1489, mar. 31 |
° |
Actum Utini in contrata nominata “Post furnos” in domibus habitationis sp. legum doctoris Nicolai de Casalibus Cortone1 (Perg. B.C.U.). |
1495, genn. 26 |
|
«Udine, in contrada Udin, in casa di Giovanni del Stainer calzolaio, abitata dal nob. Nicolò Giovanni de’ Casali di Cortona» (JOPPI, Notariorum, XIV, f. 20r, da Arch. Attimis - Maniago). |
1520, giu. 9 |
|
«Magn. dd. deputati — posuerunt partem quod — d. Francisco de Casalibus Cortone concedatur locus comunis ubi modo sunt necessaria pubblica usque ad rimam positam prope murum domus ser Ioannis Guberti» (Annales, XLIII, f. 84v). |
1666, febbr. 5 |
°° |
Vedasi n. 728. |
1671, 1672, 1674 |
|
Il comune acquista le case già Cortona dai sigg. di Pers e consorti per d 2800 (B.C.U., ms. C. Città 16, 1667A... Perso... Cortona, copia dell’atto di vendita dal not. Andrea Brunalleschi, 9 apr. 1671, f. 41r - 42v). |
1674, mar. 23 |
* |
«Il nob. — Ciro q. — Carlo de’ — giurisdicenti di Pers, — per se stesso et come procuratore — del — fra’ Gulielmo suo fratello kavalier gierosolomitano — ha venduto — alla congregatione2 — un’annua responsione livellaria di L 93 s 7, specialmente sopra la portione di casa detta la Cortona, aspettante ad essi venditori, annessa al pubblico palazzo di questa città fra i confini ben noti —» (A.S.U., C.R.S., 546, Rot. 390, Istr. e test., f. 71v — 72r). |
1728, magg. 5 |
|
Si delibera di ricuperare la casa già Cortona, che l’anno 1698 era stata data a godere a Gasparo Spiera, per trasportarvi uffici e l’ufficio della posta finora esistente nella casa fu Zanolli (Annales, CV, f. 158v — 159v). |
|
* |
Ci è pervenuta la pianta delle case Cortona e Pers, probabilmente redatte in questo periodo (B.C.U., A.C.A., ms. C.16). |
1728, ag. 19 |
|
Si stabilisce di trasportarvi alcuni uffici municipali e la posta (Annales, CV, f. 178v). |
1751, sett. 10 |
|
Si affittano locali a Domenico Stefani caffettiere (Caffè Meneghetto) (Acta, LXXXIII, f. 200v — 201r). |
1758, nov. 27 |
|
Si affitta allo Stefani anche le stanze ove era la posta (Acta, LXXXIV, f. 193r — 193v). |
1786, febbr. 15 |
* |
«In Udine, in un camerino della caffetteria “Il Meneghetto”» (A.S.U., N., Camillo Merluzzi, 9692, III instr., 452, f. 341v). |
1801 |
|
È del comune (Nomenclatura, f. 30v). |
|
* |
Affittata al caffettiere G.B. Stefani (ibid.). |
1809 |
* |
Stato e grado della casa: relazione di Francesco Moretti al podestà (A.S.U., C.A. I, 1). |
1809 |
* |
Affittato al caffettiere G.B. Steffani (Registro delli aloggi, f. 22v). |
1812 |
|
Vendita liquori e caffetteria, ostelleria “Meneghetto” (Esercenti). |
1817, sett. 19 |
* |
Il cursore municipale riferisce di aver recapitato in questa casa ad Andrea Sporeno diffida a munirsi di licenza di polizia (A.S.U., C.A. I, 10). |
1838 |
* |
Riparazioni varie (A.S.U., C.A. I, 282, Passività 1838, n. 119). |
1843, sett. 28 |
* |
«La congregazione municipale presenta al consiglio il progetto di riduzione della facciata della casa comunale n. 790, dichiarando come per migliorare la condizione della bottega del caffè sia stato d’uopo di ridurre alcuni anni orsono il pian terreno della casa medesima e come di tale riduzione sia avvenuta la necessità di alterare la prima forma gotica delle finestre della facciata medesima, secondando le ricerche della r. commissione delegatizia dirette a sopprimere le mezze lune sovrapposte alle finestre onde, colla riquadratura di esse, procurare una luce maggiore alle stanze di quell’ufficio di per sé oscure pella angustia della contrada. Trattandosi però che quella facciata non presenta altri caratteri gotici che quello delle sole finestre, la congregazione municipale, visto come la riquadratura migliora anziché deturpare l’ornato esterno e contribuisce, rispetto alla luce, alla migliore condizione di quelle stanze, avendo fatto eseguire dal proprio ingegnere il relativo progetto, propone che sia adottato col conseguente dispendio già calcolato nel preventivo che verrà assoggetato alla migliore discussione, di L 1576,11. Preso ad esame dei singoli consiglieri il progetto, ed essendo insorte varie discussioni sulla qualità del lavoro, il presidente in risultato delle medesime propone che sul progetto dell’ingegnere sia sentita la c. deputazione d’ornato, che non consta interpellata —» (Arch. del comune di Udine, Consiglio dal 1839 al 1845, Protocollo verbale del consiglio comunale, n. 732, VIII). |
1843, dic. 29 |
* |
Sul progetto di riduzione della casa n. 790, di proprietà comunale, la deputazione d’ornato esprime l’approvazione con le modifiche «introdotte a linee azzurre sul tipo» (Arch. del comune di Udine, Consiglio dal 1839 al 1845, Protocollo verbale consiglio comunale della r. città di Udine, n. 9311, VI). |
1848 |
* |
Al primo piano, locali ad uso di ufficio: commissariato distrettuale e r. erario (A.S.U., C.A. I, 442/Attualità. Preventivo 1848, n. 11). |
1848 |
* |
Bottega e magazzino al pian terreno (A.S.U., C.A. I, 442/Attività... 1848, n. 12). |
1848 |
* |
La parte abitativa con bottega e magazzino è affittata a Vincenzo Plasogna (A.S.U., C.A. I, 442/Attività... 1848, n. 13). |
1852 |
* |
Appartiene al comune di Udine (Competenze, I, f. 22v). |
1856, sett. 13 |
* |
«Sanatoria pel piú speso nel ristauro del caffè “Meneghetto”» (Arch. del comune di Udine, Consiglio 1854-1862; Protocollo verbale consiglio comunale della r. città di Udine, n. 6592, V). |
1876 |
* |
Nell’edificio, oltre al caffè “Meneghetto” gestito da Adele Montanari, sono ospitati il deposito di macchine da cucire di Francesco Darmiz, il banco del lotto n. 64, gestito da A. Marpillero, e bottega del calzolaio Giuseppe Flaibani. Vi ha recapito inoltre il giardiniere comunale Francesco Oriani (COSMI-AVOGADRO, 86, 87, 88, 96, 100). |
1883 |
|
Birreria Cecchini (AVOGADRO, 139). |
|
* |
Nell’edificio è ospitata anche l’oreficeria di Italico Ronzoni (ibid., 150). |
1910 |
|
Viene abbattuta per la costruzione del nuovo palazzo municipale. |
|
|
|
NOTE |
1 |
Vedasi n. 727. |
|
2 |
Confraternita delle Anime Purganti. |
|
|
|
BIBLIOGRAFIA |
|
Oltre a quella sul complesso citata al n. 728: “L’alchimista friulano”, 5, IX, 26 febbr. 1854, 72; CORGNALI, I nostri vecchi caffè, 112; G[IUSSANI], Un a fresco, 391-392; GIUSSANI, Una corda al caffè; GIUSSANI, Il caffè Meneghetto; GIUSSANI, I pallori illuminati; Parti prese... 1880, 13; PICCO, La torre e l’orologio; PILOSIO, Aspetti dionisiaci, 322; S[ACCOMANI], Il ristauro, 19. |
|
|
|
ICONOGRAFIA |
|
CARLEVARIIS, Tre disegni, K. |