1641, ag. 8 |
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«Andriana e Cattherina , figlie del q. Alberto Corradino, merchante in questa città, cosν in nome proprio come della sign. Helena loro nezza, figlia del q. Prosdocimo Rombadi e della già sign. Olinda sorella di dette Andriana e Cattherina , salvo il carico di L 2 s 5 p 8 a l’anno d’affitto di corte solito pagarsi sopra l’infrascritta casa, in riguardo del quale s’è hoggi ottenuta la licenza d’effettuare la presente vendita previo ’l pagamento del laudemio han venduto a Pietro Cavalieri mercante una casa posta sopra la piaza di Mercà novo, descritta coi suoi confini nella stima del sig. Agostin Mantuano perito agrimensore et ciò per prezo di ducati millesettecento e ottantaotto s 21 p 9 ». Segue stima Mantuano (f. 4r-7r), in cui si precisano i confini dell’edificio: «Casa posta in Merchà novo, di ragione delle sign. Andriana Corradina, Catherina Rasmonia et delli suoi heredi q. Olinda Rambaldi; confina a sol levado casa del sig. G.B. Fornace, a mezodν strada, a pon. con la casa del sp. sig. Martino Fistulario, et con il sig. Comineto, a tram. con casa abitata per l’ecc.mo Gasparo Albini doctore » (Arch. Morelli de Rossi, 88, f. 1v - 2v, not. Ferrando Orniani). |
1707, ott. 4 |
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«Li sigg. molto rev. d. Pietro, Gioseffo e Bonaventura Cavaglieri q. G.B. hanno venduto alli coo. Antonio e fratelli q. co. Prospero Antonini una loro casa, posta in Mercà novo entro li confini descritti nella stima di quella a me notaio esibita , per il prezzo di d 1588 L 3 s 17 ». Stima di Andrea Cantiani in data 19 nov. 1708; «Casa delli d. Pietro e fratelli Cavaglieri, con quattro sollari et un bastardello, posta nella piaza di Mercà novo, qual intendono allienar alli coo. Antonio e fratelli Antonini : confina a lev. gli eredi q. Zuanne Barbaro, mezodν la piaza, pon. Osvaldo Cerchiari et a detta parte gli eredi q. Domenico Costa e parte il nob. Francesco e fratelli Perabò » (Arch. Morelli de Rossi, 88, not. Francesco Scala, copia). |
1709 |
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« Con la presente convalida è stabilito che l’ill.mo co. Antonio1 promette et s’obliga conceder a semplice affitto una sua casa posta in Mercà novo da esso acquistata dagli eredi Cavalieri al sig. Francesco Rossi di Gasparo, per l’affitto di duc. nonanta » (Arch. Morelli de Rossi, 88, not. Gioseffo Giusto). |
1709, apr. 17 |
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Instrumento di enfiteusi allo stesso Francesco Rossi (Arch. Morelli de Rossi, 88, not. Francesco Martinelli). |
1711, apr. 20 |
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Investitura di Francesco Rossi mercante per feudo censuale relativo alla casa (Arch. Morelli de Rossi, 88). Durante tutto il secolo si susseguono i rinnovi d’investitura: nel 1715 per l’erede figlio Antonio, pupillo, e quindi la reinvestitura a nome di costui fino al 2 marzo 1774, anno nel quale compare la sua vedova; il 12 ag. 1787 viene investito Francesco Rossi2 (Arch. Morelli de Rossi, 88). |
1801 |
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Francesco Rossi (Nomenclatura, f. 31v). |
1805, magg. 6 |
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La casa, ancora soggetta all’annuo censo in affitto di corte di S. Marco, è abitata da Francesco e dal sac. Giuseppe Rossi (Arch. Morelli de Rossi, 88). |
1809 |
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È di Francesco Rossi (Registro delli aloggi, f. 22v). |
1824 |
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Rossi (A.S.U., C.A. I, 89/X, 327 Case). |
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La deputazione comunale d’ornato riferisce alla congregazione municipale sui lavori condotti abusivamente e non completati nella casa di Giovanni Morelli de Rossi, che si è impegnato alla riforma dell’intero prospetto. La deputazione sollecita la congregazione perché il proprietario «sia obbligato all’assunto impegno» (ibid.). |
1848 |
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È di Giovanni Morelli de Rossi. Casa a due archi, tre piani e soffitta di quattro finestre. Le finestre del terzo sono romaniche (A.S.U., C.A. I, 448/IX, 4627 Orn. II C, con dis. firmato da Giuseppe Salvador). |
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Il proprietario desidera «di dar termine al prospetto della cornice e grondaia fino a terra» (ibid.). |
1852 |
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Appartiene a Giovanni Rossi Morelli (Competenze, I, f. 22v). |
1853, ag. 25 |
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Giovanni Morelli de Rossi «trovando necessarie alcune riforme nella sua bottega sita al c.n. 824» presenta disegno, che viene approvato (A.S.U., C.A. II, 66, 6089 Orn. II C, con dis. firmato dal muratore Valentino Dreussi). |
1876 |
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Nell’edificio sono ospitati il negozio di chincaglieria e bigiotteria di G.B. Visentini, quello di liquori e commestibili diversi di Santo Dell’Oste e Vincenzo Moretto e la pizzicheria di Domenico Rojatti (COSMI-AVOGADRO, 90, 99 e 110). |
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L’edificio è vincolato dal M.P.I. con D.M. del 27 ag. 1958. |
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NOTE |
1 |
Antonini. |
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2 |
Vedasi n. 782. |