Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1241
1781, apr. 2 * «— Evangelista q. — Antonio Cosmi di Rivignano —, tanto per sé, quanto come procuratore del sig. Pietro Cosmi q. —Ottavio di lui zio paterno ‹ha› — venduto —a Pietro q. Giuseppe Dominisini di — borgo di S. Lucia — due stanze terranee con loro fondi e locale sopra colonne, il tutto posto — nel borgo di S. Lucia, fra i confini espressi nella stima di esse stanze e lobeale, fatta dal pubbl. per. — Francesco Leonarduzzi —. E questa — alienazione ha fatta — per il prezzo — di d 143 L 4 s 1 —» (A.S.U., N., Giovanni Socrate, 9791, XVII instrom., 2091, f. 3028r — 3028v).
1801   Pietro Dominissini (Nomenclatura, f. 46v).
1809 * La proprietà dell’immobile è divisa tra gli agricoltori Giovanni e Innocente Dominissini e il parrucchiere Francesco Forte, che vi abitano (Registro delli aloggi, f. 34v).
1825, ag. 27   Sino al 1825 era una casetta di due piani, una finestra. I n. 1240 (che era stato degli eredi Ermacora) e 1241 sono del rev. Valentino Gregoris. Vengono fusi in una stessa casa. Vedasi n. 1240.
1828, magg. 21   Giovanni Mantoani vende a Domenico Cantoni la casa n. 1241 per austr. L 775,86. «Confina a lev. mons. canonico Agostino Collossis, mezz. casa ed orto inscritti al numero del rev. p. Seraffino Dominissini —, a pon. corte consortiva e tram. — chiesa del — Redentore —, ch’è tutto il bene immobile compreso nel contratto di acquisto Mantoani e vendita Domissini 25 nov. 1826 —» (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10554, 3053).
1831, mar. 17 * «— Innocente del fu Pietro e Pietro, padre e figlio Dominissini, — hanno venduto — al — sig. Biaggio Pecile — una porzione di casa situata — nel borgo del — Redentore faciente parte del c. n. 1241, consistente in due stanze terranee, una serve di cucina, e l’altra di camera, con stalla di animali suini ed altra di animali bovini, con lobia coperta di coppi serviente ad uso di arrea e sottoportico promiscuo cogli eredi Forte e col detto — Pecile, rappresentante G.B. q. Giovanni Dominissini, e con cortivo —, confina a lev. col brollo del fu monastero di S. Lucia, ora — demanio, mezz. orto del corpo medesimo, fu di ragione del detto G.B. Dominissini ora — Pecile, pon. cortivo — fu — di Giuseppe — Dominissini, ora — Pecile, ed a tram. con orto — Pecile, fu — del defonto rev. — Serafino Dominissini —, per il prezzo — di austr. L 1652 —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10477, 7695).
1852 * I n. 1241 e 1241 A, B, C appartengono a Biagio Pecile, il 1241 D è di Francesco Forte (Competenze, I, f. 34v).
1858, apr. 18 * Vedasi n. 1240.
1937   Nella chiave del portone: «1830».