1568, mar. 11 |
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La nob. Anna ved. del nob. Giovanni Girolamo dei nobili consorti di S. Daniele possedeva ed abitava la casa in Mercatovecchio confinante da due bande con le case degli eredi del fu Barnardin Savorgnan della Bandiera, dalla parte d’avanti con Mercatovecchio, a mezzodν con l’androna va da Mercà vecchio a S. Pietro Martire (Arch. Congr. 9/5, Monastero di S. Bernardino). La casa passò poi al monastero di S. Bernardino. |
1615, febbr. 13 |
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« Doct. d. Pompeus Prampergus ac d. Odoricus de Susannis et Franciscus Bartholinus tanquam scindici monasteri S. Bernardini iure affictus simplicis ad triennium locaverunt mag. Ioanni Baptistę Cescono incisori archibusario Utini domum unam ipsius monasterii in Foro veteri super angulo callis cognominatę del Feruio, iuxta a mane via publica Fori veteris, a meridie calle supra nominata, a sero et montibus domos d. Francisci de Brazzachi . Et hoc pro affictu ducatorum triginta duorum in anno » (A.S.U., C.R.S., 571/1, Mercà Vecchio). |
1623, giu. 22 |
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Rinnovo del contratto d’affitto a m. G.B. Cescone “maestro d’archibugii da Udine” (ibid.). |
1674, febbr. 8 |
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Notizie indirette sul lascito provengono da una memoria, secondo la quale il convento «possede con titolo di legato una casa in Mercà vecchio, tenuta di presente a semplice affitto da ser Daniele e nepoti Cecconi. Questo monasterio per solevarsi dall’obbligo di tenir in conzo la ditta casa, volentieri aderisce all’intentione di detti affittuali di prenderla ad enfiteusi con le forme et obligi che sono propri et ordinari in conformità delle leggi. Ma per di presente s’è scoperto esser la detta casa di ragion censuale pagando s 14 in affitto di corte . Perciò comparse l’antedetto ser Daniele avanti l’ill.mo luogotenente e fece istanza di poter celebrar il detto instromento offerendosi non solo di pagar il laudemio, ma di prender di essa casa la debita investitura . La qual in-stanza intesa ha Sua Eccellenza concessa la venia per il tempo trascorso et la licenza » (A.S.U., C.R.S., 571/3, 2). |
1693, dic. 18 |
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La casa è affittata a Giuseppe Franzolino (A.S.U., C.R.S., 571/1, Mercà Vecchio). |
1701 |
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« Suor Angiela Danelluzi, abbatessa nel monasterio ha concesso a semplice affitto al sig. Valantino Petrelo q. Pietro una casa sin hora da detto Valantino tenuta a semplice affitto in Mercà vechio, con bottega d’abaso, cantina et di sopra una salletta con sua camera et cocina in mezo et di sopra due camere con un pergolo di pietra con li suoi feri a torno, col suo granaro disopra; qual casa confina a sol levado il borgo , a mezodν calle che conduce a S. Pietro Martire, a sol a monte casa di questa ragione, tenuta ad affito dal sig. Vicenzo Mo-reale fillatoio, et alle monti li Brunaleschi, hora Giarolamo Bissone, et questo per anni cinque » (A.S.U., C.R.S., 571/3, 2). |
1705, sett. 16 |
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Rinnovo del contratto con Valentino Petrello (ibid.). |
1801 |
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G.B. Planis (Nomenclatura, f. 29v). |
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Affittata a Santo Lena (ibid.). |
1809 |
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È di Francesco e fratelli Planis. Affittuale è il negoziante Pietro Runcaldier (Registro delli aloggi, f. 21v). |
1835 |
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Farmacia di Antonio Mazzaroli (A.S.U., C.A. I, 237/XII). |
1839, ag. 31 |
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Si riforma la facciata verso via Pulesi. Al secondo piano eravi una finestra ad arco, al terzo quattro finestre gotiche (A.S.U., C.A. I, 299/1839/XX, 4843 Orn. II C, con dis.). |
1847, apr. 8 |
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I fratelli Verzegnassi q. Prospero, quali eredi di mons. rev. Pietro q. G.B. Planis, possedevano la casa in Mercatovecchio n. 761 (Not. Giacomo Someda). |
1852 |
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Col n. 761 A, appartiene a mons. Pietro Planis (Competenze, I, f. 21v). |
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BIBLIOGRAFIA |
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[CORGNALI], Quistions... Sù e jù par Marciatvieri. |