1801 |
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Nob. Giovanni Missettini (Nomenclatura, f. 34v). |
1809 |
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È di Giuseppe e fratelli Missettini e di Guglielmo Reselli, che vi ha la tintoria; affittuale è il negoziante Pietro Bovolini (Registro delli aloggi, f. 25v — 26r). |
1819, giu. 21 |
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Moisè q. Benetto Capriles vende a Mattia q. Giovanni Coccolo e Maddalena q. Nicolò Foschiano coniugi per L 2717,27 la casa n. 899, «che unita confina a 1ev. colli nob. — Giuseppe e fratelli Missittini, a mezz. la roia —, a pon. col sig. Luigi Comelli ed a tram. la contrada —» (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10630, 2673). |
1819, lugl. 12 |
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Tipo della calle cieca di S. Cristoforo per la vendita di una porzione all’estremità della stessa (A.S.U., C.A. I, 24/XI, Orn. II C, dis). |
1821, magg. 17 |
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Richiesta di riformare il muro della casa 899 lungo la roggia (A.S.U., C.A. I, 53/III, 2152 Orn. II C). |
1821, magg. 26 |
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Rilascio dell’autorizzazione a Mattia Coccolo in base alla perizia espletata dall’ingegnere d’ufficio (ibid.). |
1822, sett. 6 |
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È di Mattia e Maddalena iug. Coccolo1 (A.S.U., C.A. I, 68/X, 4002 Orn. II C, con dis.) |
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Eccezioni sollevate dai vicini Missitini per la costruzione della casa interna. Alla fine si addiviene a un accordo (ibid.). |
1841, febbr. 28 |
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Angelo fu G.B. Canciani acquista la casa da G.B. Missettini (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, Rep. IV, 3387, f. 162r). |
1841, nov. 25 |
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Nel contratto di comunione di beni, redatto da Giuseppe del fu G.B. Braidotti con la moglie Angela del fu Mattia Coccolo, è citato al primo punto il «negozio di chincaglierie con merci di seta e altro, nonché la fabbrica di cordelle di seta ed altri oggetti, posti — nella contrada di S. Cristoforo, tuttora sussistente, furono sempre come sono anche in oggi diretti sotto la ragione Maddalena Coculo —» (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/I, 202). |
1842, mar. 15 |
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I coniugi Giuseppe Braidotti ed Angela Coccolo, proprietari delle case n. 899 e 900 «avendo deliberato — di unire in un solo corpo quelle case, hanno fatto eseguire il progetto relativo». Questo è approvato (A.S.U., C.A. I, 342/IV, 1525 Orn. II C, con dis. firmato dal perito Perissini). |
1844, lugl. 25 |
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Angelo Canciani la vende per L 8624,16 ad Antonio q. Valentino Bianchi; conf. lev. Follini, mezz. roggia, pon. Angela Coccolo Braidotti ed a tram. strada (A.S.U., N., G.B. Valentinis, I, 474). |
1852 |
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Il n. 899 appartiene ad Antonio Bianchi2 e 1’899 A ad Angela Coccolo (Competenze, I, f. 24v). |
1858 |
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Antonio Bianchi vi gestisce una filanda per seta con 16 fornelli (A.S.U., C.A. I, 648/XIV, Prospetto delle filande da seta riconosciute attive nell’anno 1858 in comune di Udine). |
1876 |
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Locanda “Al cappello” (COSMI-AVOGADRO, 100). |
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Negozio di seta di Antonio Bianchi (COSMI-AVOGADRO, 114). |
1883 |
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Filatoio di Antonio Bianchi (AVOGADRO, 145). |
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NOTE |
1 |
Per l’attività di Maddalena Coccolo: CHIAP-FRANZOLINI, Igiene, 137; FALCIONI, Industrie, 344-345. |
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2 |
Per Antonio Bianchi: KECKLER, Industria, 299; PICCO, Ricordi, 132; S[ACCOMANI], Il ristauro, 22. |