Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
778
1801   Giuseppe Scarpa (Nomenclatura, f. 29v).
1809 * Appartiene ai negozianti Pietro e fratelli Scarpa (Registro delli aloggi, f. 21v).
1816, lugl. 19 * Filippo Xotti al podestà: «Varie pietre delle fenestre della facciata della mia casa situata in Mercà nuovo al n. 778 sono rotte e rese fuori di linea orizontale, e desiderando cambiarle per non lasciar vedere un oggetto che non piace all’occhio, cosí a senso dei veglianti regolamenti, partecipa questa congregazione municipale l’oppera di eseguire —». Segue il parere della deputazione d’ornato, che indica la necessità della sostituzione della gronda con un cornicione e dell’intonacatura dell’intera casa (A.S.U., C.N., 180, 1785 Orn.). In data 29 luglio, dietro richiesta, lo Xotti presenta disegno (A.S.U., C.N., 180, 831 Orn.).
1816, sett. 3 * Filippo Xotti sostiene di non poter aderire all’invito della deputazione d’ornato circa il cornicione: «l’angusto spazio della mia casa altererebbe la conformità dell’altra; questa poi mi porrebbe in conflitto col comproprietario confinante dell’altra contigua casa n. 779; la linda di questi è tutta unita colla mia; dovrei spezzarla». La deputazione accetta la spiegazione (A.S.U., C.N., 180, 2600 Orn.).
1816, ott. 23   Filippo Xotti chiede licenza di costruire la terrazza sopra la casa n. 778 (A.S.U., C.N., 180/1816/V, 3283 Orn. XIX, con dis.).
1822, apr. 2   È di Filippo Xotti (A.S.U., C.A. I, 68, 1384 Orn. II C).
  * Il proprietario chiede di riformare le imposte delle botteghe, che coinvolgono i n. 778, 779, 781 (ibid.).
1852 * Appartiene a Filippo Xotti (Competenze, I, f. 21v).
1856, nov. 15 * La ditta Filippo Xotti, rappresentata dal curatore amministratore Giuseppe Savio, per l’interdizione di Filippo Xotti, chiede ed ottiene il permesso di riformare «l’antichissima bottega — al c.n. 778 e quindi anche il suo prospetto» (A.S.U., C.A II, 66, 8064 Orn. II C, con dis. firmato da Brida Eusebio).
  * La facciata è vincolata dal M.P.I. con D.M. del 27 ag. 1958.