Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
950
    Questo numero comprende due case: a sud il palazzotto di due piani di sette finestre, a nord casa di due piani di cinque finestre.
  * La parte meridionale sin dal 1394 risulta gravata da un livello a favore della fabbrica del duomo, come attestano i rotoli della fabbriceria che ne elencano i fondamenti e riportano gli estremi di alcune operazioni catastali.
1394 * «D. Uliana olim Cantini præconis Utini et Candidus ac Petrus fratres sui ac dicti Cantini filii solvunt annuatim fabricæ — de livello perpetuali super una eorum domo murata, paleis cohoperta, cum bayartio postposito, sita Utini in contrata Portæ S. Mariæ, quorum domus et bayartii ii dicuntur confines; ab una parte possidet Laurentius Rorarius dictus Vuncinus de Martignacio, Utini habitans, ab alia d. Catarina uxor Francisci cerdonis, quæ dicitur de Tavagnacco, a tertia Bortholottus q. Iacobi Ballas et viam publicam et iuxta Leonardum Pidrusinum a latere posteriori —, starium unum frumenti» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 114v — 115v).
1429 * «Laurentius de Martignacho in Porta S. Mariæ habitans» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 115r).
1452 * «Ser Antonius de Latisana —» (ibid.).
1466 * «Maistro Francesco della Burgulina —» (ibid.).
1517 * «Ser Andrea Leon not.» (ibid.).
1519 * «Eredi q. Andrea Leonico» (ibid.).
1534 * «— Madona Lonora q. Niccolò Bontà —» (ibid.).
1540 * «Eredi del q. Nicolò Bontà —» (ibid.).
1555, dic. 5   «— Prudentes iuvenes ser Damyanus et Hieronymus fratres filii q. d. Nicolai Bonitatis — locaverunt — doctori d. Hieronymo Blanchono q. d. Antonii civis Venzoni — unam eorum domum muratam, soleratam, tegulis copertam, cum corte, horto er stabulis adiacentibus, sitam Utini in contrata Portæ S. Mariæ, iuxta a parte anteriori stratam publicam, a parte posteriori hortum viri Solome, aurigæ Utini, et ab uno latere domum d. Ioannis Marcelli, olim canonici, et ab alio domum nob. d. Vincentii de Girardis de Portugruario —, debente ipso d. conductore solvere singulis annis de affictu simplici — ducatos viginti septem —» (A.S.U., N., Mario Albino, 5949, Istr. 1555, f. 79v).
1564 * «Ieronimo Bontade» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 115v).
1601 * «Damiano Bontà» (ibid.).
1643 * «Il sig. Lugrecio Bontà q. Damiano pagano in luogo di ser Andrea Lion sopra il baiarzo overo orto dietro la loro casa ogn’anno a S. Giacomo di luglio, formento st 1, ridotto a livello di L 6 s 6 —» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 114v).
1678, apr. 18 * «Testamento di me co. Giustina Magioni. In Udine, in borgo di S. Maria, nelle case del nob. — Lucretio Bontà, cioè in una camera disopra verso la strada —» (A.S.U., C.R.S., 546, Rot. 390, Istr. e test., f. 235r).
1710, apr. 25 * «— Giovanni Francesco dell’Oglio — e — Anna sua consorte — hanno — ad affitto semplice concesso al rev.mo sig. Leonardo Vezzi, canonico d’Aquileia —, la casa — delli sigg. dell’Oglio, situata nel borgo suddetto fra le case detti — coo. Marzio e fratelli Piccoli e del nob. — Antonio Bontà, con corte et horto —, per annuo affitto di ducati quaranta —» (A.S.U., N., Francesco del fu Andrea Brunalleschi, 8300, V instr., f. 93r — 93v).
1744   «Bontà. Coll’estinzione di questa famiglia la loro casa passò ai Fistulari. Suardi. Girolamo figlio di Orazio e di Anna Tunisi, la loro abitazione è posta tra i Piccoli ed i Fistrulari, ove prima stavano i Dell’Oglio, famiglia estinta» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 176).
1760   «Casa dominicale — del q.— Girolamo Soardi, sittuata — nel borgo di S. Maria, copperta di coppi, con due sollari, con altra fabrica verso l’orto, con cortivo et istesso orto; che tutto confina a lev. strada — del borgo, mezodν — Francesco e fratelli Fistularii con casa, cortivo ed orto, pon. — co. Ascanio Picoli, mediante orto tenuto ad affitto da — Angelo Moro detto Baldassaro, et a tram. parte coo. Balzari et parte orto e casa di detto —co. Piccoli» (A.S.U., N., Eugenio Sporeno, Allibramento Soardi, f. 1r; descrizione e stima di Francesco Roldo, f. 1r — 7r; inventario e stima dei mobili a cura di Carlo Calabrese, f. 28r — 29v e f. 30r).
1766, lugl. 23   I nob. Francesco e Paolo fratelli Fistulario1 vendono ai nob. Tomaso q. Antonio e Tomaso q. Vittorio Mattioli un livello «sopra la casa fu di ragione del q. nob. — Girolamo Soardi — situata nel borgo di S. Maria di confine ai monti con la casa di loro abitazione» (A.S.U., N., Francesco del fu Alessandro Brunalleschi, 9197, XIII instrom., f. 120v — 122v).
1800, apr. 18 * Si concede il permesso ai Fistulario di rettificare il muro della loro casa in borgo S. Maria (A.S.U., C.A., 14/1, n. 96).
1800, magg. 6 * I Fistulario chiedono ed ottengono il permesso di prolungare la facciata del loro edificio sopra il contiguo fondo pubblico (A.S.U., C.A., 14/1, n. 97, con dis.).
1801   Co. Paolo e fratello Fistulario. Abitazione (Nomenclatura, f. 36v).
1809 * È di Paolo Fistulario (Registro delli aloggi, f. 26v).
1824, mar. 22 * «Il nob. Francesco Fistulario, per facilitare l’accesso ai concorrenti all’acquisto del proprio vino, di cui si è determinato allo smercio al minuto nella propria casa in borgo S. Maria al c.n. 950, e per non avere servitù continua per il sottoportico della medesima, amerebbe riaprire la porta che altra volta esisteva fra le due finestre del vecchio fabbricato, la qual porta non deve essere che provvisoria». Il permesso gli viene concesso perché trattasi di ripiego provvisorio e perché la porta si aprirebbe «in una parte del fabbricato vecchio della casa n. 950, staccata affatto dal corpo del fabbricato principale, il quale2 d’altronde non presenta alcuna regolarità nei suoi piani —» (A.S.U., C.A. I, 89/X, 1081 Orn. II C).
1824, ott. 28   È di Francesco Fistulario (A.S.U., C.A. I, 88/IX).
  * Il capoquartiere vi segnala l’esistenza di un pozzo scoperto (ibid.).
1852 * Appartiene al co. Girolamo Fistulario (Competenze, I, f. 26v).
1876 * Al n. 950 A, negozio di seta di Vincenzo Morelli (AVOGADRO, 156).
  °° L’edificio è vincolato dal M.P.I. con D.M. del 21 febbr. 1961 ai sensi della L. 1089/1939.
     
NOTE 1 Per Paolo Fistulario: FISTULARIO, Elogio di Paolo Fistulario; di MANZANO, Cenni biografici, 85-86; LIRUTI, Notizie, IV, 392.
  2 Evidentemente riferito a «fabbricato vecchio».
     
BIBLIOGRAFIA   BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 211-213; BIANCHETTI, Passava per Udine, 12-13; di CAPORIACCO, Udine e il suo territorio, 56; GROSSATO, Marino Urbani, 9, 18; MARTINI, “Storie bibliche” inedite, 38-44; MONTICOLI, Cronaca, 71; R. PALLUCCHINI, La pittura veneziana del Settecento, 122; PICCO, L’arte di pittura ornamentale, 67; PICCO, L’arte ornamentale a ferro battuto in Friuli, 20; FIERI, Napoleone e il dominio napoleonico, 153, 183, 265; TOFFOLETTI, Silvio Maria Buiatti, 5; VALENTINIS, Udine antica, 30.