Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1174
1801   Domenico e fratelli Cornelio (Nomenclatura, f. 44v).
1809 * La proprietà appare frazionata: una parte è dell’agricoltore Angelo Cornelio, che vi abita; una del negoziante Giovanni Baldissera, che l’ha affittata all’industriante Giovanni Mattioli, al domestico Angelo Mistruzzi e al fruttaiolo Pietro Rossi; una parte è del sac. Domenico Cornelio, che l’ha affittata all’agricoltore Leonardo Zilli; una parte infine, di Giovanni Cornelio, è abitata dall’impiegato Giuseppe Marchetti, dal lavorante Antonio Colussi, dal domestico Girolamo Borghi e dal macellaio Giuseppe Cividello (Registro delli aloggi, f. 32v).
1812, magg. 26 * In seguito ad atto oppignorativo del 9 marzo, contro il debitore Angelo del fu Tommaso Cornelio, viene messa all’asta «una cucina a pian terreno al n. 1174, a pon. sig. Domenico Cornelio, a lev. G.B. Cornelio» (A.S.U., C.N., 81, Bollettino asta, n. 22).
1812, magg. 31 * In seguito ad atto oppignorativo del 18 febbr., viene posta all’asta una «stanza a pian terreno dal corpo della casa — n. 1174, serve ad uso di camera con ingresso verso l’orto dei consorti Cornelis». Debitore è Domenico Cornelio q. Tomaso, per L 15,11 (A.S.U., C.N., 81, Processo verb. d’asta con effetto, n. 7). Sempre in questa data, in seguito ad atto oppignorativo della medesima data, contro lo stesso debitore Cornelio, per L 32,92, è messa all’asta una «stanza che serve ad uso di stalla» nell’edificio n. 1174 (ibid., n. 9).
1812, ag. 28 * In seguito ad atto oppignorativo del 9 maggio, asta di «una stanza a pian terreno ad uso di cucina al n. 1174 a lev. G.B. Cornelio, pon. Giovanni Baldissera». Il debitore, per L 6,19, è Angelo del fu Tommaso Cornelio (A.S.U., C.N., 81, Asta). Un’altra «stanza a pian terreno al n. 1174 a lev. Giuseppe Maria Cornelio, a pon. Angelo Cornelio» è posta in asta per un debito non precisato di Tommaso Cornelio (A.S.U., C.N., 81, Bollettino asta, n. 158).
1813, apr. 24 * Giacomo Visentini vende ad Antonio del fu G.B. Rizzani e Giuseppe del fu Valentino Prisani una «stanza a pian terreno ad uso di area con ingresso verso la strada, contigua ad altra stanza ad uso di stalla in borgo di S. Lazzaro dal corpo della casa 1174» (A.S.U., N., Giovanni Bertoldi, 10571, 633).
1814, apr. 2 * In seguito ad atti oppignorativi del 31 maggio 1813 e del 31 dic. 1813, per debito di L 59,24 e di L 66,26, vengono messe all’asta in un lotto due stanze a pian terreno e in un secondo lotto un’altra stanza a pian terreno «ad uso di camera» (A.S.U., C.N., 81, Avviso d’asta per mora pagamento imposta prediale, IV rata 1813).
1837, ag. 18 * Carlo Giacomelli e Andrea Tomadini «possessori — di una casa ed orto coscritti al — n. 1174 —, determinarono di costruire nell’orto un edifizio. In questo lato per la lunghezza di m 36,30 c’è un muro divisorio promiscuo coi — fratelli — G.B. e Giovanni M. Cantoni — ed in continuazione avvene un altro lungo m 10,85 di — G.E. Tosolini —, a cui succede una casa del medesimo Tosolini — lunga m 13,60. In tutta questa lunghezza dee costruirsi la nuova fabbrica —». Pregano pertanto di invitare i confinanti per gli accordi. Ne segue il processo verbale, in seguito al quale le parti addivengono ad amichevole composizione (A.S.U., C.A. I, 269/III, 4927 Pol. Giud./IX D, con dis.).
1852 * Appartiene ai fratelli Moro, proprietari anche del n. 1174 A. Il 1174 B è di G.B. Prodoloni, il 1174 C di Maria Rioli, il 1174 D ed E di Antonio Baldissera, il 1174 F di Giacomelli Tomadini, fabbrica di cereria, il 1174 G di Marietta Bioli, il 1174 H-I, I di Giacomelli Tomadini, il 1174 I, II di Tommaso Cornelio e del sac. Indri, il 1174 I, IV del dott. Francesco Forni (Competenze, I, f. 32v).
1876 * Nella parte censita 1174 B abita Pietro Piutti, sensale di seta e gallette; in quella 1174 E ha recapito l’imprenditore Santo De Faccio; infine in quella 1174 F Carlo Giacomelli ha una fabbrica di candele di cera (COSMI-AVOGADRO, 89, 96, 113).
1883 * Il vetturale pubblico Giacomo Macor ha recapito nella parte marcata 1174 C (AVOGADRO, 159).
     
BIBLIOGRAFIA   FALCIONI, Industrie udinesi, 352.