1525, giu. 17 | Dal rotolo di Alvise di Luchino Belgrado: «— Hieronymo Drezavilla, fiolo de m. Francesco et de Menega, fiola del q. Domenego calderaro de contrada de S. Christophoro de Udene, mi dete a livello cum pacto permutandi — la casa dita delle campane, tien a fitto m. Defent bochalaro milanese, posta in l’androna sotto la giesia di S. Christoforo de Udene appresso lo muro castellan, apresso lo mio zardino, appresso l’aria di quelli di ser Chorado1» (B.C.U., ms. 1017, f. 89v). | |
1801 | Stalla di Francesco Cernazai (Nomenclatura, f. 34v). | |
1809 | * | È di Francesco Cernazai. «Non v’è che la sola scuderia e fenile» (Registro delli aloggi, f. 25v — 26r). |
1816, ag. 16 | Giuseppe q. Francesco Cernazai chiede di occupare una piccola parte di fondo contiguo alla sua scuderia al n. 901 «appoggiando la chiusura con portone in mezzo sul muro di ragione della r. città dalla parte di mezzodí e di rimpetto a quello di propria ragione —» (A.S.U., C.N., 180/1816, 2121 Orn. XIX). | |
1819, lugl. 21 | * | Relazione dell’ingegnere d’ufficio, con pianta relativa, circa il progetto di vendita di una porzione della «calle cieca di S. Cristoforo» (A.S.U., C.A. I, 24/XI, 2668 Orn. II C). |
1852 | * | Appartiene a Giuseppe Cernazzai (Competenze, I, f. 24v). |
NOTE | 1 | di Brazzà. |