1512, febbr. 4 |
|
«Actum Utini, in capite Mercati veteris, in domo habitationis filiorum et heredum q. nob. ser Prodocimi de Sbrogliavacca1 —» (A.S.U., N., Antonio Medano, 5544, Quat. IV, f. 10v). |
1549, magg. 14 |
* |
Appartiene a Prosdocimo Sbroiavacca. Vedasi n. 881. |
1575 |
|
Appartiene agli eredi di Pietro Antonio Sbroiavacca. Vedasi n. 881. |
1621 |
|
Il nob. Pietro Antonio q. Marc’Antonio Sbroiavacca paga L 86 s 16. Livello acquistato 1562, dic. 11, in atti Andrea Diana, «sopra la casa della propria habitatione posta in la contrada di S. Pietro Martire verso lo capo di Mercavecchio, confinante da una banda appresso la casa dell’ecc. fisico mess. Paolo Regolino, dall’altra banda appresso la casa delli heredi del nob. mess. Odorico Fresco di Cucagna, et dalla parte davanti appresso la strada — et di dietro appresso la roia mediante la loro corte. — La sudetta nota di acquisto si trova nel libro segnato con la spada, nostra insegna, a carta 21 tergo» (A.S.U., Arch. Florio, 149, Rot. F 1621, f. 12v). |
1644, mar. 1 |
* |
Francazione di detto livello (ibid.). |
1752, ag. 26 |
* |
Vi abitano i Pisenti. Vedasi n. 881. |
1801 |
|
Nob. G.B. Pisenti (Nomenclatura, f. 33v). |
1809 |
* |
Appartiene a Pisenti e Manin2 (Registro delli aloggi, f. 24v). |
1809, ag. 22 |
|
«— Casa3 nel borgo di S. Pietro Martire con cortivo ed orto, confina lev. G.B. q. Santo di Lenna e parte contrada tende al borgo di S. Cristoforo, mezzodí strada, pon. Gabriele Pecile, tram. roggia» (Allegato all’atto seguente). |
1810, dic. 17 |
|
Giulio q. G.B. Pesenti vende a Gabriele q. Domenico Pecile la terza parte, dal fondo al colmo, con cortivo ed orto della casa ai n. 880-881 toccatagli nelle divisioni con i fratelli 22 ag. 18094 (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10355, Rep. II, 518, f. 2v). |
1812, dic. 7 |
|
Istanza di Gabriele e G. Domenico Pecile per poter eseguire alcune riparazioni alla loro casa n. 880-881, in borgo S. Pietro Martire (A.S.U., C.N., 179/XIX). |
1828 |
° |
È di Manino Pesenti; arriva sino alla roggia. Il proprietario domanda di aprire una porta su la calle che conduce alla roggia (A.M., 1828, b. 148). |
1837, apr. 18 |
|
È di Antonio Calmo Dragoni (A.S.U., C.A. I, 269/III, 1924 Orn. II C, con dis.). |
|
* |
Il proprietario, «costretto a dover allargare la porta d’ingresso del magazzino di sua proprietà, tenutto ad uso di osteria, posto in contrada S. Pietro Martire al n. 880, perché troppo ristretta, onde introdurre botti di grande tenuta, divisò — di migliorare quel porticato coll’aprire due porte ponendole in mezzaria degl’archi —» (ibid.). |
1837 |
° |
È di Coceani (A.M., 1838, b. 285). |
1852, sett. 25 |
* |
G.B. Pesenti, «divisato avendo — d’innalzare ad un terzo appartamento porzione della casa situata in questa città al — n. 880 —», presenta un progetto che la deputazione d’ornato approva (A.S.U., C.A. II, 66/1852, 6926 Orn. II C, con dis., firmato dal muratore Giuseppe Moro). |
1883 |
|
Osteria “Al Buon Pastore” (AVOGADRO, 151). |
|
* |
Gestione di Adelaide Maiocchi (ibid.). Nell’edificio ha recapito il vetturale pubblico Artidoro Brusini (AVOGADRO, 159). |
1911, nov. 29 |
|
Il consiglio comunale accetta l’offerta dei Friulani dell’Argentina di una lapide a fra Paolo Sarpi. |
1937 |
|
È del dott. Oscar Luzzatto5. |
|
|
|
NOTE |
1 |
Per gli Sbroiavacca: BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 182, 383; MONTICOLI, Cronaca, 53. |
|
2 |
Vedasi per altro la notizia del 1828. |
|
3 |
Pisenti. |
|
4 |
L’atto non è piú reperibile. Gli estremi riferiti dal Repertorio risultano alquanto sommari, tanto che il numero della casa non viene neppure citato. |
|
5 |
Nel ms. il dott. Luzzatto il 18 febbr. 1953 inseriva un foglietto con la seguente annotazione: «A richiamo del ms. Porta “Case di Udine”. Il busto di Paolo Sarpi è stato apposto con la sottostante epigrafe alla facciata della casa in Via Paolo Sarpi 18 il 20 settembre 1912. La casa era stata acquistata alla fine del 1911 dai fratelli Fanny e dr. Oscar Luzzatto, venditore l’avv. Pietro Coceani. Alla morte della sorella Fanny, a rinuncia della sua quota da parte del fratello Fabio (coerede di Fanny insieme al dott. Oscar) nel 1934, ne diviene unico proprietario il dott. Oscar Luzzatto fu Graziadio.
Il busto, rimosso durante l’invasione del 1943-44 e allogato in un sotterraneo della Prefettura, è stato ricollocato al suo posto nel 1946 (sindaco di Udine l’avv. Giovanni Cosattini) a richiesta del dott. O. Luzzatto». |
|
|
|
BIBLIOGRAFIA |
|
BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 187; Epigrafi murarie, 28-29; VALENTINIS, Udine antica, 9. |