Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
867
1494, dic. 18   «— Ser Iacobus Clapici notarius q. — mag. Francesci Clapici sertoris, precio decem ducatorum —, quod — precium — confessus — fuit — se — recepisse — a ser Vincentio commestabile ad Portam Glemonę Utini et ser Mapheo fratribus draperiis q. ser Donati de Bergamo — habitatoribus terrę Utini —, vendidit — unum livellum — unius starii frumenti — annuatim persolvendum — specialiter — super domo habitationis prędicti ser Jacobi — murata, solerata et cuppis cohoperta, sita in contrata appellata Spellavilan, ab uno latere iuxta — ser Petrum de Corbellis, ab alio latere iuxta — doctorem Iacominum de Lancellis, a parte anteriori iuxta viam publicam et a posteriori iuxta murum castellanum —» (A.S.U., N., Roberto da Latisana, 5341, Instr. 1481-1503, f. 99v — 100v).
1801   È di Giuseppe Scrosoppi (Nomenclatura, f. 22r; Registro anagrafico, f. 22r).
1809 * È di Paolo Scrosoppi (Registro delli aloggi, f. 23v).
1812, magg. 26 * In seguito ad atto oppignorativo del 10 marzo, asta di una stanza contro il debitore Paolo Scrosoppi: «una stanza a pianterreno al n. 867, a lev. sig. Giuseppe Astori, a pon. sig. Angelo Deliadonna» (A.S.U., C.N., 81, Bollettino asta, n. 9).
1812, ag. 28 * In seguito ad atto oppignorativo del 14 maggio, nei confronti del debitore Paolo Scrosoppi, asta di «una stanza a pian terreno ad uso di bottega» (A.S.U., C.N., 81, Bollettino asta, n. 179).
1814, apr. 2 * In seguito ad atto oppignorativo del 9 giugno 1813 nei confronti di Paolo Scrosoppi, asta di «una stanza a pian terreno dal corpo della casa — al n. 867, serviente ad uso di bottega». Dopo un secondo atto oppignorativo del 14 genn. 1814, a pregiudizio dello stesso Scrosoppi, viene messa all’asta al primo piano della stessa casa una stanza «ad uso di camera» (A.S.U., C.N., 81, Avviso d’asta per mora pagamento imposta prediale, IV rata 1813).
1818, mar. 27 * Bernardino Vicario, esercente di lino, canapa e cordami al n. 867, chiede, senza peraltro ottenerlo, il permesso di continuare a esporre le merci in ceste «nel portico dirimpeto fra le due colone col lasciare il libero transito — e di apendere alle travi del portico delle cordicelle della altezza attuale innocua al pubblico incomodo» (A.S.U., C.A. I, 18/II, 909 Orn. II C).
1822, genn. 21   È di Bernardino e fratelli Pasini (A.S.U., C.A. I, 68, 337 Orn. II C).
  * I proprietari presentano progetto per riformare le imposte della bottega (ibid.).
1826, ag. 21   La casa è di Angelo Deliadonna; viene acquistata all’asta da Pietro Dainese (notizia tratta dall’atto del 5 febbr. 1828 del Paderni. Vedasi infra).
1827, ott. 21   È di Pietro Dainese. Casa di tre piani, di tre finestre l’uno, ad arco; facciata su due archi disuguali. Il proprietario chiede di riformare la facciata (A.S.U., C.A. I, 135/1827/XV, 4206 Orn. II C, con dis.).
1828, febbr. 5   Pietro Dainese la vende a Francesco e Nicolò Braida (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10471, 6111).
1832 * Il capo del terzo quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa alla fruttivendola Angela Piani e al venditore di lino Bernardo Vicario l’avviso municipale n. 1050 «per la remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193).
1834, apr. 7   Francesco e Nicolò q. G.B. Braida vendono la casa 867 a Carlo di Angelo Giacomelli; confina a lev. calle Pescheria, pon. Giovanni Astori e Ottelio, mezz. Astori, tram. Giacomelli (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10560, 4191).
1835, magg. 6 * Carlo Giacomelli «trovandosi — nella necessità di riformare le sue case n. 867 e 868 in — piazza S. Giacomo, presenta i disegni». La deputazione esprime parere favorevole in merito (A.S.U., C.A. I, 254/X, 2321 Orn. II C, con dis.; A.S.U., C.A. I, 254/X, 2321 Orn. II C, con dis.).
1852 * Appartiene a Carlo Giacomelli (Competenze, I, f. 23v).
1876   Oltre alla drogheria e negozio di coloniali di Carlo Giacomelli, la casa ospita la pizzicheria di Domenico Cantoni (COSMI-AVOGADRO, 91, 110).