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Dalle confinazioni effettuate nel 1774 dal convento di S. Pietro Martire, risultano le seguenti notizie: |
1597 |
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«Conventus S. Petri Martiris de Utino habet in angulo Fori veteri quandam domum muratam, soleratam tectisque chopertam, quam donavit conventui d. Iacoba, relicta q. Caroli de Cavalcantibus iuxta m. Iacoboa de Freschis, iuxta domum m. Thome de Freschis et iuxta vias publicas a duobus partibus, quam domum ipsa domina affictavit Ioanni Tamburino —. Instrumentum donationis stipulavit m. Antonius q. Pauli Deccani de Utino anno 1482, 29 febrarii ad presens tenent heredes q. Ioannis de Floreanis et debent solvere — L 41 s 2 —» (A.S.U., C.R.S., 783/17). |
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a ms Iacobo. |
1780, mar. 15 |
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«Relativamente alla privata scrittura di convenzione 15 dec. p.p. seguita tra — Teresa nata Zanussi rel. del fu — Lunardo Antonini da una e — Leonardo e rev. — Carlo — figli del sig. Antonio Antonini, è stato fin li 8 febr. — mediante — Giuseppe Broili riconosciuto in distinto inventario lo stato del negozio specierie — del Lunardo Teresa — Zanussi — Antonini — renunzia al sig. Lunardo — ogni uttile del negozio specieria sopradetto, compresi gli uttensili — e l’usufrutto delle case in Mercavecchio ove è situato il negozio predetto, escluso il primo apartamento — il quale restar doveva di libra disposizione di detta — Teresa —» (A.S.U., N., Antonio Marchi, 9866, I instr., 79, f. 127r — 127v). |
1801 |
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Giuseppe Antonini, speziale (Nomenclatura, f. 29v). |
1809 |
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È di Giacomo Somma, negoziante (Registro delli aloggi, f. 21v). |
1813, nov. 15 |
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«— Fatto — in una botega a pian terreno della casa — del sig. Antonio e fratello Tonutti — n. 768, avente la porta ed una finestra nel lato di 1ev. verso Mercà vechio —» (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 631, 10). |
1815, mar. 6 |
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Giuseppe e Giovanni Antonio q. Leonardo Antonini di Tolmezzo vendono a Giuseppe Braida fu G.B. la casa n. 768, «che confina a lev. strada di Mercavecchio, mezz. — Melchior Peratoner, pon. piazzetta delli sigg. Pisenti, e tram. contrada — del Giglio» per it. L 15862,04 (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10329, 1474). |
1828, magg. 12 |
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È di Gabriele q. Paolo Pecile (A.S.U., C.A. I, 148/X, 1881 Orn. II C, con dis.). |
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Il proprietario chiede ed ottiene di riformare la casa secondo il progetto presentato (ibid.). Il 10 luglio l’ing. municipale G.B. Cotterli ispeziona i lavori in corso e trasmette relazione sullo stato di pericolo del muro di tramontana (ibid.). |
1829, apr. 23 |
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La congregazione municipale presenta il progetto di demolire parte della casa Antonini detti Toniutti, al n. 768, per allargare la via (Arch. del Comune di Udine, Consiglio dal 1826 al 1830, Prot. verb. cons. comun. della r. città d’Udine, n. 2072). |
1831, apr. 28 |
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I fratelli Giorgio e G.B. Cella, dopo il contratto d’acquisto della casa, da demolirsi in parte per l’allargamento della strada, chiedono ed ottengono di apportare modifiche al progetto iniziale (A.S.U., C.A. I, 182/V, 1670 Orn. II C). |
1837, febbr. 20 |
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Ampliamento della parte recintata (A.S.U., C.A. I, 269/III, 904 Orn. II C, con dis.). |
1852 |
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Appartiene ai fratelli Cella (Competenze, I, f. 21v). |