Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1169
    Prima del soppresso convento degli Agostiniani, poi di Marco Contarini, acquistata dal Fisco, passa quindi al nob. Marco Contarini, che la vende a Giovanni Franceschinis e Benedetto Tassis1 (Notizie desunte dall’atto citato infra del 5 marzo 1788).
1788, mar. 5   Giovanni Franceschini e Benedetto Tassis cedono in permuta a Michele Picco «una casetta con cucina a pieppiano e camera sopra —, situata — in borgo di Villalta, tenuta ad affitto semplice da Antonio D’Indri; confina da tre parti con esso affittuale e dal quarto con la strada —» (A.S.U., N., Antonio Marchi, 9866, II instrom., 191, f. 235r - 236r).
1788, mar. 6   Michele Picco la vende ad Antonio q. Silvestro D’Indri per d 110 (A.S.U., N., Antonio Marchi, 9866, II instrom., 193, f. 237r - 237v).
1794, mar. 6   Giovanni Francescotti la vende ad Antonio Tadio «— oriundo di villa di Cargna, ora abitante in questa città —» (A.S.U., N., Marino Sporeno, 9610, Minutario instrom. 1794).
1801   Michele Indri, detto Tochiet, «con case interne delli seguenti proprietari:» Giuseppe Follini, affittuale Natal Colesetti; nob. Giulio Agricola, affittuale Pietro Sgobino; Vicenzo Moro, affittuale Giuseppe Pletti; G.B. Principuti, affittuale Francesco Tonini (Nomenclatura, f. 44v).
1801, magg. 23 * «— Antonio q. Silvestro Indri — ha venduto a — Lorenzo, Michiele, Giacomo e Giovanni Pietro fratelli q. G.B. Macutano, oriundi della villa di Cavasso in Cargna —, un’area coperta di coppi con l’unita porzione di cortivo al vento di lev. di ps 30 pd 1/2, il tutto posto — nell’interno della casa e sedime d’abitazione del suddetto Indri — nel borgo di Vilalta, qual casa e cortivo ha per confine a sol lev. restante corte di esso Indri, mezz. eredi Goz, pon. strada pubblica delle mura circondarie di questa città ed a tram. eredi q. Giuseppe Moro — e con gl’impianti di un emolaro, di un pie’ di vite e di un salice esistenti in detta porzione di cortivo —. E questa — allienazione — fa — per il prezzo di L 2495 s 4 —» (A.S.U., N., Graziano Cantoni, XII instr., 10216, 1517, f. 2403r - 2404r).
1802, dic. 10   G.B. q. Antonio Tadio, detto Principutti, vende «alli — rev. don Antonio, G.B. e Vicenzo fratelli Moro — una casetta che da lev. e in tutti i lati confina con il Moro, stata acquistata dal q. Antonio Tadio, padre del venditore, dalle mani del sig. Giovanni Francescotti con instr. 6 marzo 1794 —» (A.S.U., N, Osvaldo Colomba, 10291, IV instr., 410, f. 489r - 489v).
1809   Una parte è proprietà di Giuseppe Indri. Vi abitano gl’industrianti Lorenzo Soiaro e Giuseppe Sartoretti nonché il tornitore G.B. Pascoli; un’altra parte appartiene al sac. Lazzaro Cantone, dove abita il meccanico Pietro Scubino; una terza parte, di G.B. Moro, è occupata dall’agricoltore Agostino Tomadino, dal lavorante Giuseppe Cogoi e dall’industriante Giuseppe Pletti (Registro delli aloggi, f. 31v).
1812   Osteria “Al ponte rosso” (Esercenti).
  * Esercente Teresa Colosetti (ibid.).
1823, mar. 2   «— Teresa Plet ved. Collossetti — vende — verso la propria cognata —Elena Egregis Plet — la casa con pezzettino di cortivo posta in Udine, borgo S. Lazzaro internamente delle fabbriche — n. 1169 col suo relativo fondi e promiscuanza di corte comune —; confina a lev. eredi del fu co. Antonino Antonini, pon. — Bortolomio Cantone e sett. figlio Vicenzo Moro; qual casa e fondi furono da essa Teresa acquistati coll’istr. 16 giugno 1799 a rogiti del — Marco Cancianini — per vendita fattale dal sig. Giuseppe del fu altro Giuseppe Follini, presentemente abitata dalla venditrice medesima. La vendita — viene stipulata — per — L 671,03 —» (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10547, 1828).
1826, ag. 12   È di Giuseppe Tocchietti. Vedasi n. 1168.
1834, genn. 7 * Vedasi n. 1168.
1835, dic. 10 * «— Giovanni Turri — vende — all’accennato Michele Indri — una fabbrica vecchia interna al cortivo Indri coperta di coppi, serviente ad uso di stalla ed area con fenile sopra, corticella e promisquità di passalizio, muri chiusori ed il porton e portello; il tutto unito confina a lev. con li — eredi del fu nob. — Giuseppe Lirutti, a mezz. ed a tram. l’acquistante ed a pon. fondi consorti-vi ad uso di strada ed oltre gl’eredi del q. Domenico Scozier —. La — vendita viene — fatta — per — ven. L 690 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10315, 3027).
1842, mar. 5 * «— Giovanni Celotti vende — al sig. Giovanni Pontoni — una casa con corte comune sita — nel borgo di S. Lazzaro al c.n. 1169 —; confina a lev. — Giovanni Follini, pon. e tram. — Giuseppe Moro, mezz. corte promiscua, qual immobile è pervenuto nel — Celotti per contratto 24 lugl. 1841 approvato dal — tribunale di Udine —. Questa vendita si fa per il prezzo — di austr. L 720 —» (A.S.U., N., Andrea Bassi, 10638, 287).
1852 * Il 1169 A e B è proprietà dei fratelli Moro; il 1169 C appartiene a Bortolomeo Cantoni; il 1169 D è degli eredi Celotti; il 1169 E è di Giovanni Turri (Competenze, I, f. 31v).
1883 * Recapito del vetturale pubblico Valentino Belgrado e, nella parte marcata 1169 B, del sensale di alcoolici Luigi Rossetti (AVOGADRO, 156, 159).
1937   Casa di due piani di due finestre, antica. Il sottoportico ha le travi a vista.
     
NOTE 1 Per Tassis e Franceschinis, vedasi n. 372.