Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
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1393, apr. 18   Nicolò de Soldonieri da Firenze acquista la casa che fu Leonarda figlia del q. Girolamo notaio da Udine. Nello stesso giorno la rivende ad Antonio della Rovere1 (atti Girolamo q. Domenico orefice Brunazzi). La casa era in Mercatonuovo, in angolo confinava da tre parti con le strade dall’altra con la casa di Colus speziar q. Valentino da Udine (A.S.U., Racc. Del Torso, 2297, Arch. de Portis, 44, Rot. Della Rovere, f. 3v).
1488, genn. 11 * «Ser Baptista de Rovulo straçarolo paga del livello allo tempo della natività dello Nostro Signore — sopra le case della sua habitatione, poste in lo — loco de Merchà novo, suso lo canton, marche de den. ij —» (A.C.U., A.A.O., Misc. XLVII, f. 161r).
1501   «— Ser Iacomo de Galizia spiziar paga de fitto simplize — sopra la butega dela mia cassa — posta in Udene sul canton de Merchà novo in logo dovue se vende le frute —» (A.S.U., Racc. del Torso, Arch. de Portis, 44, 2297, Rot. della Rovere, f. 84v).
1552, genn. 26   I della Rovere vendono la casa a Guglielmo Bonecho (A.S.U., Racc. del Torso, Arch. Portis, 44, 2297, Rot. della Rovere, f. 4v).
1629, febbr. 24   Il nob. Guglielmo q. Giovanni Paolo Bonecco vende a Maffio Zucchi mercante una casa di cinque piani in Mercatonuovo «sul canton dove si vende l’herbe, di presente habitata et tenuta ad affitto per esso — Maffio» per d 2675 (A.S.U., N., Marzio Marini, 6730, XXV instr., f. 36v — 37v).
1670, sett. 28 * Divisioni dei beni del fu Maffio Zucchi. Tra i mobili della casa in Mercatonuovo, nell’inventario compilato dal pubbl. per. Valentino Zucchi (A.S.U., N., Cristoforo Orgnano, 7877, Filza prodotte, Divisioni Zucchi), si citano:
    «Quadri con sue suaze con undici Sibille in tella di pittura del Brugnulo L 22» (f. 3r); «quadro della Madonna; questo vien detto che il sig. Leon l’habbi guadagnato al lotto et pertanto si lascia al medesmo come cosa sua» (f. 3r);
    nella «camera dove dormono li giovani di bottega»: «tre figure del Brugnulo, significano tre degli elementi, in tella con suaze di pitture del Brugnulo, vagliono L 3» (f. 4r);
    nel «camerino di mezzo ove dorme il sig. G.B.»: «quadro di figura di donna che rapresenta uno degli elementi, cioè quello della Terra, di pittura, del Brugnulo, con sua suaza val L 3» (f. 7r);
    nella sala: «quadro ivi sopra — credenza del q. sig. Maffio il vecchio con il figliuolo q. sig. Antonio con sua suaza dorata che stima valer L 72; la pittura del sudetto quadro di mercante vecchio col vestito di quel tempo» (f. 10v);
    «altro quadro con figura del q. sig. Antonio padre delli suddetti tre fratelli Zucchi, fatto d’età d’anni 22 con il vestir di quel tempo, grande sino di sotto il zenocchio con li suoi ornamenti intorno la figura, cioè di paese, tavolino, tapedo, collonato, trabacca et altro, di mano, come vien detto, del sig. Griffone, che con sua suaza nera intorno la stima vale 124» (f. 11r);
    «altro quadro grande di paese grezo sopra le porte della cucina et scala, di mano del Fubiari L 18» (f. 11r); «altro quadro grande del q. sig. G.B. Zucchi morto l’anno 1664, di mano del sig. canonico Cosatini nuovo con Christo, libro, tapedo, tavolino et altri adornamenti intorno la figura con sua suaza intorno bella nuova di peraro, qual stimo valer L 186» (f. 11r);
    «altro quadro della nob. sign. Giacinta Pontissia Zucchi loro madre fatta in età d’anni 18 col vestir di quei tempi, di mano del sig. Griffoni, con li suoi adornamenti intorno delle figure, cioè di paese, vaso con rose, officio, tapedo, tavolino et altro con sua suaza negra di peraro intorno che al presente la stimo valer L 124» (f. 11r);
    «l’insegna del calice di legno dorato con suo manego di ferro L 3» (f. 16v).
    L’attrezzatura della stalla di via Cortazzis, annessa alla casa, vale L 17.
    La stima completa dei mobili assomma a L 7995 s 13.
1673, lugl. 31 * Il mercante Antonio Zucchi detta testamento nella casa in «Mercà nuovo —, in una camera al secondo sollaro —» (A.S.U., C.R.S., 546, Rot. 390. Istr. e test., f. 230v).
1705, febbr. 12 ° G.B. Zucchi, per d 3000 vende la casa a Francesco Zambelletti; confina a sol a monte coi nob. Madrisio (Not. Leonardo Cantoni).
1727, ott. 3   Francesco Zambelletti la retro-vende (A.S.U., N., Francesco del fu Andrea Brunalleschi, 8302, XXI instr., f. 62r — 63r).
1728, dic. 6   G.B. fu Leone fu Antonio Zucchi vende a Giuseppe q. Carlo Todeschini mercante, per d 3100 «la sua casa posta — sul cantone in Mercà nuovo, già d’habitatione dei — sigg. Zuchi, indi possessa dal sig. Francesco Zambelletti ed ultimamente ritornato in detto sig. G.B. —, di presente condotta in parte d’essa ad affitto semplice per il detto — Todeschini —; confina a sol a monte con altra casa fu di questa raggione et hora di — Guglielmo Scarpa e dall’altre tre parti con le strade pubbliche —» (A.S.U., N., Francesco del fu Andrea Brunalleschi, 8302, XXIII instr., f. 4r — 5v).
1753 * «— Giuseppe Todeschini, successo al nunc q. — Francesco Zambelletti —, a nome di ser Giovanni Paolo Bonecco, paga di livello a nadal L 310, specialmente sopra una casa posta sul canton di Mercanovo, lasciata al pio luoco dal kav. Luca Bonecco con la cedola testamentaria 1584, ultimo zugno, nod. ser Daniel Fabrizio» (A.C.U., A.A.O., Cattastico... 1753, f. 379v).
1774, sett. 18   «— Francesco Valoghino negoziante — coll’oggetto di contribuire — a togliere ogni discrepanza che era per nascere fra — G.B. Todeschini — ed il sig. Francesco Borghi negoziante — per occasione dell’acquisto fatto da esso Valoghino dalle mani del —Todeschini d’una casa possessa a titolo d’affinanza da esso — Borghi e posta nel Mercato nuovo di questa città, come da instrom. 8 sett. con in note del — G.B. not. —; ha il medesimo Valoghino renonciato all’acquisto —. Restituito cosν nel dominio il prefato —» Carlo Todeschini la vende a Francesco Borghi (A.S.U., N., Giovanni Socrate, 9784, X instrom., 833, f. 1525v — 1527r).
1785, febbr. 21 * «— Francesco Borghi, negoziante —, relativamente alla privata scrittura 14 febbr. corrente —, vende al sig. Giulio q. Giuseppe Urbanis, negoziante —, la casa, serve in parte d’abitazione d’esso — Borghi, situata in Mercato novo —, che confina a lev. colla — strada che tende alla piazza di Mercato novo —, a mezz. colla contrada detta Cortazzis, a pon. cogli eredi del sig. Gulielmo Scarpa ed a tram. colla strada, che da un lato circonda la piazza —; qual casa è stata acquistata dallo stesso — Borghi dalle mani dell’ecc. — G.B. q. Carlo Todeschini a livello francabile —, come da instr. 18 sett. 1774, in note del q. — Giovanni Socrate —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, 9973, VI instr., 413, f. 502v — 504v).
1801   Benaduzzo Benaduzzi (Nomenclatura, f. 31v).
1809   È di Domenico Todeschini (Registro delli aloggi, f. 22v).
  * Vi abita il negoziante Pasquale Benaduzzi (ibid.).
1813, genn. 17 * Pasquale Benaduzzi, abitante al n. 817 «domanda — di far riattare n. 2 ferrate a pian terreno corrispondenti al magazzeno di detta casa» (A.S.U., C.N., 180/XIX).
1819, nov. 30   Domenico q. G.B. Todeschini la vende a Rodolfo Tollazzi. Confina a pon. con eredi Xotti (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10544, 1048).
1830, nov. 11 * Rodolfo Tolazzi affitta al negoziante di pannina Daniele Bonani «la casa con bottega — al c. n. 817 —, esclusa e riservata, per — uso del locatore — del di lui cognato — Giovanni Candussio e degl’individui appartenenti alle loro famiglie, la camera in secondo appartamento sopraposta alla cucina, colla comunanza di transito e delle scale relative alla camera stessa. Unitamente a detta casa viene data — la stanza ad uso di magazzino sottoposta alla casa in contrada Cortazzis al c. n. 806 in pian terreno —». La bottega è al momento occupata dal “casolino” Giovanni Pittoni «che si è obbligato di rimetterla coll’intiera casa per il — 15 corr. —» (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10557, 3513).
1832 * Il capo del terzo quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa al pizzicagnolo Osvaldo Battiluzzi l’avviso n. 1050 «per la remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193).
1832, febbr. 3 * Rodolfo Tolazzi da Moggio chiede ed ottiene di riformare la «bottega situata nel corpo della sua casa n. 817» (A.S.U., C.A. I, 193, 579 Orn. II C, con dis.).
1834 ° Giovanni Candussio q. Ilario, loco Pasquale Benaduzzi, loco eredi q. Giuseppe Todeschini, loco Francesco Zambelletti, loco eredi Antonio Zucchi, loco Paolo Bonecco, paga ven. L 310 sopra una casa sull’angolo di Mercato nuovo e Cortazzis, livello pervenuto nell’ospedale per testamento di Luca Bonecco, 12 marzo 1577. Dal 1840 in poi paga la ditta Antivari, quale acquirente dei beni obnoxii, in seguito a contratto privato 14 giugno 1839. Not. Riccardo Paderni (A.O.U., Ospitale. C1. Quaderno livelli, decime, conti. Principia 1834).
1835 * Francesco Filaferro, che ha bottega al n. 817, è uno dei quattro “venditori di veleni” della città (A.S.U., C.A. I, 237/XII, Elenco del personale sanitario).
1841, mar. 22   È di Francesco Filaferro (A.S.U., C.A. I, 328/VIII, 1937 Orn. II C).
  * Il proprietario chiede ed ottiene di riunire le due botteghe affacciantisi al porticato (ibid.).
1842, sett. 22   È di Orsola Vianelli (A.S.U., C.A. I, 342/1842/IV, 6104 Orn. II C, con dis., firmato dal muratore Francesco Agosto).
  * La proprietaria chiede ed ottiene il permesso di riformare le finestre degli ultimi due piani (ibid.).
1852   Appartiene ad Antonio Filaferro (Competenze, I, f. 22v).
1937   È di Scaini. Al secondo piano, si vede uno stemma in pietra con la civetta della famiglia bergamasca Bonecco. Sul capitello d’un pilastro, uno stemma Savorgnan della Bandiera.
  * L’edificio è vincolato dal M.P.I. con D.M. del 27 ag. 1958.
     
NOTE 1 Un “Antonius Rovuli” il 17 marzo 1402 chiede al consiglio della città «quod provideatur ut non habeat dampnum de expensis per ipsum factis in pistrino Mercati novi» (Annales, XIV, f. 308r).
     
BIBLIOGRAFIA   BERGAMINI, Motivi d’arte, 13; DAMIANI, Arte... Il Novecento, 226; FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 12, 192; VALENTINIS, Udine antica, 10.