Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
859
1467, lugl. 14   La confraternita dei Calzolai compera un livello da Piero e Giacomino barbieri (A.S.U., Arch. Confr. Calz., 458, f. 92v).
1594   «Il sig. Nicolò Sasso et nipoti q. mess. Zuan Sasso, in logo delli heredi di d. Veronica, detta Schiavetta, pagano sopra la casa della loro habitation che furono di Piero et Cumin barbieri ogni anno ducatti numero quattro —: sopra la casa — posta — nella contrada de Spellavillan per mezo le Pescarie hora possessa per li Sassi, confina appresso la casa habitata per m. Piero e Cumin, appresso la casa *** da drio apresso le case et forno che fu d’Agostin fornador, davanti è la via publica» (ibid.).
1640, ag. 30 * «— In Udine, in la contrada chiamata Strazzamantello, in casa de’ — fratelli Sassi, nel loro camino da baso —» (A.S.U., N., Giacomo Causilico, Instr. XI, f. 27r).
1654, dic. 14 * Notizia della francazione di un livello gravante a favore dell’ospedale di S. Maria dei Battuti: «Era tenuto — Carlo Tacelli fu — Giovanni, cittadino udinese, pagar annualmente al — luogo pio due livelli, uno cioè di L 10 —, francabile in ragione di sette per cento, sopra le sue case di habitatione presso le Pescàrie, e l’altro di d 21 e questo veramente infrancabile sopra le sue case dirimpetto alle beccherie, che fu già al — q. —Giovanni suo padre dal — pio luogo livellati, come per pubblico documento di mano del già — Mathio Paulitti not. — sotto li 17 di luglio 1628 —» (A.S.U., Arch. S. Maria dei Battuti, V, f. 25v — 26r).
1671, magg. 11   I deputati della città concedono a Carlo Tacelli «compratore, come disse, delle case Sasse, che si estendono col cortile dietro via fin alla roia verso la contrada di S. Nicolò», appresso le pescarie, di gettar un ponte sulla roggia (Acta, LVII, f. 102r — 102v).
1744   Tacelli. «La loro casa aveva una porta sulla pubblica pescheria ed un’altra che guarda tutto Poscolle. Da Carlo Tacelli passò, per eredità, a G.B. Folli» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 177).
1753   Desideranti i coo. Mattia e fratelli Folli Tacelli di aprire una porta nel muro di chiusura del loro cortivo «corrispondente alla stradella che tende alla roia», chiedono di poter atterrare due passi del «muretto di pogio che chiude la stradella, aciò vi sii libero l’ingresso per la porta sudetta» (A.S.U., C.A., 20/4).
1776, apr. 6 * Mattia Folli chiede di demolire un muretto di proprietà pubblica, per allargare l’ingresso alla sua stalla (A.S.U., C.A., 14/1, 62).
1801   Martina di Venzone (Nomenclatura, f. 32v).
  * Affittuale Cociancich (ibid.).
1809   È di Giuseppe Martina e di Caterina Cigolotti. Inquilino è Giuseppe Arcangelo «direttore tabachi» (Registro delli aloggi, f. 23v).
1818, mar. 31 * In seguito ai provvedimenti pubblicati nell’avviso municipale n. 679, «Domenico Zuliani, detto Lessani, commerciante di lino, caneva, stoppe e cordaggi al c. n. 859», chiede, senza per altro ottenerlo, «il permesso di — esporre le cesta delle stoppe ed altri articoli attinenti al suo negozio, siccome ha sempre fatto per il passato, al luogo solito che esiste fra le colone del porticato dirimpetto alla sua bottega, che riconosce a pigione dal sig. Ignazio de Marco —» (A.S.U., C.A. I, 18/II, 978 Orn. II C).
1819, ott. 14 * Magazzino del sale1. Vedasi n. 857.
1820, apr. 12   È di Giuseppe Mucchiutti (A.S.U., C.A. I, 35/V, 1218 Orn. II C).
  * La deputazione comunale d’ornato esprime l’opinione «che il riattamento del coperto della casa n. 859, richiesto dal sig. Giuseppe Mochiutti, può essere permesso, sempre che in luogo della linda attuale sia costrutta una cornice confacente alla località del fabbricato —, poiché si riconobbe fracida e cadente la linda —. Nel caso però della concessione del lavoro, è da avvertirsi che il maschio della casa 859 abbia la cornice con il suo volto testa al lato di mezzogiorno, onde andar possa ad unirsi con la cornice pure occorrente sopra le stanze servono ora alla dispensa del sale —» (A.S.U., C.A. I, 35/V, 1218 Orn. II C).
1820, giu. 22 * Giuseppe Mocchiutti chiede il permesso «di far apporre due banchine a sostegno del pavimento de’ sottoportici della casa in Pescaria al n. 859» (A.S.U., C.A. I, 35/V, 2239 Orn. II C). «Mucchiutti aveva la casa, ora Orgnani Martina, che la vendette a Martina per acquistare dai Deciani quella in borgo Aquileia, che fu poi dei Lavagnolo ed ora Braida» (Arch. Frangipane, ms. 1510, Schede per case).
1832 * Il capo del terzo quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa alla venditrice di lesca Rosa Fabris, al venditore di lino Domenico Giuliani, al ciabattino Pietro Scaravetto e al macellaio Giovanni Luslich l’avviso municipale n. 1050 «per la remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193).
1852 * Appartiene a Vincenzo Martina (Competenze, I, f. 23v).
1883 * Negozio di chincaglieria e bigiotteria di Luigi Nigris (AVOGADRO, 142).
1937   Appartiene ai fratelli nob. Orgnani Martina. Verso la roggia ha delle belle cancellate in ferro. Nella chiave dell’arco del portone bugnato, verso la roggia, stemma Tacelli.
1947   Fu costruita la galleria a vetri.
  * La facciata è vincolata con D.M. n. 177 del M.P.I. in data 31 agosto 1967.
     
NOTE 1 Per i magazzini del sale, vedansi i n. 404 e 490.
     
STUDI INEDITI   L. PALLADIO degli OLIVI, Cronaca, p. 185.
     
BIBLIOGRAFIA   DAMIANI, L’arte del Novecento, II, 251; ERMACORA, Guida, 164; MIOTTI, Cenno sulle antiche opere difensive, 24; VALENTE, Pelavano il villano, 11.