Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
889
1801   G.B. Bertoli (Nomenclatura, f. 34v).
1809 * Appartiene a G.B. e fratelli Bertoli (Registro delli aloggi, f. 24v).
1812, lugl. 15 * G.B. e Pietro Bertoli, proprietari della casa n. 889, chiedono ed ottengono «d’atterrare l’esporto delle pietre delle finestre» (A.S.U., C.N., 179/XIX).
1817, genn. 16   Filippo Mander compera all’asta la casa Bertoli (Dall’atto di Francesco Nussi del 15 febbr. 1823. Vedasi infra).
1817, dic. 3   Filippo Mander cede la casa a G.B. Di Lenna (ibid.).
1823, febbr. 15   G.B. fu Santo Di Lenna, per L 10000 vende la casa n. 889 a G.B. di Valentino Tomada. «Confina a lev. strada del borgo —, mezz. — Luigi Comelli, pon. piazzetta consortiva con piú particolari e tram. Guglielmo Roselli, ora Capriles, tenuta presentemente in affittanza semplice duratura sia tutto giugno 1825 —, dal nob. — co. Giorgio di Caporiacco, e la bottega di peppiano che pur si comprende in questa renuncia, presentemente occupata a titolo di pigione dal sig. Antonio Miutti parucchiere —» (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10547, 1814).
1824   È di Giovanni Tomada (A.S.U., C.A. I, 89/X, 643 Orn. II C, con dis.).
  * Il proprietario inoltra domanda per «chiudere il porticale unito alla casa di sua ragione alla parte di ponente». La deputazione rileva però che «il fondo che si vorrebbe chiudere od è pubblico od effetto di pubblica inveterata servitú». Inoltre l’opera peggiorerebbe «una situazione che per se stessa è già quasi indecente» (ibid.).
1828, apr. 15 * «Giovanni q Valentino Tomada, esercente il casolino in borgo S. Cristoforo al c. n. 889 —, abita sotto il numero stesso, avente la sua casa il regresso verso una stradella che conduce alla — roggia» (A.S.U., C.A. I, 148/X, 1386 Orn. II C).
1832 * Il capo del quarto quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa al salsamentario Giovanni Tomada l’avviso n. 1050 relativo allo sgombramento degli articoli dal suolo pubblico (A.S.U., C.A. I, 193).
1844, genn. 19 * Giuseppe Pilosio, capo del quarto quartiere, informa la congregazione municipale che «sotto il n. 889 esi‹s›tono n. 12 caldieri di rame esposti in vendita in alto asigurati, di ragione del sig. Pietro Taboga». Vi allega il foglietto della multa allo steso Taboga, calderaio (A.S.U., C.A. I, 375/III, 4912 Orn. II C).
1849, genn. 3   Rocco fu Rocco Sartoretti vende a Sebastiano Molin Pradel la casa n. 889 per L 16000, confinante lev. borgo di S. Cristoforo, mezz. eredi Comelli, pon. calle di Lenna, tram. Guglielmo Reselli (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/IV).
1852 * Appartiene a Sebastiano Predelli Molino (Competenze, I, f. 24v).
1876 * Offelleria di Sebastiano Molin Pradel (COSMI-AVOGADRO, 104), segnalata anche nel 1883 (AVOGADRO, 150).