1801 |
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Francesco Cortese, orefice (Nomenclatura, f. 28v). |
1809 |
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Appartiene all’orefice Francesco Cortese (Registro delli aloggi, f. 21v). |
1814, nov. 7 |
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Francesco q. G.B. Cortese vende a Domenico e Giuseppe q. Giuseppe Scrosoppi «la bottega con le terranee sue adiacenze e fondo sino alli stillicidi sottoposta alla casa di esso Cortese, sita in angolo di Mercatonuovo verso il sacro monte al n. 750; confina a lev. Carlo del fu Giuseppe de Zorzi, mezz. Lorenzo Scarpa, pon. Mercatonuovo ed a tram. Scunariis. La alienazione fatta viene per it. L 7750 » (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10328, 1384). |
1816, dic. 24 |
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Francesco fu G.B. Cortese orefice vende a Gabriele fu Domenico Pecile, con patto di riscatto, il primo appartamento della casa n. 750 con ingresso nella contrada Scunariis; «confina a lev. Carlo de Zorzi, mezz. Filippo Xotti in loco Scarpa, pon. strada della piazza Mercatonuovo, ed a tram. Scunariis » (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10350, 1855). |
1817, nov. 19 |
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Il cursore municipale presenta diffida a Francesco Cortese perché si munisca di licenza di polizia. Non ne è precisato il motivo (A.S.U., C.A. I, 10). |
1821, dic. 24 |
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« Catterina Del Fabro, ved. Pecile tuttrice e Agostino Parisi contutore per nome delli pupilli Pecile hanno retrocesso al G.B. Cortese l’appartamento intero, consistente nella cucina, una camera, saletta e camerino nel corpo della casa di esso Cortese avente l’ingresso nella contrada detta Scunaris, coscritta col c. n. 750, che fu Francesco Cortese padre di G.B. ha alienato al def. Gabriele Pecile per it. L 600 » (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10457, 2802). |
1822, mar. 17 |
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È di Giovanni Nigris (A.S.U., C.A. I, 68, 1272 Orn. II C). |
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Il Nigris presenta progetto di riforma per le imposte del negozio. L’approvazione è subordinata all’adeguamento della cornice a quella dei soci Cressa e Treo (ibid.). |
1822, mar. 20 |
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È di Domenico Scrosoppi1 (A.S.U., C.A. I, 68, 1148, Orn. II C, con dis.). |
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Il proprietario chiede ed ottiene di riformare i rebatti della bottega. Dalle raccomandazioni fattegli dall’autorità competente nell’occasione si deduce che la casa è dotata di un sottoportico (ibid.). |
1824, genn. 24 |
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Domenico fu Giuseppe Scrosoppi vende al sig. Giulio fu Stefano Zoratti tre quarti di bottega «sita in angolo di Mercatonuovo verso il monte, coscritta al c. n. 750 » per it. L 8260; l’altro quarto è di Giuseppe fratello di Domenico (A.S.U., Daniele Micheloni, 10333, 2637). |
1824, sett. 9 |
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Giuseppe e Pasqua iug. Scrosoppi vendono a Giulio Zoratti «la bottega stata separata col relativo fondi sino alli stillicidii nelle divisioni Sdrosoppi sottoposta alla casa del sig. G.B. Cortese, qual bottega confina a lev. il predetto Cortese mediante andito o sottoportico d’ingresso alla di lui casa, mezz. e pon. l’acquistante Zoratti ed a tram. la contrada Scunariis . La vendita fatta viene pel prezzo di it. L 3660 » (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10333, 2684). |
1827, ott. 19 |
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G.B. fu Francesco Cortese e Paolina Mattiussi coniugi vendono ad Agostino Parisio la casa n. 750 «tra i confini a lev. e mezz. Filippo Xotti, pon. piazza mediante le botteghe e fondi ora Zoratti e sett. contrada Scunariis. Il prezzo si conviene stabilito in it. L 5550 » (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10553, 2940). |
1829, apr. 25 |
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Giulio Zoratti vende a G.B. fu Giovanni Cantarutti «la bottega in piano terreno sotto li portici in Mercà nuovo incorporata nella casa del fu G.B. Cortese al c. n. 750; confina a lev. la casa del suddetto Cortese, a tram. Giulio Zoratti, a mezz. Filippo Xotti ed a pon. la piazza. Questa vendita viene fatta per il prezzo di austr. L 10285,72 » (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10473, 6817). |
1832, mar. 26 |
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Il capo del quarto quartiere riferisce di aver recapitato in questa casa l’avviso n. 1050 al venditore d’olio Giulio Zoratti (A.S.U., C.A. I, 193). |
1833, febbr. 23 |
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È di Agostino Parisio (A.S.U.,C.A. I, 206/I, 715 Orn. II C, con dis.). |
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Il Parisio « desiderando accrescere la luce della finestra soprastante alla porta d’ingresso della casa troverebbe conveniente di togliere la soglia superiore, che attualmente è di pietra, e sostituirvi un tramezzo di ferro, siccome si vede in molti luoghi praticato». Il permesso è concesso (ibid.). |
1833, febbr. 27 |
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Agostino Parisio presenta progetto di riforma delle facciate verso Scunaris e verso S. Giacomo. L’autorizzazione è subordinata alla modifica con la sistemazione delle finestre in asse. Al proprietario viene inoltre suggerita l’intonacatura di colore verde chiaro (A.S.U., C.A. I, 206/I, 770 Orn. II C, con dis.). |
1837, ag. 2 |
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Girolamo Andreoli di Venezia vende a G.B. q. Santo di Lenna bottega e magazzino in Mercatovecchio al piano terreno della casa n. 750 (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10488, 1937). |
1842, dic. 22 |
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« Agostino q. Andrea Parisio vende alla sign. Marietta n. Fila-ferro, ved. del fu Filippo Xotti , la casa con fondi, posta al c. n. 750 , consistente in locale d’ingresso e sottoportico, sotterranea cantina, scale, stanze e camere in primo e secondo appartamento con granaio superiore, camerini e terrazzetta , che viene a essere l’intiero stabile meno le botteghe e i loro fondi in possesso attuale degli eredi fu Giulio Zoratti. Confina detta casa a lev. e mezz. eredi del sig. Filippo Xotti, pon. piazza Mercatonuovo, mediante le botteghe e fondi di Zoratti, ed a sett. contrada di Scunariis. La casa con fondi di proprietà del Parisio viene venduta pel prezzo di austr. L 13000 » (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4830, 4607). |
1852 |
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Appartiene a Francesco Filaferro (Competenze, I, f. 21v). |
1876 |
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Vedasi n. 749. |
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NOTE |
1 |
Per Domenico Scrosoppi: P[ICCO], Gli orefici; PICCO, Ricordi, 117. |
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BIBLIOGRAFIA |
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Guglielmo BIASUTTI, Padre Luigi, 56. |