1653 |
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Casa del sig. G.B. Sansonio, orefice, acquistata da poco dal sig. nob. Vincenzo Gandino in borgo S. Lucia con horto, confina a levante strada pubblica a mezzodí con case et horto del Monte e con altre case dello spett. Ottaviano Contrino, a sol a monte con G.B. Ceschiutto et alli monti con un’androna che non ha uscita1. |
1761 |
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Il co. Eusebio Giraut prese in affitto la casa di Giacomo Caimo, che Eusebio suo padre aveva comperata da Giuseppe Olivo l’anno 1761 per fabricar un paiano. Il co. Giraut ridusse la casa «in bona semitria alla moderna con belle e bone camere adorne di damaschi, specchi, lumiere, cristallo, et l’orto ridotto in giardino con comparti, statue, griglie, vasi di naranzi, cedri, fiori et agrumi d’ogni sorte», e poi (sett. 1766) rinunciò alla casa lasciando i miglioramenti (L. PALLADIO degli OLIVI, Cronaca, B.C.U., ms. 642, p. 359-360). |
1767 |
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Il co. Andriuzzi compera la casa del co. Giraut e parte dal co. Giacomo Caimo (Not. Francesco Prodolone, Asse della facoltà Andreuzzi). |
1801 |
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Co. Bernardino Andreuzzi. «Sua abitazione» (Nomenclatura, f. 41v). |
1809 |
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Proprietà di Bernardo Andreuzzi (Registro delli aloggi, f. 29v). |
1824, febbr. 3 |
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E di Bernardino Andreuzzi (A.S.U., C.A. I, 89/X, 476 Orn. II C, con dis.). |
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Il co. Andreuzzi chiede il permesso di «— ridurre una porta ad vano dell’attuale finestra, onde dare ingresso ad una stanza, ove ha divisato di aprire esercizio per la vendita di vino al minuto». La deputazione d’ornato, considerato che l’opera riguarda una parte dell’edificio che «si trova in una calle», concede l’approvazione (ibid.). |
1842, lugl. 6 |
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«— Bernardina Amalia Galliussi Locatelli — vende — al nob. — Antonio Caimo Dragoni — la casa con cortile ed orto — n. 1096 — composta a pian terreno di un sottoportico, a destra del quale vi sono due stanze ad uso di cantina e legnera, a sin. due stanze ordinarie e due rustiche ad uso di scrittoio e salvaroba, con altro fabbricato rustico ad uso di scuderia, rimessa e sopra feniera, in primo piano di sette camere civili e saletta; ed in secondo piano di sei camere ordinarie con intermedi due passetti e col granaro esistente, oltre ad altro piccolo fabbricato nel cortile serviente ad altri usi, il tutto — fra i confini a lev. borgo di S. Lucia, a tram. contrada di Prampero, a mezz. — Tosoni Giacomo di Nespoledo e a pon. Mason Giuseppe. — La —compravendita resta conchiusa per il prezzo — di austr. lire ventinovemille —» (A.S.U., N., G.B. Valentinis, I, 58). |
1845, ott. 24 |
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È del co. Luigi di Zucco. Casa di due piani di sette finestre. Portone bugnato; nella chiave, scudo coronato senza stemma (A.S.U., C.A. I, 390/1845/VI, 6812 Orn. II C, con dis.). |
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Si tratta di un nuovo progetto, presentato al posto di quello inoltrato il 7 ott. precedente e respinto dalla deputazione d’ornato. Il proprietario dimostra che la porta che si propone di aprire è in asse con le finestre superiori (ibid.). |
1852, magg. 19 |
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Il proprietario desidera «applicare la cornice alla casa». La deputazione rileva che l’opera ideata «non è regolarmente sviluppata nei suoi particolari, forse a cagione delle coartazioni locali. Tuttavia potrebbesi almeno modificare la parte inferiore, sostituendo all’ovolo una gola roscia fra due listelli» (A.S.U., C.A. II, 66/1852, 3533 Orn. II C, con dis.). |
1876 |
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Negozio di seta di Orlando Luccardi1 (COSMI-AVOGADRO, 114). |
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NOTE |
1 |
Nel ms. della Porta, senza indicazione di fonte. |
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2 |
Per Orlando Luccardi: PICCO, Ricordi popolari, 132. |
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BIBLIOGRAFIA |
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BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 217. |