Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
845
1544, giu. 12   «Actum Utini in contrata Sancti Petri Martyris super aula domus venerande fraternitatis Sanctæ Mariæ Angelorum» (Instrumenta, testamenta ac iura fraternitatis Sanctæ Mariæ Angelorum Utini. 1658, da istr. di Francesco del fu Giacomo Belgrado, f. 88r — 89r).
1801   Fraterna della B. Vergine degli Angeli (Nomenclatura, f. 32v).
  * Affittuale Pietro Pichissini (ibid.).
1807, ott. 24 * «È pervenuta in — dominio — del — demanio la casa situata nella calle di S. Pietro Martire — n. 845 di provenienza dell’avocata fraterna della b. Vergine degli Angeli eretta nella chiesa di S. Pietro Martire, — consistente — in un luogo grande terraneo, camera grande superiore, altra superiore divisa da paradana di muro, un granaio sopra, finestre che guardano sopra la — calle e nella corticella del sig. Andrea q. Antonio Vida; viene detta casa abitata da G.B. Pichissini — senza corresponsione di fitto —. Andrea Vida — si obbliga di acquistare la — casa per — L 673,73 it. —» (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10431, 9).
1808, apr. 30 ° Il demanio vende ad Andrea Vida la casa 845 già della fraterna della Beata Vergine degli Angeli, nella chiesa di S. Pietro Martire, per L 697 (not. Antonio Lorio).
1809 * Appartiene al negoziante Andrea Vi-da; affittuale è il negoziante G.B. Pichissini (Registro delli aloggi, f. 23v).
1815, sett. 27 * Il deputato d’ornato L. Pasini protesta presso il podestà perché G.B. De Luca ha demolito la gronda senza permesso (A.S.U., C.N., 180, 6696 Orn. II C).
1815, ott. 23   Andrea e Filippo Vida fu Antonio vendono a G.B. q. Agostino ed Anna n. Tarletto iug. Di Luca «osti in Udine» la casa n. 845 per L 6344,82; confina a lev. corti-cella e casa dei sigg. Vida, mezz. Di Luca, pon. contrada di S. Pietro, a tram. casa della fraterna di S. Giacomo (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10582, Rep. IV, 1761, f. 20r).
1816, ott. 12   G.B. ed Anna De Lucca chiedono la facoltà di riformare le due case 845-846 (A.S.U., C.N., 180/1816/V, 3147 Orn. XIX, con diss., dei quali uno firmato da Francesco Bernardinis).
  * Il progetto viene ampiamente criticato dalla deputazione (ibid.).
1821, genn. 27 * Secondo le norme vigenti, è fatto obbligo al proprietario di riformare l’imposta della bottega (A.S.U., C.A. I, 100, stampato).
1825, mar. 18   È di Anna De Luca detta Traghetta (A.S.U., C.A. I, 100/Provvidenze generali).
  * La deputazione d’ornato decide d’invitare la proprietaria per informarsi sulle sue intenzioni circa il compimento delle opere nell’edificio (ibid.).
1825, mar. 24 * Anna De Lucca chiede ed ottiene di aprire una porta (A.S.U., C.A. I, 100, 1094 Orn. II C, con dis.).
1852 * Appartiene a G.B. Traghetti (Competenze, I, f. 23v).
1876 * Sartoria di Luigia De Faccio (COSMI-AVOGADRO, 112).
1937   È una casa di tre piani di tre finestre. Al primo piano una finestra ha un arco di pietra sopra l’architrave. Al secondo piano, sopra una finestra, è dipinta una Madonna con la scritta: ***1; al terreno, osteria “Al vitello bianco”.
     
NOTE 1 Oggi l’immagine e la scritta sono scomparse.
     
BIBLIOGRAFIA   de RUBEIS, Catalogo, 4 (1937), 4.