1619 |
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Era del not. Galeazzo Affinio (Vedasi n. 730). |
1659 |
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Era degli Amigoni (Vedasi n. 730). |
1801 |
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Co. G.B. e fratello Amigoni (Nomenclatura, f. 27v). |
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Affittata al caffettiere Vincenzo Tirindelli (ibid.). |
1808, apr. 11 |
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Giuseppe Amigoni vende a Vincenzo Tirindelli la casa al n. 732 per L 29760 (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, 9973, Rep., 25, f. 2r). |
1809 |
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È di Vincenzo Tirindelli negoziante (Registro delli aloggi, f. 20v). |
1815 |
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«In contrada Merceria nell’esterno della casa Derindelli esisté fino al 1815 un grande affresco con numerose figure rappresentanti la tragica fine di Romilda, duchessa del Friuli» (FACCIOLI-JOPPI, Chiese, f. 44r). |
1819, genn. 23 |
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Progetto di riforma della casa (A.S.U., C.A. I, 24/1819/XI, 293 Orn. II C, con dis.). |
1832, ag. 6 |
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Antonio Tirindelli fu Vincenzo vende a Pietro Pelosi fu Giuseppe la casa n. 732 «con botteghe, — e corticella —», confinante parte Mercatovecchio e parte Mercerie, a lev. Orsola Cargnelli Cernazai e Marcatovecchio, mezz. Domenico e nipoti Vendrame, pon. idem, tram. Merceria e Cargnelli Cernazai. Prezzo: it. L 17640,86 (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10558, 3846). |
1852 |
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Appartiene a Luigi Pelosi (Competenze, I, f. 20v). |
1852, ag. 31 |
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Luigi Pelosi presenta un progetto per «riformare le finestre della facciata della sua casa». Da parte della deputazione d’ornato «trovansi lodevoli le proposte riforme» (A.S.U., C.A. II, 66/1852, 6292 Orn. II C, con dis.). |
1876 |
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Nella casa tiene studio il notaio Alessandro Rubazzer. Vi ha pure sede il laboratorio di Giuseppe Codutti per la fabbricazione di scatole e astucci (COSMI-AVOGADRO, 103, 112). |
1883 |
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Offelleria di Bernardo Tortora e negozio di stracci, spazzole e gabbie di Anna Faggini (AVOGADRO, 150, 156). Incendiata durante l’invasione, fu rifatta nel 1920. |