1578 |
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Si fonda la Congregazione del Rosario1. |
1608 |
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I nob. sigg. Maseri donano alla congregazione del Rosario una casa che viene ridotta a cappella2. |
1809, mar. 5 |
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«È pervenuto in assoluto possesso del r. demanio il locale era ad uso di nutario, situato nella contrada di S. Pietro Martire — di provenienza della — fraterna del Rosario di Udine —. Li sigg. Domenico e Gabriele Angelo Pecile del sig. Paolo — chiesero di acquistare per trattativa il locale anzidetto col favore del r. decr. — 12 gennaio, regolamento — 13 marzo ed altro r. decr. — 28 sett. —, avendo depositata nel — 30 ott. —1808 la somma di it. L — 50 a titolo del preventivo valor del decimo —. Oggi — il direttore — li eccitò ad offrire un accrescimento di entità — oltre l’uno per cento di legge. Li sigg. Pecile — osservarono che detto locale è angusto ed in cativo stato, che per ridurlo abitabile vi occorono delle spese maggiori dell’importar dell’acquisto, che ciò atteso, non si dovrebbe portare di alcun aumento; ma che nondimeno — accordavano l’aumento di un uno — per cento. Il — direttore rimarcò di trattarsi di un locale in città, che la stima era in proporzione dell’attuale stato, che il miglioramento darebbe un aumento di fitto —. Replicarono li sigg. Pecile che, quando non si atterrasse totalmente, il fabbricato non è suscetibile d’inalzamento, che il fondo è angusto e che non si ricaverebbe un fitto corrispondente al dispendio e dichiararono che accordano definitivamente un altro un — per cento —. Il — direttore richiamò li — optanti ad assumere — gli obblighi —; al che — s’impegnarono di acquistare il locale suddetto per il prezzo — di it. — L 1800,394 oltre l’uno per cento di legge e l’aumento come sopra del due — per cento —» (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10431). |
1809, lugl. 16 |
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Il demanio vende a Domenico e Gabriele Pecile i locali ad uso di nutario nella contrada di S. Pietro Martire già della fraterna del Rosario, per L 1784 (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10420, 206). |
1815, mar. 14 |
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Nomina di una commissione per lo studio del progetto Pecile (Annales, CXXVIII, seduta 48, prot. 1813). |
1815, ott. 6 |
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Il progetto è accolto (Annales, CXXVIII, seduta 55, prot. 7161). |
1824, apr. 12 |
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«Relazione e stima dei lavori da eseguirsi per la demolizione dell’atrio addossato alla facciata della chiesa di S. Pietro Martire e del repristino della medesima nel primitivo suo stato verificato in esecuzione del municipale decreto 6 corr. n. 1257» (A.S.U., C.A. I, 89, 106 Provv. Gen. I). |
1836, febbr. 10 |
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Pianta delle contrade del Rosario e di S. Pietro Martire in Udine (A.S.U., C.A. I, 252/X). |
1853, ott. 13 |
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Gabriele del fu Paolo Pecile «allorché — era proprietario del locale sito al n. 874, era ad uso dei confratelli del Rosario pel deposito delle loro assise processionali, credette opportuno di provvisoriamente chiudere una delle due porte di esso locale e precisamente quella al nord colla mira di pervenire a togliere quelle schifose lordure che venero introdotte dopo atterrato quel muro di cinta, che ragiungeva i due oposti angoli, quello cioè della predetta scuola e quello della scuola di S. Pietro Martire, per dar luogo agli esercizi della guardia nazionale, alla quale con improvido consiglio fu destinata a quella turba distrutrice, sfacendata, mal diretta e sorvegliata in que’ tempi di politici sconvolgimenti. Ad altre misure si rivolse il sottoscritto onde togliere sí fatte turpitudine nel piú bel centro della nostra città non mai perdendo di vista il progetto pel mercato coperto dei cereali dal lato della piazza S. Giacomo e della vendita del pesce fresco al lato della roia. Progetto che, se mai ve ne era uno di pubblica utilità, era certamente questo, che tosto non mancherà del suo effetto, tal è la opinione del progettante sottoscritto manifestata fino dal 1812. Ma lasciando questo argomento, che l’amore del pubblico bene è stimolo in lui di questo cenno, e tornando alla chiusura della sumenzionata porta, il sottoscritto si onora di partecipare a codesta spett. congregazione municipale che egli è nella disposizione di riaprire quella porta —». L’ing. Scala approva la decisione (A.S.U., C.A. II, 66/1853, 7583 Orn. II C, con dis.). |
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NOTE |
1 |
Senza citazione di fonte nel ms. della Porta. |
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2 |
Senza citazione di fonte nel ms. della Porta. |
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STUDI INEDITI |
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FACCIOLI-JOPPI, Chiese, 184r, 190r. |
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BIBLIOGRAFIA |
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DAMIANI, Arte... Il Liberty, 89; DE PIERO, Antiche parrocchie, 108; della PORTA, Toponomastica, 245; de RUBEIS, Catalogo, 4 (1937), 4. |
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ICONOGRAFIA |
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GAZOLDI-COSATINO-RUFFONI, Udine metropoli, n. 30; MAJERONI-LEONARDUZZI, Città d’Udine, n. 25; SPINELLI-DALLA VIA, Novissima pianta, n. 22. |