1801 | È del co. Adriano Antonini (Nomenclatura, f. 48v). | |
* | Affittuale Giacomo Brusadini (ibid.). | |
1809 | * | Appartiene a Teresa Antonini. Vi abita il locandiere Giuseppe Corte. |
1812 | Vi era una locanda ai “Tre re” ed un caffè “alla Nave” (Esercenti). | |
* | La prima era gestita da Giuseppe Corte (ibid.). | |
1817, sett. 10 | Locanda di Giuseppe Corte (B.C.U., ms. 2027, Colto di memoriali per esenzioni di alogio. Risposte dei medesimi, atribuzioni di alogio, affittanza presa fuori di casa di alogio, con carte relative in tale proposito, f. v.). | |
1837, febbr. 7 | * | Progetto di riforma della casa inoltrato da Giuseppe Cernazai (A.S.U., C.A. I, 269/1837/III, 663 Orn. II C, con dis.; A.S.U., C.A. I, 269/1837/III, 663 Orn. II C, con dis.). |
1837, nov. 30 | * | «Giuseppe Cernazai, desiderando nella casa di sua ragione — al n. 1275 — di far costruire da novo un forno da pane nella stanza terranea che fa angolo verso della strada regia con l’androna promiscua con li — coo. Mattioli, presenta il disegno —». Il commissario agli incendi approva il progetto, raccomandando di controllare lo stato del camino, che è vecchio (A.S.U., C.A. I, 269/III, 6838 Pol. II a, con dis.). |
1852 | * | È di Giuseppe Cernazzai (Competenze, I, f. 34v). |
1883 | Vi era uno stallo (AVOGADRO, 156). | |
* | Gestione di Elisa Blasoni. | |
1937 | Verso la via Prospero Antonini si vede uno stemma Antonini in pietra. |