1801 | «Trigati sig. Antonio, affittuale Iosafat Lazzarini, scalettaria e caffè» (Nomenclatura, f. 28v). | |
1809 | * | È di Daniele e fratelli Trigati. Affittuale è il caffettiere Giosafat Lazzaro (Registro delli aloggi, f. 20v). |
1812 | Caffetteria e ostelleria al “Leon d’Oro” (Esercenti). | |
* | Gestita dagli eredi Lazzarini (ibid.). | |
1814, ag. 7 | * | «— Teresa rel. del fu Gioseffato Lazzarini ed — Angelo, di lei figlio, hanno — sublocato — dal corpo della casa n. 733, — che essi riconoscono con titolo di semplice affitto dalli — Trigatti di Galleriano, alli — Francesco e Giuseppe del fu Osvaldo Todaro — la bottega al pian terreno ad uso di caffettaria, stanza del fornello attigua, due piccoli siti annessi, reso del sottoportico ora serviente per ingresso — della casa — nonché la stanza al di sopra in primo piano ad uso di magazino —. La — sublocazione sarà duratura per anni tre —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4812, 279). |
1817, sett. 19 | * | Il cursore municipale presenta a Lodovico Rieppi, agente di Angelo Lusarini, la diffida a munirsi di licenza di polizia. Il motivo non è precisato (A.S.U., C.A. I, 10). |
1852 | * | Appartiene ad Antonio Trigatti (Competenze, I, f. 20v). |
BIBLIOGRAFIA | CORGNALI, I nostri vecchi caffè, 108-113. |