1690, giu. 15 |
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«Udine, nella contrada di S. Pietro Martire, in casa d’habitatione del sig. Carlo Rimini» (A.S.U., C.R.S., 546, 390, f. 106r). |
1692, apr. 11 |
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«Fatto in Udene, in Mercà novo, nelle case del sig. Carlo Rimini» (ibid., f. 109r). |
1744 |
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«Rimini. Stavano nella casa contigua alli Zanoni verso la chiesa di S. Pietro Martire» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 192). |
1801 |
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Bernardino Foschiana (Nomenclatura, f. 33v).
«Con molti affittuali» (ibid.). |
1807, genn. 19 |
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Stima e inventario della casa ad opera dei pubbl. per. Valentino Mestroni e Osvaldo Colomba.
«Porzione di fabbrica a tram.: granaio, appartamento sotto il granaro ; primo apartamento sotto l’antescritto ; fabrica a mezzodν dell’antescritto ; granaro ; appartamento sotto il detto granaro ; appartamento in primo piano sopra la stanza terranea ad uso di osteria ; pian terreno nella stanza ad uso osteria ; stanza terranea a mezz. del cortivo ; stanza ad angolo di lev., a tram. del cortivo ; promiscuità d’ingresso , scalla di gradini di pietra n. 15 che dal piano tende all’appartamento superiore » (Arch. Morelli de Rossi, 1, Divisioni Bisega). |
1807, magg. 2 |
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«Colla operazione 19 genn. p.p. delli pubbl. per. Osvaldo Colomba e Valentino Mestrone segui la divisione fra li eredi della q. Dorotea Lossi, fu moglie del sig. Giovanni M Bisega, delle case con cortivo situate nella contr. di S. Pietro Martire segnate in pubbl. numerazione 872, furono di detta q. Dorotea e tenute presentemente in semplice affitto dal sig. Giuseppe Broili. Estrate a sorte le tre parti indicate in detta operazione , toccò la terza parte al sig. Giuseppe q. Angelo Padovani della Fortezza di Palma, anche come rappresentante il q. Angelo di lui fratello, ed alla sig. Maria di lui sorella, quali coeredi di detta Dorotea Losi e per forma dell’altra carta odierna segnata da essi fratello e sorella Padovani, toccò alla specialità del sig. Giuseppe del corpo dell’indicata terza parte, l’appartamento della parte di tram. sotto il granaro e la stanza terranea pure a tram. col diritto di promisquità di scalle, ingressi e corte, e per il valore in tutto di ven. L 5380 . Desiderando ora esso Giuseppe Padovani dispore alla vendita della porzione dello stabile , ha alienato al sig. Francesco Rossi l’appartamento e la stanza terranea descritti alli n. 2 e 9 delle divisioni per lire 5383 » (Arch. Morelli de Rossi, 1, n. 1, not. Nicolò Cassacco). |
1809 |
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È di Giuseppe Broili (Registro delli aloggi, f. 24v). |
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Affittuali sono l’oste Giuseppe Crisman e il negoziante Girolamo Tosolini (ibid.). |
1812, febbr. 8 |
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Il commesso agli ornati Giuseppe Presani riferisce al podestà di Udine: «Sopra la suplica di Nicolò Bettini, presentata li 24 p.p. , conferitomi sopra loco della casa n. 872 ad esaminare il magazzino cui il medemo con ricorso dei 24 genn. fece conoscere essere intenzionato di ridurre ad uso di detto locale , trovo che il progetto del ricorrente non abbia nulla di poter oporsi ». Dalla relazione risulta che il Bettini intende usare quattro o cinque fornelli per la cucina (A.S.U. , C.N., 184 Pol.). |
1812 |
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Osteria “Alla luna” (Esercenti). |
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Gestione di Girolamo Tosolino (ibid.). |
1814, apr. 2 |
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In seguito ad atto oppignorativo del 28 febbr., avviso d’asta per mora di pagamento della quarta rata dell’imposta prediale 1813: «una stanza a pian terreno che serviva ad uso di cucina dal corpo della casa coscritta al c.n. 872». Debitore risulta Andrea Gobbi per L 3,65 (A.S.U., C.N., 81). |
1822 |
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È di Giuseppe Broili (A.S.U., C.A. I, 68, 1404 Orn. II C). |
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Broili è proprietario della bottega, che vorrebbe riformare; ne presenta progetto, circa il quale la deputazione d’ornato suggerisce di trasformare l’arco della porta in un rettangolo (ibid.). |
1825, genn. 27 |
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Stampato (prot. n. 448) per la censura ai sensi della disciplinale 1 sett. 1821, n. 3941 e 3299, richiamata da quella del 14 marzo 1822, n. 1042 art. 5 e 6 con firma del podestà Mattioli: «Riforma del ribatto dell’osteria» (A.S.U., C.A. I, 100). |
1841, dic. 19 |
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«Mancato a’ vivi ab intestato li 5 marzo 1814 Francesco Rossi, la facoltà pervenne alli sigg. rev. p. Giuseppe e Battistina ved. Morelli fratello e sorella del defunto. In seguito alle divisioni 4 giugno 1816, formate dal pubblico perito Gaetano Periotti , questa porzione di casa fu assegnata in proprietà al rev. p. Giuseppe Rossi. Cessò di vivere li 16 nov. 1834 anche p. Giuseppe Rossi e con suo testam. 21 marzo 1815 fu istituito erede il di lui nipote Giovanni Morelli de Rossi . Seguirono tra di lui e Antonio Broili le trattative di vendita, in seguito alle quali Giovanni Morelli de Rossi vende al sudetto Antonio Broili la porzione di casa sita in contrada di S. Pietro Martire al c. n. 872 tra li confini a lev. l’acquirente, pon. Pilosio, mezz. cortile di questa ragione, tram. Nicola Chiappolino». Prezzo L 4200 (Arch. Morelli de Rossi, 20, e A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/I, 235). |
1842, febbr. 12 |
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« Elena Morelli de Rossi Venerio vende al sig. Antonio Broili del fu Giuseppe l’utile dominio del magazzino posto in contrada di S. Pietro Martire, consistente in un’ampia stanza terranea faciente parte della casa al c. n. 872, ; confina a lev. contrada di S. Pietro Martire, mezz. portico della casa superiore ed oltre l’acquirente Broili, pon. lo stesso Broili ed a tram. Nicola Chiapolino . Il prezzo della vendita resta convenuto in austr. L 2550 ; assume esso Broili a tutto proprio carico pagare l’annuo canone enfiteotico di austr. L 127,63 dovuto al direttario Enrico del fu nob. Giuseppe di Zucco ; siccome detto magazzino si ritiene di ragione feudale censuale, esso Broili assume a proprio carico quegli obblighi che per tale marca di feudalità fossero per derivare dal presente contratto » (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/I, 235). |
1843, genn. 21 |
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Vedasi rilievo planimetrico, trasmesso dalla congregazione municipale alla deputazione d’ornato, per la sistemazione della zona di proprietà Pecile (A.S.U., C.A. I, 359/IX). |
1852 |
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Appartiene con l’872 A ad Antonio Broili (Competenze, I, f. 23v). |
1853, nov. 4 |
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Antonio Broili, dopo aver riparato la gronda della casa, come gli è stato imposto, inoltra domanda per « fare la cornice ed applicarvi la relativa gronda » (A.S.U., C.A. II, 66, 8160 Orn. II C, con dis. firmato dal muratore Odoardo Bon). |
1854, mar. 28 |
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Carlo Giacomelli «desidera di ridurre il pianoterra della sua casa in contrada S. Pietro Martire al n. 872 ». Il permesso gli viene accordato (A.S.U., C.A. II, 2221 Orn. II C, con dis.). |
1864 |
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Anna Garbi Orlandi vi dirige una scuola privata (A.S.U., C.A. I, 876/IV, Istituti privati nel comune di Udine). |
1948 |
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Trattoria “S. Marino”. |