Questo numero comprende due case: a nord casa a due piani di cinque finestre, a sud casa a due piani di quattro finestre ad arco; tra due finestre del secondo piano si vedono due buchi praticati per scopo ignoto. | ||
1645, sett. 22 | * | Casa dell’abbazia di Rosazzo che la possiede ancora nel 1714. Vedasi n. 937. |
1795, giu. 19 | * | Caterina Picenini, ved. di Fabio Montona, ed il figlio Tommaso vendono per L 73 ai coo. Sebastiano, Francesco e Filippo Florio «la mettà del muro — che chiude l’orto delli — Montona verso mezz. in confine del cortivo della casa dell’ortolano delli — coo. Florio —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, 9978, XXX instr., 2178, f. 2956v — 2957r). |
1801 | Tomaso Montona (Nomenclatura, f. 35v). | |
1809 | * | È di Dorotea Montona. Vi abita il domestico Leonardo Zuccolo (Registro delli aloggi, f. 26v). |
1814, genn. 7 | * | Il commissario di polizia informa il podestà che «nella casa n. 939 — di proprietà di — Dorotea detta Moltona, fu da questa affittata una stanza terrena a — Maddalena Nigris. Mancando detta stanza di focolare e di camino, nell’attuale freda staggione ascende il fuoco la Nigris nella medesima ed oltre l’incomodo del fumo, riempie di spavento gli abbitanti circonvicini per il timore di qualche incendio» (A.S.U., C.N., 185. 38). |
1816, ag. 14 | * | Dorotea Montona chiede ed ottiene la licenza di costruire un piccolo forno per uso domestico in una stanza interna (A.S.U., C.N., 187, 1970 Pol. 20). |
1818, mar. 12 | Tommaso e Dorotea q. Fabio Montona vendono a Gabriele Pecile di Paolo per L 7600 due case n. 939, 940 «con uniti cortivo ed orto» in borgo S. Maria confinano a lev. coo. Florio, mezz. Florio e androna, pon. borgo, tram. nob. Braida (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10630, 2262). | |
1852 | * | Appartiene alla nob. Antonia Braida (Competenze, I, f. 25v). |
°° | L’edificio è vincolato dal M.P.I. con D.M. del 11 mar. 1955 ai sensi della L. 1089/1939. |