 68, 1383 Orn. II C, con dis.).
1826, febbr. 8   «— Don Antonio del fu G.B. Specie, parocho di Marano —, per sé —, nonché come procuratore — della sign. Beatrice, f. del q. Pietro Falleschini, ved. del fu — G.B. Specie, di lui madre —, vende al — sig. Antonio Frezza — una casa coi respetivi suoi fondi, situata — nel borgo di Gemona — al c.n. 1291, — statta ad essi madre e figlio Specie assegnata colle divisioni 17 luglio 1815 —. Confina essa casa verso sol levado col pubblico borgo di Gemona, a mezz. calesella consortiva, a pon. parte androna o calesella sudetta e li rappresentanti il q. Cristoforo Berghinz, ed a tram. il sig. Leonardo Giorgiuti, in loco del fu — Francesco Spezie —. La — vendita viene — convenuta di austr. — L —1900 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10310, 2080).
1852 * Il n. 1291 I appartiene a Leonardo Zorzutti; il n. 1291 II ad eredi Frezza (Competenze, I, f. 35v).