1774, sett. 30 |
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Sulla casa grava un livello a favore della chiesa di S. Pietro Martire: «Casa dietro la chiesa di S. Cristoforo nell’androna detta di S. Christoforo, possessa dalle coo. Anna e Felicita di Zucco di questa città, ora detta casa è dimiduata in due affittanze, quale è censiva al convento ; dissero confinar a lev. corte ed orto di raggione del nob. Enrico Palladio, mezz. col sig. Candido Del Negro, pon. orto delle coo. di Zucco ed a tram. con la androna detta di S. Christofforo, corrispondente nel borgo di S. Christoforo » (A.S.U., C.R.S., 783/22). |
1781, mar. 12 |
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«Il co. Giovanni Enrico q. Carl’Antonio di Zucco e Cucagna ha venduto al sig. G.B. q. Domenico Cornello, mercante in questa città , una casetta con adiacente cortivo, posta nella contrada detta di S. Cristoforo; confina a lev. Cornelio, a mezz. la roia, a pon. co. di Zucco ed ai monti la contrada ; la quale casa viene in presente tenuta a semplice affitto da Domenico Graffi e resta alienata insieme coi muri di chiusura, li quali però, per quanto s’estende il confine del conte , s’intenderanno per metà del conte , non dovendosi intendere nella vendita presente se non che la metà de’ muri stessi, cosicché tanto l’una che l’altra delle parti contraenti avranno la facoltà di poter far uso ed appoggiare ai muri , obbligandosi lo stesso Cornelio d’innalzare una porzione di muro a proprie spese, onde possa il conte dal lato che riguarda i suoi fondi erigere una cedrera o altra fabrica senza alcun carico per detto innalzamento . E questa vendita ha fatta lo stesso conte pel prezzo di d 350 » (A.S.U., N., Giovanni Socrate, 9791, XVII instrom., f. 3004v — 3005v). |
1801 |
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Luigi Comelli (Nomenclatura, f. 34v). |
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Affittuale Antonio Belgrado (ibid.). |
1809 |
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È del negoziante Luigi Comelli (Registro delli aloggi, f. 25v). |
1819, lugl. 21 |
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L’ingegnere municipale F. Bernardinis invia alla congregazione municipale il Tipo della calle cieca di S. Cristoforo per la vendita di una porzione all’estremità della stessa redatto evasivamente ad ordinanza primo luglio 1819 n. 2213: vi è tracciata parte dei confini verso settentrione (A.S.U., C.A. I, 24/XI, 2668 Orn. II C). |
1824, ott. 28 |
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Nell’elenco dei pozzi compilato dal capo del quarto quartiere per la zona di sua competenza è segnalato quello senza coperto della casa n. 900, appartenente a Luigi Comelli (A.S.U., C.A. I, 88/IX). |
1837, mar. 18 |
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G.B. Comelli vende a Biagio Pecile la casa n. 900 che gli era toccata nelle divisioni dei figli di Luigi Comelli ed Angela Iesse coniugi (atto privato autenticato dal not. Riccardo Paderni, A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10488, 10667). |
1841 |
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È di Biagio Pecile, che costruisce casa di due piani di cinque finestre (A.M., 1841, b. 328). |
1841, ag. 23 |
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Angela Comelli Bearzi vende a Valentino fu Pietro Mini Tomada «una casa situata vicino alla chiesa di S. Cristofforo, coscritta sotto il c. n. 900 fra li confini a lev. magazzini furono di questa ragione assegnati in parte al sigg. Biaggio Pecile rappresentante G.B. Comelli , mezz. corte dello stesso, pon. nob. Enrico di Zucco ed a tram. contrada di S. Cristofforo » (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4827, 3831). |
1841, sett. 7 |
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«Biagio q. Giuseppe Pecile, negoziante di legnami possiede i fabbricati in borgo S. Cristoforo, calle del Silio, n. 900. Determinatosi di usar quel latifondo coll’erezione di casette d’affitto ne ha fatto redigere apposito progetto». Questo viene approvato (A.S.U., C.A. I, 328/1841/VIII, 5845 Orn. II C, con dis., con visto del perito Perissini). |
1841, nov. 9 |
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Biagio q. Giuseppe Pecile vende a Giuseppe ed Angela Cocolo coniugi Braidotti per L 4000 «un corpo di fabbricato per magazzini con cortile nel borgo S. Cristoforo, calle del Sillio, contrassegnati col c. n. 900 », confinante a lev. casa Braidotti, mezz. roggia, pon. parte Enrico di Zucco, parte Angela Comelli Bearzi, ed a tram. calle Sillio (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/I, 199). |
1842, giu. 21 |
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Angela Comelli Bearzi vende per L 2700 a Giuseppe q. G.B. Braidotti e moglie Angela Coccolo la casa n. 900 a lei pervenuta dall’eredità dei suoi genitori Luigi ed Angela Comelli (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4829, 4329). |
1852 |
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Appartiene ad Angela Coccolo (Competenze, I, f. 24v). |