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«I Franceschinis avevano casa di fronte alla chiesa del Redentore. Lavinia, ultima di questa famiglia, sposò il co. Alessandro Piovene, Porto di Vicenza» (Raccolta Frangipane, Varietà friulane, I, p. 125). |
1737, lugl. 25 |
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Federico e fratelli Franceschinis abitano in borgo S. Lucia (A.S.U., N., Giovanni Domenico Caratti, 8675, f. 69r — 70r). |
1744 |
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Franceschinis. «La loro casa fu già dei Tubia, indi dei Porcari1, detti Tubia, loro eredi ed è posta di rimpetto alla nuova chiesa del Redentore» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 176). |
1790, ag. 27 |
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Dall’«asse di facoltà e divisioni tra li nobili sigg. coo. Federico, dott. Alfonso, Bernardino e Tomaso fratelli q. co. Marzio Franceschinis»: «n. 23. Fabbrica dominicale con due cortivi ed una corticella, confina a levante borgo del Ss. mo Redentore, mezz. parte questa ragione — e parte sigg. Vincenzo e fratelli Ruggeri, pon. orto di questa ragione ed a tram. fabbriche di questa ragione —». Esiste anche una «stalla de’ cavalli — e a tram. una fabbrica condotta dall’ortolano Bastian Bosco» (A.S.U., N., Francesco Prodolone, 9018, Asse... Franceschinis, p. 78-100, 106-108, 109-113, 114-115). |
1801 |
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Abitazione del co. Tomaso e fratelli Franceschinis (Nomenclatura, f. 41v). |
1808, dic. 17 |
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Bernardino di Marzio Franceschinis vende al rev. G.B. q. G.B. Baietti «porzione di casa dominicale sita — nel borgo del — Redentore» (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10324, 134). |
1809 |
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Appartiene a Tommaso Franceschinis (Registro delli aloggi, f. 30v). |
1811, lugl. 23 |
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Mons. Alfonso canonico e Tomaso Franceschinis q. Marzio vendono per L 15000 a Francesco Parisi fu Francesco e Francesco fu Antonio Marini «la casa dominicale con casa intermedia — posta — nel borgo — di S. Lucia — portante il n. 1103 e 1104 con cortivi ed orto, compresi li muri che li cingono —; confina il tutto a lev. strada — del — borgo, mezz. parte abitata dal sig. Cornelio, parte sig. Carlo Cominetti e parte — Francesco e fratelli di Prampero, pon. — Soardi, loco Attimis, ed a tram. casa delli sigg. — Tullio, ora abitata dal sig. — Pietro Tadeo —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10587, 463). |
1815, magg. 30 |
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«— Francesco del deffunto — Antonio Marini —, facendo erigere una fabbrica sopra un muro promiscuo —, tra un fondo annesso alla di lui casa di abitazione, posta in — borgo — di S. Lucia — n. 1103, 1104, ed un fabbricato contermine dalla parte di lev. di ragione del — sig. Cominetti, qual fabbrica — viene ad innalzarsi al di sopra del coperto del fabbricato del — Cominetti, cosí lo stesso Cominetti — accorda che esso — Marini portar possa la linda, ossia stillicidio, dal coperto della nuova fabbrica al vento di lev. sopra il coperto del fabbricato di esso — Cominetti, con patto — che per tutta l’estensione di essa linda abbia ad essere apposta una gronda di lata —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10596, 1618). |
1817, ott. 1 |
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Teresa nata Parisi ved. Marini, erede del figlio Francesco q. Antonio Marini, «avendo — risolto di trasferirsi in Roveredo di Trento —, sua patria —», vende a Tomaso q. Carlo Fabrizi «le due case portanti li c.n. 1103 e 1104 con cortivo ed orto, compresi i muri che li cingono —». Prezzo L 24000 (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10598, 2158). |
1852 |
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Appartiene a Carlo Fabrizio (Competenze, I, f. 29v). |
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NOTE |
1 |
Nella zona i Franceschinis avevano acquistato altre proprietà ex-Porcari, come quella venduta loro in borgo Villalta dai fratelli Cudella di Spilimbergo il 24 dic. 1756 (A.S.U., N., Francesco del fu Alessandro Brunalleschi, 9195, VII instr., f. 209r — 209v) |