|
|
Nella pianta Lavagnolo questa casa porta, per errore, il n. 781. |
1506, ott. 26 |
|
Pietro Rigolini compera da Nicolò de Monte una casa in Chialiarezzis. «Confina da oriente con la casa di m. Andrea Sturzio, la qual adesso è nostra, da occidente con la nostra casa del canton, dalla parte de drio, cioè dai monti con la casa di ser Zuan Locatello per causa di un’andronetta et a meggio dí con la strada di Chialiarezzis» (A.S.U., Arch. Florio, 108/5, Memorie di acquisti Rigolino, da una copia del not. Antonio Mirion sull’originale di Bartolomeo Mastino, f. 11v). |
1538 |
|
Fu rifatta dalle fondamenta perché in rovina (ibid.). |
|
* |
In quel periodo il proprietario ne era Paolo Rigolino (ibid.). |
1549, genn. 10 |
* |
La casa è tenuta in affitto da Bortolomeo Visentin (A.S.U., Arch. Florio, 108/5, Memorie d’acquisti Rigolino, 129. |
1780, ag. 14 |
* |
Coo. Florio. Vedasi n. 736. 1801. Coo. Filippo Florio e nipoti (Nomenclatura, f. 28v). |
|
* |
Affittata a Domenico e Gabriele Pecile (ibid.). |
1809 |
* |
È del negoziante Antonio Xotti, affittuale è il negoziante G.B. Caparini (Registro delli aloggi, f. 20v). |
1822, febbr. 15 |
|
Coo. Francesco e Daniele Florio (A.S.U., C.A. I, 68, 738 Orn. II C, con dis.). |
|
* |
Presentano un progetto di riforma della casa. La concessione è subordinata alla condizione che «sia levato il pergolato esistente sopra la strada di Merceria, riscontrato in totale disordine e sommamente disdicente: — levata quella cassa sopraposta allo stesso pergolato sostenuta da due modiglioni di legno» la quale, secondo la deputazione d’ornato «oltre alla massima sua indecenza — lascia gravemente temere iminente pericolo ai transitanti» (ibid.). |
1834, sett. 12 |
|
Francesco e Daniele fu Sebastiano Florio vendono ad Antonio q. Sebastiano Trevisini la casa in Mercatonuovo n. 735: «confina a lev. — Maddalena Marangoni Gondolo, mezz. contrada Merceria, pon. piazza S. Giacomo — e tram. Giovanni e Maria Cosattini coniugi Zilotti, compresa la bottega in peppiano sottoposta alla casa —» (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10560, 4278). |
1841, mar. 17 |
|
È di Sebastiano Trevisini. Unita al 736, viene riformata (A.S.U., C.A. I, 328/1841/VIII, 1844 Orn. II C, con dis.). |
|
°° |
Disegno firmato da: «L’Ingegnere Civile Ballini». |
|
* |
Il Trevisini chiede «di riformare a piú riprese le due botteghe sottoposte alle case n. 735 e 736 — nella contrada Merceria — e ridurre a forma regolare tutta la facciata di detta casa respiciente la — contrada». La concessione è subordinata alla sistemazione della cornice in armonia con quella della casa contigua d’angolo (ibid.). |
|
|
In data 9 ag. 1842, previa esibizione del certificato del capomastro, il proprietario chiede ed ottiene il certificato di abitabilità (A.S.U., C.A. I, 342/IV, 4938 Orn. II C). |
1852 |
* |
Appartiene a Sebastiano Trevisini (Competenze, I, f. 20v). |
1876 |
* |
Oltre allo studio dell’avvocato Mattia Missio, l’edificio ospita la bottega del pizzicagnolo Santo Giuliani (COSMI-AVOGADRO, 85, 110). |
1883 |
* |
Studio dell’avvocato Carlo Lupieri (AVOGADRO, 138). |