1801 |
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G.B. Carli e consorti (Nomenclatura, f. 29v). |
1809, mar. 15 |
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G.B. Carli vende a Domenico Menegazzi la casa 765 per L 6344 (Not. Riccardo del fu Andrea Paderni). |
1809 |
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Appartiene a Domenico Menegazzi (Registro delli aloggi, f. 21v). |
1825, giu. 18 |
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«— Giuseppe del fu Antonio Fabrizio — vende — al sig. Amadio Zandigiacomo — la casa — alli c. n. 765 e 766 con suo fondo —; confina esso corpo stabile a lev. — Mercatovecchio, mezz. — Pietro Damiani, — pon. casa fu del sig. Alessandro Diana, e sett. — G.B. Giorgio Cella in luogo Piussi Mattia fu Peratoner, che sono la intiera casa e fondi pervenuti in proprietà del sig. Fabrizio maggior offerente all’asta — nella vendita giudiziale 22 apr. 1824, n. 3190 — a pregiudizio di Sebastiano, Maddalena, Giuseppe, Vicenzo, Lucia e Santo — figli del fu Domenico Menegazzi Il prezzo di questa vendita resta convenuto — in austr. — L 6285 —» (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10551, 2465). |
1825, lugl. 1 |
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È di Amadio Zandigiacomo. Casa di tre piani di due finestre (A.S.U., C.A. I, 100/Ornati. Case e fabbricati, 2431 Orn. II C, con dis.). |
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Il progetto coinvolge anche la casa n. 766. Il proprietario intende riformare la bottega e cambiare alcune travi. L’autorizzazione subordina il permesso alle solite condizioni, alle quali si aggiungono la sistemazione del sottoportico e del marciapiedi antistante (ibid.). |
1826, apr. 3 |
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Amadio Zandigiacomo chiede ed ottiene di ornare la grondaia con una cornice di legno, della quale allega disegno (A.S.U., C.A. I, 100/Ornati. Case e fabbricati, 42 Case II, con dis.). |
1832, mar. 26 |
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Il capo del quarto quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa l’avviso n. 1050 al «venditore di rame» Antonio Damiani (A.S.U., C.A. I, 193). |
1834, sett. 18 |
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Amadio Zandigiacomo vuole «alzare la propria casa — n. 765, 766» e ne presenta il progetto, che viene approvato (A.S.U., C.A. I, 254/X, 4633 Orn. II C). |
1852 |
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Appartiene a eredi del fu Amadio Zandigiacomo (Competenze, I, f. 21v). |
1876 |
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Il complesso ospita i negozi di confezioni e stoffe di Giuseppe Fadelli, quello di ombrelli di Cesare Paracchini, nonché quello di pelli e articoli di cuoio di Agostino Cella e C. (COSMI-AVOGADRO, 84, 104, 109). |