1643 | È dell’ospedale maggiore (B.C.U., ms. F. XXV, f. 385r). | |
1782, mar. 22 | ° | Tomaso Gallici vende la casa ad Antonio Merluzzi (Not. Carlo Lorio). |
1783, febbr. 23 | ° | Antonio Merluzzi la vende a Carlo Trasi (ibid.). |
1792, ott. 16 | Carlo Trasi la vende a Gabriele Pecile (A.S.U., N., Pietro Del Torso, 10151, Plico minute). | |
1793, sett. 19 | Gabriele q. Giovanni Domenico Pecile vende a Francesco q. Roberto Ruberti di Bassano «da molti anni orefice lavorante in oro in questa città, una casa posta -in contrada di Rialto, che confina a lev.» G.B. Zerbini, mezz. contrada, pon. Prodoloni, ai monti Tomaso Gallici. Prezzo d 1400 (A.S.U., N., Domenico Prodolone, 10073, II instrom., 86, f. 124r — 125v). | |
1801 | È del convento di S. Domenico (Nomenclatura, f. 31v). | |
* | Affittuale Francesco Ruperti (ibid.). | |
1809 | * | È di Angela Ruberti (Registro delli aloggi, f. 22v). |
1832 | * | Il capo del terzo quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa al sarto Antonio Piccoli l’avviso n. 1050 «per la remuzione degli effetti ed articoli ingombranti le strade, piazze, selziati» (A.S.U., C.A. I, 193). |
1852 | * | Appartiene a Elisabetta Valenti (Competenze, I, f. 22v). |
1876 | * | Nella casa sono ospitate le botteghe del sarto Francesco Clochiatti e del tornitore Luigi Ribassi (COSMI-AVOGADRO, 112, 116). |
1883 | * | Vi ha bottega il tornitore in legno Carlo Buoncompagno (AVOGADRO, 157). |