Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
Porta Villalta
1354 * Custodi della Porta sono eletti il conciapelli Bianco e il «laborator» Francesco (Annales, II, f. 52v).
1355, genn. 7 * «Super eo quod proposuit Iohannes Manfredi, decanus ville Superioris Utini, de facto scalarum fiendarum de lapidibus ad portas Caschanani de Villalta, S. Lazari —, deliberatum fuit quod dentur tot lapides eis quod satisfactum de calcina et magisterio» (Annales, II, f. 92r).
1363, ott.   Il consiglio delibera di terminare le torri alle Porte Cascanan e S. Lazzaro: «Super facto turris complende apud portas Caschanani et S. Lazeri et de exigendo pecuniam impositam illis de burgo dictarum portarum, diffinitum fuit quod d. capitaneus det familiam suam ad faciendum pignorari recusantes solvere» (Annales, III, f. 320v).
1400, nov. 29 * «Porta Vilalte seu Chastchanani» (Annales, XIV, f. 122v).
1404, mar. 14 * «Super propositis per — Landum1 supplicantem quod audiatur relatio eius et Gallioti de Andriottis super constructione muri porta Chaschanani» (Annales, XV, f. 220v).
1848 * La torre è citata nell’amministrazione dei beni comunali, tra le entrate: «Torre di porta Villalta con orticello esterno, affittata a Biagio Pecile». Il contratto prevede un periodo di conduzione dal 25 ag. 1846 al 31 luglio 1855 (A.S.U., C.A. I, 442/Attività 1848, Fitti di case, fondi e spazi, n. 29).
1866, apr. 16 * Ricevute di pagamento al muratore Luigi Nassi per i lavori eseguiti nella torre (A.S.U., C.A. II, 62).
1870, sett. 16 * La sezione tecnica del municipio liquida il capomuratore G.B. Gerarduzzi per i lavori di manutenzione della torre (A.S.U., C.A. II, 65, 803).
1872-1873 * Ricevute di pagamenti per il riatto del coperto, il restauro della scala al secondo piano, agli scuri delle finestre dell’ultimo piano (A.S.U., C.A. II, 65, 116).
1891, dic. 9 * Relazione per la congregazione municipale sul restauro della porta. Viene riferito il parere della deputazione d’ornato (30 apr. 1891), che «opinava di ricostruire sul lato nord-est della torre un breve tratto di mura in forma irregolare, per togliere la rigidezza della linea retta verticale che presenta lo spigolo della torre stessa e per richiamare l’analoga appendice esistente a sud ovest, di ricostruire due contrafforti sul davanti della torre, conformi a quelli segnati sul dipinto del Callot esistente nella pinacoteca comunale, di ricostruire i parapetti del nuovo ponte con massi di pietra lavorati semplicemente con spranghe di ferro interposte o meglio in muratura onde metterli in armonia col carattere della torre; di riaprire i sesti delle finestre ora chiusi in muratura ed infine, volendo erigere una nuova ricevitoria in sostituzione degli attuali stanzini, questa venisse costruita nell’angolo formato dal lato sud-ovest della torre col muro cui è addossata la scala, in carattere alla torre medesima». Segue il progetto dell’ingegnere municipale G. Puppati: «1) demolizione di parte delle mura superiormente alla scala di pietra esterna alla torre; 2) demolizione di muretti di mattoni di m 0,13 che chiudono le arcate delle finestre e le diverse forme di feritoie antiche sul prospetto della torre; 3) ricostruzione del muro di sassi e pietrame sbozzato in malta di calce idraulica di Palazzolo per i parapetti del ponte; 4) banchina di pietra piacentina lavorata e posta sopra i suddetti parapetti con le arpette di ferro necessarie; 5) rimarginatura ai muri ai lati dell’ingresso in città, ove anticamente si staccavano i due muraglioni verso il ponte; 6) rimarginatura al muro della torre verso il lato nord ove si staccava la mura urbana —. La ditta Dormisch e Fenzl, avendo fatto demolire il vecchio ponte e ricostruire il nuovo per maggior sua comodità nell’ora eretto stabilimento, cosí essa dovrebbe far ricollocare sul ponte stesso la banchina e i pilastrini e la ringhiera levate, che verrebbero a costare — L 5000». Vi sono allegati i disegni (A.S.U., C.A. II, 65/I/Porta Villalta, 547 , con dis.; A.S.U., C.A. II, 65/I/Porta Villalta, 547 , con dis.; A.S.U., C.A. II, 65/I/Porta Villalta, 547 , con dis.; A.S.U., C.A. II, 65/I/Porta Villalta, 547 , con dis.).
  °° Disegno di progetto per una ricevitoria daziaria (A.S.U., C.A. II, 65/I/Porta Villalta, 547 , con dis.).
  °° L’edificio è vincolato con D.M. del 30 mar. 2007 ai sensi del D.Lgs. 42/2004.
     
NOTE 1 de Panzano.
     
STUDI INEDITI   FACCIOLI-JOPPI, Chiese, f. 43r.
     
BIBLIOGRAFIA   BRAGATO, Guida, 91; di CAPORIACCO, Udine. Appunti, 120, 137; DE PIERO-GUALANDRA, Compendio, 29; Epigrafi murarie, n. 9, 15; JOPPI, Udine prima del 1425, XI; Parti prese... 1893, 112; della PORTA, Toponomastica, 252-253; RIZZI, Udine, 59, 61, 202, 239.
     
ICONOGRAFIA   [F. BERTELLI], Città d’Udine; P. BERTELLI, Città d’Udine; GAZOLDI-COSATINO-RUFFONI, Udine metropoli; GIRONCOLI-de BAURAIN, Stemma della città; LASOR A VAREA, Udine metropoli; MAJERONI-LEONARDUZZI, Città d’Udine; MURERO, Udine metropoli; della PORTA, Toponomastica, 43-45; SCOLARI, Udine; [SCOTO], Udine metropoli; SPINELLI-DALLA VIA, Novissima pianta; RASICOTTI, L’antica e nobilissima città.