1801 | Andrea Minotto (Nomenclatura, f. 45v). | |
1809 | * | Appartiene all’agricoltore G.B. Minotto, che vi abita (Registro delli aloggi, f. 33v). |
1830, febbr. 1 | * | G.B. Minotti, detto Civibin, chiede ed ottiene il permesso di alzare e riformare le case n. 1214 e 1215 (A.S.U., C.A. I, 168/1830/XIV, 448 Orn. II C, con dis.). |
1833, nov. 16 | * | Lazzaro Minotti consegna al figlio sac. Giacomo, «— che — riceve a titolo — di patrimonio ecclesiastico —, una casa situata — nel borgo di S. Lazzaro, portante parte del c. n. 1214 —, composta da una fabbrica alta a tram. della corte con quattro stanze in piano, due camere e camerone in primo piano e grannaro sopra, coperta di coppi, area a lev. del cortivo, ed a pon. dell’orto, con fienile sopra, pur coperto di coppi, e lobiale annesso nell’orto, coperto di coppi, sostenuto da muro, corte, sottoportico e porton d’ingresso promiscuo e suo orto a lev. dell’area, cinto di muro a lev. e tram.; il tutto unito confina a lev. Pietro Antonio Magrino, a mezz. G.B. Minotti, a pon. il borgo di S. Lazzaro, mediante l’ingresso consortivo del portone ed il sig. Giuseppe Moro e d. — G.B. e Gian M. Cantoni, — Sebastiano Cantoni, eredi del fu Domenico Gos ed — eredi del fu Gian Maria Indri —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10314, 2831). |
1852 | * | È di Lazzaro Minotti (Competenze, I, f. 33v). |
1937 | Casa con sottoportico unita alla 1215. Nella chiave dell’arco «A.M. 1808». |