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A partire dal 1437 la casa risulta gravata da un livello a favore del convento di S. Francesco di dentro, come attestano i rotoli settecenteschi che ne citano i fondamenti. |
1437, genn. 26 |
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«Jole q. Pietro Pignano cede al convento la rendita di una marca di denari aquileiesi pagabile sopra una casa in Udine, in contrada detta dei Forni, appresso le beccarie ». Nell’edificio abita Venuto da Basagliapenta (A.S.U., C.R.S., 696, Cattastico... 1792, p. 2). |
1483 |
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Appartiene al fornaio Giovanni, poi al fornaio Giorgio (ibid., p. 3). |
1564 |
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Appartiene a m. Antonio Chiante (ibid., p. 4). |
1662 |
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Paga Giuseppe Lazzarini in luogo di Andrea Zanin (ibid.). |
1667 |
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Appartiene all’orefice Giuseppe Ugoni (ibid.). |
1715-1725 |
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Appartiene alla fornaia Valentina Ugoni (ibid.). |
1748 |
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Appartiene a Elisabetta Ugoni (ibid.). |
1754 |
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L’ospedale di S. Maria dei Battuti riscuote un livello sulla casa: «Il rev. Domenico Casellotto paga di livello al nome di Gioseffo Feruio per il legato di d. Serena, sopra una casa appresso quella che confina con la beccaria, in contadi L 4 s 7» (A.C.U., A.A.O., Cattastico... 1753, f. 331v). |
1774, sett. 30 |
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Confinazioni del pubbl. per. Nicolò Antonio Codutti su istanza del convento di S. Pietro Martire: «Casa sittuata nel borgo del Fieno, appresso le beccarie, possessa dal q. G.B. Gastaldello, per acquisto da esso fatto dalle mani della sign. Elisabetta lugone, censiva al convento. Dissero confinar a 1ev. casa del Gastaldello, mezodν col mazzello delle pubbliche beccarie, pon. casa fu Galiussi, ora di Biasio Perissutto ed altri particolari, et a tram. strada publica del borgo del Fieno » (A.S.U., C.R.S., 783/23, n. XVII). |
1792 |
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Appartiene a G.B. Gastaldello (A.S.U., C.R.S., 696, Cattastico... 1792, p. 2). |
1801 |
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È di Vicenzo Periotti (Nomenclatura, f. 30v). |
1809 |
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Appartiene al pistore Vincenzo Periotti (Registro delli aloggi, f. 22v). |
1815, apr. 23 |
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«Vincenzo e Pasqua iugali Periotti vendono al sig. Domenico Giuliani detto Lessano una casa composta in piano da stanza rippartita ad uso di cocina, forno e stuffa con botteghino e solari sopra, picola corticella a mezzodν e suo copperto per uso di legnara, segnata con il c. n. 794. Confina a lev. con casa e fondi di Giacomo Cattarinuzzi in loco Marangoni, a mezz. Antonio Pascoli, a pon. gli eredi del q. Carlo Perisutti ed a tram. la contrada detta delle Beccarie . La vendita viene fatta per it. L 5060,85 » (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10302, 756, con stima del pubblico perito Giuseppe Venuti, 12 apr. 1815). |
1815, giu. 17 |
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Domenico Giuliani chiede di «riformare la sua casa ». La deputazione d’ornato, suggerendo alcune modifiche, raccomanda per la pittura della facciata di usare solo il bianco (A.S.U., C.N., 180/XIX, 4344 Orn. XIX, con dis.). |
1822 |
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È di Domenico Giuliani. Accordo con i confinanti Giacomo e Sabata Cattarinuzzi proprietari del n. 117 in S. Tomaso (A.S.U., C.A. I, 68, 552 Orn. II C, con dis.). |
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Viene chiamato in causa anche Valentino Presani, il quale afferma che il lavoro progettato «è del tutto innocuo ai fondi di ragion comunale posti in quelle vicinanze» (ibid.). |
1834 |
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Domenico Giuliani, detto Lessani, loco Ugoni Maddalena, loco pre’ Domenico Casellotto, loco Giuseppe Feruio, loco eredi Marcantonio Bonecco, paga ven. L 4 s 7 sopra casa in via delle beccarie, confina con le Beccarie (A.O.U., Ospitale C1. Quaderno livelli, decime, conti. Principia 1834). |
1845, sett. 20 |
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Il rev. Carlo Filaferro, per la casa delle Derelitte, vende a G.B. Roselli «la casa con corticella n. 794» già acquistata il 20 luglio 1845, per atto privato dagli eredi del fu Domenico Giuliani Lessani (A.S.U., N., G.B. Valentinis, 7/II, 778). |
1852 |
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Appartiene a G.B. Roselli (Competenze, I, f. 22v). |
1876 |
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Oltre alla bottega del calzolaio Pietro Missio, la casa ospita il negozio di chincaglieria e bigiotteria di G.B. Roselli (COSMI-AVOGADRO, 88, 90). |
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BIBLIOGRAFIA |
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CASANOVA, Il liberty, ill. 32, 33, 34, 35. |