Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
863
1783, giu. 3   Catterina n. Cortese ved. Rizzi e la figlia Orsola vendono a Giuseppe q. Pontone Pontoni «una casa — posta — nella contrada della Pescaria, che confina a lev. la contrada —, a mezz. Francesco q. Bortolomio Favetti, a pon. la corte delle fabbriche nuove —di esse — venditrici giusto il cordone di pietra ed a tram. — Canciani —. E questa — vendita ha fatta — pel prezzo — di d 5000 —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, 9973, IV instr., 267, f. 331r — 333r).
1801   È di Giovanni Pontoni (Nomenclatura, f. 32v). Poi Tuzzi, indi Giacomelli e Tellini (Registro anagrafico, f. 22r).
1804, mar. 27   Giovanni e Filippo fratelli q. Giuseppe Pontoni vendono a Domenico q. Vincenzo Tuzzi per L 53500 «la casa — dennominata Tacconariis, con due botteghe —», (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10351, 492, f. 528r — 529r).
1809 * È del «casolino» Domenico Tuzzi. Affittuali sono l’impiegato Francesco Tilati e il negoziante Luigi Possa (Registro delli aloggi, f. 23v).
1822   È di Domenico Tuzzi «esercente di casolino» (A.S.U., C.A. I, 68, 939 Orn. II C).
  * Alla sua richiesta di rinnovare le imposte della casa, la deputazione d’ornato raccomanda di applicare una fascia lungo i riquadri della bottega, nella quale inoltre dovrà fare il soffitto che manca (ibid.).
1832 * Il capo del terzo quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa ai venditori di lesca Battistina Fabris e G.B. Rosselli l’avviso municipale n. 1050 per la «remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193).
1840, dic. 4 * «Luigi q. Domenico Tuzzi —vende al fratello Antonio — la metà delle realità facienti parte della casa con aderente cortile posta — nella contrada della vecchia pescaria — n. 863 —; lo stesso — Luigi — vende al fratello Antonio — la metà del magazzino a pianterreno nel fabbricato delle scale — lett. B —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10497, 13527).
1841, apr. 30 * Antonio Tuzzi chiede ed ottiene il permesso di «levare un volto nel sottoportico e riquadrarlo» (A.S.U., C.A. I, 328/VIII, 2888 Orn. II C).
1846, nov. 5 * Marietta Tuzzi Trevisan vende a Giacomo del fu Pietro Pividor «— la sua porzione di casa — posta — in contrada della Pescheria Vecchia al c. n. 863 —, composta di un appartamento in secondo piano e di uno al terzo, questo per uso di granai coi relativi diritti ed aggravi di servitϊ di transito e promiscuità d’ingressi, come ed a termini dell’assegno fatto alla alienante nelle fraterne divisioni 28 giugno 1837 compite li 31 luglio seguente; la qual porzione di casa — confinava a lev. dell’intiera casa strada pubblica della Pescheria Vecchia, mezz. eredi Boldi, pon. altro fabbricato di — Vincenzo ed Anna Tuzzi ed a tram. Pasini ora Ventura e Vicario —. La vendita segue pel prezzo — di austr. L 6600 —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10514, 18156).
1852 * Appartiene a Giacomo Pevidori e Antonio Tuzzi (Competenze, I, f. 23v).
1876 * Oltre al berrettaio Angelo Zaninotti, nella casa è segnalato il negozio di panni, pannine e stoffe diverse di Vidoni e Scrosoppi (COSMI-AVOGADRO, 86, 109).
1883 * G. Della Vedova vi ha negozio di chincaglieria e bigiotteria; Vidoni e Scrosoppi vendono mercerie e stoffe (AVOGADRO, 142, 149).
1937   Casa di tre archi (forse due case unite) di tre piani di cinque finestre. Negozio di manifatture del sig. Del Mestre.
  °° L’edificio è vincolato con D.M. del 23 ag. 2000 ai sensi del D.Lgs. 490/1999.