Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1263
1643 * Casa di Cristoforo Leali. Vedasi n. 1262.
1744   Leali «Avevano la casa contigua a quella del n.u. Zen abitata nel 1744 da Germanico Mantica» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 175).
1801   Co. Mainardo Valentinis (Nomenclatura, f. 47v).
  * Affittuale Maria Bombiza (ibid.).
1809 * Appartiene ad Angelo Grotto (Registro delli aloggi, f. 35v).
1812, lugl. 22 * Relazione del commissario di polizia: «La mattina del — 19 corr. alle ore tre e mezzo circa si è scoperto un incendio nella bottega — in borgo S. Cristoforo aperta dal carraro Pietro Iacotti, detto Padoan per suo mestiere. Essa è composta d’una sola stanza terrena e contenevansi in essa matteriali di legname relativi a detta arte, effetti appartenenti a vetture —, utensili e strumenti di sua pretensione —. La proprietà delle medesima appartiene al sig. Gasparo Naschinetti, di cui è propria la casa contigua — n. 1264, abitata dalla famiglia Pers. La casa sopraposta a detta bottega è segnata col n. 1263, di proprietà ed uso della famiglia Grotto». Vi mori un mendicante ricoverato, Giuseppe Calligaris, d’anni 701 (A.S.U., C.N., 184/Polizia).
1814, giu. 6   La casa 1263 in borgo di S. Cristoforo era di Angelo Grotto ed Elena Valentinis coniugi (A.S.U., C.N., 180, 3190).
  * I Valentinis chiedono ed ottengono di «aprire due finestre ai due lati della porta d’ingresso che guarda il pubblico borgo e l’oggetto dell’appertura di queste due finestre si è per dar una conveniente ventilazione al sottoportico, il qual senza di ciò ha mantenuto e mantiene un’aria corrotta e puzzolente, che giunge perfino ad incomodare le stanze di abitazione superiori» (ibid.).
1814, ott. 15 °° Vedasi n. 1264.
1830   La casa era di Angelo Grotto, aveva una parte del piano terreno a portici, le colonne erano rotte in seguito all’incendio avvenuto anni prima nella bottega (A.S.U., C.A. I, 168/XIV, 3550, Pol. Giud. IX D).
1830, dic. 17   È di Luigi de Rio. Vedasi n. 1264.
1852 * Appartiene a Luigi de Rio (Competenze, I, f. 34v).
     
NOTE 1 La notizia, riportata dal della Porta per la casa n. 1264, è stata spostata a questo numero.