1801 |
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Sac. Pietro Fabris (Nomenclatura, f. 42v). |
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Affittuale Giovanni Dario (ibid.). |
1803, giu. 7 |
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« Il rev. Pietro Fabris di Rivolto vende una casa con cortivo ed orto, posto il tutto nel borgo di Villalta, tenuta ad affitto del sig. Illario Chircar e nel stato e grado che la casa s’atrovava nell’anno 1785, all’ocasione della fitanza ; il tutto confina a lev. eredi del q. Giuseppe Traghetto e parte Nicolò Cividino, mezodν il borgo, pon. il sig. Vincenzo e fratelli Moro, condota ad affitto emfiteotico da Marco Saltarino ed a tram. il Cividino , a G.B. q. Giuseppe Danelut, monaro nella città di Udine . E ciò esse parti fanno per il prezzo di d 925 » (A.S.U., N., G.B. Borghi, 9863, IV instrom., 382, f. 428r — 429r). |
1809 |
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La casa appartiene a Valentino Fabris. Vi abita il «bavellino» G.B. Danelutto (Registro delli aloggi, f. 30v). |
1811, sett. 15 |
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«G.B. q. Giuseppe Danelutto vende all’antedetto Nicola Sutto una casetta composta da una stanza terranea e sollaro sopra, copperta di coppi, situata nel borgo di Villalta nell’interno del cortivo dal corpo del c. n. 1128 con un pezzetto d’orto unito, situato a tram. della casetta ed il tutto confina a lev. parte con gli eredi Sutto ed parte con cortivo dell’acquistante, a mezz. parte il passalizio con il borgo di Villalta, a pon. con Anna nata Pesante ved. del q. Marco Saltarino ed a tram. con orto dell’acquistante Sutto . La vendita viene fatta per la somma di it. L 713,79 » (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10296, 187). |
1812, magg. 26 |
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In seguito ad atto oppignorativo del 26 febbr., asta di «una camera al n. 1128, a lev. Valentino Tosolino, a pon. stessa ragione». Debitore è G.B. del fu Tomaso Cornelio, per L 5,82 (A.S.U., C.N., 81, Bollettino asta, n. 2). |
1813, lugl. 18 |
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G.B. Danelutti vende a Michele Sutto casa in borgo Villalta dal corpo n. 1128 per L 2220, «confinante a lev. e tram. con case e orto di Sutto, mezz. il borgo ed a pon. Anna n. Pesante ved. Saltarini enfitteuta Moro » (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10299, 449). |
1852 |
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I n. 1128 A, B, C appartengono a Michiele del fu Nicolò Sutto (Competenze, I, f. 30v). |
1937 |
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Casa di due piani di due finestre e portone in pietra; il n. 1128 è ancora visibile. |