1796, magg. 2 |
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Ignazio Ermacora vende due casette al co. Daniele di Fabio Asquini (Atto privato citato da Osvaldo Colomba nell’atto seguente). |
1800, genn. 20 |
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Il co. Daniele Asquini vende ad Antonio Pasini una casa «in borgo S. Lucia, condotta a titolo di semplice affittanza dalli sigg. Marco e Maria iug. Barbetti, con corticella a lev., composta da una stanza terranea e sollari sopra, come pure il sottoportico, escluso le due camere in primo appartamento sopra esso sottoportico, le quali riconoscono in affitto essi Barbetti del rev. Ermagora ; confina il tuto a lev. con cortivo di Pietro e fratelli Dominissini [1241], mezz. case del pio ospital maggiore [1242-1243], pon. il borgo di S. Lucia ed a tram. Pietro Ghiavit [1239] ; item altra casa interna con cortivo , confina a lev. con case del monastero di S. Lucia, mezz. con case degli eredi della q. Lucia Fabrizio, pon. parte ingresso di questa ragione e parte casa di Antonio Barbetto, ed a tram. con corticella del p. ospital. E ciò per lo prezzo di d 958 L 3 s 10 » (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10291, IV instr., 313, f. 431v — 432v). |
1800, ag. 26 |
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Antonio Pasini vende a Marco Barbetti una casetta in borgo S. Lucia, «confina da lev. con corticella di Dominissini, mezz. case del p. ospitale , pon. il borgo ed a tram. con case e corticella di Antonio q. Pietro Giavit . E questo per lo prezzo di d 900 » (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10291, IV instr., 329, f. 438v — 439r). |
1801 |
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Maria Barbetta (Nomenclatura, f. 46v). |
1809 |
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Appartiene al falegname Marco Barbetti, che vi abita (Registro delli aloggi, f. 34v). |
1825, ag. 27 |
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Il sac. Valentino Gregoris, «divisato avendo d’inalzare la casa di sua ragione situata al c. n. 1240 ed in pari tempo di riformare la facciata ora esistente » presenta progetto, che viene approvato (A.S.U., C.A. I, 100/1825/II, 3343 Orn. II C, con dis.). |
1825, sett. 12 |
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Relazione della deputazione comunale d’ornato. « Trovato necessario per le viste di polizia, sicurezza e decenza pubblica di disporre la chiusura del sottoportico aperta riferente alla casa n. 1240 , che dà accesso ai fondi e case interne e convenendo quindi conciliare la cosa di concerto con li proprietari de’ fondi aderenti interessati nell’accesso l’ingresso per detto sottoportico, la deputazione fino dal 5 corr. fece circolare apposito invito alli medesimi all’ufficio in questo giorno. Comparsi don Valentino Gregoris, Francesco q. Francesco Forte, la sign. Diamante Giavitti, Dominissini risposero che essendo convenuto della necessità e convenienza del lavoro proposto addivenivano ad impegnarsi al lavoro » (A.S.U., C.A. I, 100/Ornato, 194). |
1830, ag. 17 |
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« Giacomo e Giuseppe fratelli Peres hanno venduto al rev. Valentino Gregoris due camere esistenti sopra un sottoportico del rev. Gregoris, unite ad una casa che porta il c.n. 1240; quelle camere confinano a lev. con il sig. Biaggio del fu Giuseppe Pecile, con Innocente e fratello q. Dominicini e Francesco Forte q. Francesco, mezz. il pio ospitai maggiore , pon. borgo del Redentore ed a tram. casa del rev. Gregoris per il prezzo di ex ven. L 700 pari ad austr. L 400 » (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10475, 7397). |
1839, febbr. 3 |
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Pietro, Giuseppe e Rosa q. Giovanni Gregoris e Andriano, Pietro, Giovanni, Lorenzo ed Andriana Pagnutti, eredi di pre’ Valentino Gregoris, vendono a Giuseppe e Lucia Maroè la casa n. 1240. «Confina a lev. cortivo del sig. Biaggio Pecile, mezz. casa di questo ospitale, pon. la strada , ed a tram. Michele Zanutti . Questa vendita viene fatta per austr. L 4000 » (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10492, 11914). |
1852 |
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È di Giuseppe Maroè (Competenze, I, f. 34v). |
1858, apr. 18 |
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Angelo Sassella «proprietario della casa ai c. n. 1240, 1241» presenta un progetto di riforma che non viene accettato (A.S.U., C.A. I, 649/X, 3433 Orn. II C, con dis., firmato dal muratore Valentino Dreussi). |