1765, mar. 22 | «— Ricercati li — coo. Giovanni Domenico e consorti Valentinis1 dal nob. — Tommaso Mattioli — a cederli in permuta una loro casa posta nel borgo di S. Lucia — contigua al palazzo dominicale — Mattioli, confinante a lev. col palazzo stesso, mezz. la cale che conduce ad altre case — di Mattioli, ponente altra casa — del — Mattioli fu Colloredo ed alle monti strada — del borgo di S. Lucia, verso la cessione in permuta d’altra casa et orto — del — Mattioli — situata nel borgo di Mezzo —», si addiviene alla stesura del contratto (A.S.U., N., Francesco del fu Alessandro Brunalleschi, 9196, XII instrom., f. 65r — 66v). | |
1801 | Co. Tomaso Mattioli (Nomenclatura, f. 35v). | |
* | Affittuale Francesco Piva (ibid.). | |
1809 | * | È di Tommaso Mattioli (Registro delli aloggi, f. 25v). |
1820, nov. 9 | * | Francesco De Giorgio chiede d’ingrandire una finestra «ad uso di ribatto per bottega». La deputazione approva «sempre che l’ampliazione da farsi venghi eseguita a giusta medietà della finestra sovraposta» (A.S.U., C.A. I, 53/III, 5045 Orn. II C, con diss.). |
1832, mar. 26 | * | Il capo del quarto quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa al falegname Paolo Gri l’avviso municipale n. 1050 relativo alla esposizione degli articoli sul suolo pubblico (A.S.U., C.A. I, 193). |
1833, magg. 18 | È del co. Mattioli. Si riforma la facciata e la si innalza (A.S.U., C.A. I, 206/I, 2321 Orn. II C). | |
* | Vittoria Mattioli, a nome del marito assente inoltra la domanda. La deputazione d’ornato approva il progetto a patto «che l’unica finestra che non si armonizza col tutto, sia posta in linea colle altre e ridotta ad ugual grandezza» (ibid.). Tuttavia il 9 dic. 1833 la deputazione stessa deve constatare che questa clausola non è stata rispettata. Segue intimazione garbata da parte del podestà (A.S.U., C.A. I, 206/1833/I, 2321 Orn. II C, con dis., firmato dal muratore Francesco Quaino). | |
1852 | * | Appartiene al co. Antonio Caimo (Competenze, I, f. 25v). |
NOTE | 1 | I Valentinis esigevano livelli su case in borgo S. Lucia almeno dal 1457, avendoli ereditati dai Gubertini, come risulta dalla parte toccata a Daniele (B.C.U., ms. 2277, f. 214r). |