1773, genn. 15 |
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« Li sigg. rev. d. Giuseppe ed Antonio figli del q. Bernardo Colombo e della q. Rosana n. Piamonte volendo incontrare la soddisfatione de’ sigg. Giuseppe e fratelli Tomadini q. Antonio, che pel corso di 46 anni hanno tenute in affittanza le infrascritte case, nelle quali, oltre il necessario mantenimento, hanno anche speso molto in altra qualità di restauri senza andar in diffetto della pontual corrisponsione degli affitti, hanno essi Colombo venduto alli premessi fratelli Tomadini le tre case di ragione della eredità Piamonte pervenute in eredità in detti fratelli, poste in Mercato novo, una presso l’altra, che confinano a levante eredi Vianello, a mezz. contrada detta di Cortazzis. a pon. coo. fratelli Sarmeda ed ai monti strada pubblica di Mercà novo . E questa vendita han fatta pel prezzo di d 6000 » (A.S.U., N., Giovanni Socrate, 9788, VII instr., 579, f. 1191r — 1192r). |
1801 |
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Giovanni Tommadini (Nomenclatura, f. 31v). |
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Casa e bottega (ibid.). |
1809 |
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Appartiene al negoziante Giovanni Tomadini (Registro delli aloggi, f. 22v). |
1819, genn. 19 |
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Vedasi n. 814. |
1819, magg. 10 |
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È del co. Bernardino e fratelli Beretta (A.S.U., C.A. I, 24/XI, 1674 Orn. II C). |
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Denuncia della deputazione d’ornato alla congregazione municipale: «Avvi nella piazza di Mercatonuovo al di fuori dell’arcata della casa delli coo. Bernardino e fratelli Beretta n. 818, una ferrata che dà lume a sotterranea cantina, talmente mal costrutta, e con buchi di una troppo estesa larghezza, per cui bene spesso corre a pericolo il transitante » (A.S.U., C.A. I, 24/XI, 1674 Orn. II C). |
1832 |
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Il capo del terzo quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa alla fruttivendola Marianna Cudissini l’avviso n. 1050 «per la remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193). |
1846, mar. 12 |
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« Giuseppe Tomadini per sé e per la sua dita Antonio Tomadini vende al di lui figlio Andrea il negozio di merceria che tiene aperto in piazza, ossia in questo Mercato nuovo al c. n. 818 sotto la dita Antonio Tomadini, con tutti li generi di merceria ed utensili esistenti che vengono in apposito inventario descritti, portante la firma del sig. Giuseppe Tomadini . Il prezzo viene stabilito in austr. L 20064 » (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4839, 6549; alleg. A e B inventari anche dei mobili della casa). |
1852 |
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Appartiene ad Andrea Tomadini (Competenze, I, f. 22v). |
1876 |
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Nell’edificio sono ospitati il negozio di stoffe di Andrea Tomadini e la bottega dei pizzicagnoli Carlo Lunazzi e Giovanni Vidizzoni. Vi hanno inoltre recapito gli spedizionieri Peressini e Massaroli, nonché il medico-chirurgo Virgilio Scaini (COSMI-AVOGADRO, 87, 91, 101, 109, 110). |
1937 |
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Casa di cinque archi e cinque finestre per piano. Al terreno, negozio dell’“Industria della seta”. |
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L’edificio è vincolato dal M.P.I. con D.M. del 27 ag. 1958. |
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BIBLIOGRAFIA |
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PORISIENSI-ZARDI, Il Tomadini, 12; Il Tomadini e la sua opera, 4. |