Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1364, nov. 4   Enrico q. Tricano di Castellerio lascia al convento di S. Francesco un maso in Porta di Cascanan (A.S.U., C.R.S., 696, Cattastico... MDCCLXXXXII, p. 98-103, copia del 1798 dal not. Giacomo Gello).
1524   Il chirurgo Nicolò de Bonaldi1 acquista dal convento metà del maso e nel 1543 le rivende a Giovanni di Colloredo2. Successivamente il Colloredo acquistò l’altra metà (ibid.).
1543, ag. 17   «Actum Utini in vico Porte S. Marie, in camera superiori — venditoris», ossia di Giovanni figlio del dott. Tomaso di Colloredo (A.S.U., N., Germano Belloni, 5708, Istr. 1543-1554, f. 75r — 75v).
1594, febbr. 4   Il nob. Ascanio di Colloredo affitta al dott. Giovanni Tomaso Minadoleo medico la sua casa posta in contrada del palazzo Maseri in Porta di S. Maria per d 50 annui, «exceptuatis tamen duobus mezatis ad mediam scalam — inferius existentibus una cum canipa subterranea sub mezatu versus curiam reservata et reservatis pro speciali usu dicti d. locatoris cum recta medietate stabuli. Ita tamen quod d. Ascanius solus teneatur in concio tenere suis sumptibus propriis omnia cupporum cooperta et obturari facere tam portas quam fenestras quascumque a latere dicti — conductoris, ita quod ipse nullam habeat pati servitutem et ei aptari facere scalas —» (A.S.U., N., Federico Buiatti, 6774, XX contr., f. 152r — 153r).
1744   «Colloredo (ramo di Ascanio e Giovanni Tommaso q. Cesare). La loro casa è contigua all’orto Manin. La famiglia Treo ne possedeva una parte, oggidí tutta unita di proprietà di Filippo di Colloredo» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 176).
1801   Co. Cesare e fratello di Colloredo (Nomenclatura, f. 36v).
1809 * È di Filippo e fratello Colloredo; affittuale è l’agente Antonio Basina (Registro delli aloggi, f. 26v).
1813, mar. 24 * Antonio Basina chiede ed ottiene il permesso di erigere una liscivaia «nell’interno, tra la casa Colloredo e la rimessa» (A.S.U., C.N., 180).
1822, giu. 7 * Vi abitano i coo. Marzio e figli Flaminio, Alessandro, Luigi e Giuseppe di Prampero (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10546, 1615).
1824, lugl. 23 * Il co. Giovanni del fu Cesare di Colloredo chiede il permesso di aprire tre finestre «nel fabbricato ad uso di granaio, annesso al suo dominicale, situato — al c.n. 948 —». La concessione è subordinata alle condizioni di prammatica: applicare la cornice, intonacare, tinteggiare, cui si aggiunge l’obbligo di proseguire la costruzione del «marciapiedi lungo la linea del fabbricato e l’altra in confine con la casa Zorzi» (A.S.U., C.A. I, 89/X, 3004 Orn. II C, con dis.).
1830, dic. 13   Il co. Giovanni di Colloredo vende la casa n. 948 al nob. G.B. Orgnani per austr. L 34482. Confina a lev. strada di S. Maria, mezz. Torriani, pon. strada di circonvallazione, sett. eredi Vicario ed altri (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10622, Rep. IX, 5226, f. 36v).
1830, dic. 13 * G.B. Orgnani acquista dai Dominissini una porzione d’orto ex Colloredo che il 31 ag. 1815 era stata venduta a costoro dagli stessi Colloredo (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10313, 2619).
1852 * Proprietà di Massimiliano Orgnani (Competenze, I, f. 25v).
1862 ° È del nob. Massimiliano Orgnani. Si costruisce la parte nuova verso sud (A.M., Atti Ornato 1857-1864).
1874, giu. 9   Incendio del fabbricato intero ad uso di stalla e fienile (“Giornale di Udine”, 9, CXXXVI, 9 giugno 1874, 2).
1937   È dei figli del fu nob. Antonio Orgnani.
  °° L’edificio è vincolato con D.M. del 04 dic. 1999 ai sensi della L. 1089/1939.
     
NOTE 1 Per Nicolò Bonaldi; P. SOMEDA de MARCO, Medici, 79.
  2 Per la famiglia Colloredo: MONTICOLI, Cronaca, 48.
     
BIBLIOGRAFIA   BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 207-209; ROTA, Cenni, 30; VALENTINIS, Udine antica, 25.