1619, apr. 29 |
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« Hortensius et Decianus fratres1 et filii Iohannis Francisci Deciani vendiderunt Leonardo et Petro fratribus Caisellis2 olim Bernardi Bergomensis mercatoribus Utini unam eorum domum sitam Utini in Foro Veteri, alias conductam per ser Hieronimum Ossi et Ieronimum Coronellam, cum curia confinantem a parte anteriori cum strata publica Fori Veteris, a meridie cum domibus Francisci Sacchie, ab occasu cum domibus Damiani a Bonitate et a montibus partim cum domo alias Galeatii Affinii et modo Hieronimi Ossi et partim cum androna dicta Marzeria , precio ducatorum trium mille » (A.S.U., N., Pietro Fistulario, 6932, III E, f. 108r — 109r). |
1623, genn. 1 |
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«Fatto in Merchà vecchio, nelle case delli sigg. fratelli Caiselli, nel camin di dietro la bottega » (A.S.U., N., Rocco Carminati, 7114, V instr., f. 1r). |
1623, genn. 8 |
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«In Foro veteri, in domibus d. Caiselli infrascripti» (A.S.U., N., Rocco Carminati, 7114, V instr., f. 7v). |
1644, mar. 8 |
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Stima della casa Caiselli in Mercatovecchio. Facciata larga ps 5 (m 8,51) (Archivio Caiselli). |
1648, giu. 30 |
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«Con la presente scrittura di locatione si dichiara qualmente li coo. Leonardo e Pietro fratelli Caiselli ano data a ragion de semplice affito per anni tre una casa posta in Mercà Vechio, qual fino li mesi pasati è stata da loro medesimi abitata, qual da una parte confina il nob. Lorenzo Sachia, da l’altra Martino Amigoni, con tutte le sue abenze et in particolare con sofitadi, scancie, banchi tanto nella botega quanto nel fontico di dietro et soi armari et questo per dover pagar d’affitto in ragion di ducati cento vinti al ano . Et questa locatione si è fatta al sig. Tiberio Mosconi et al sig. G.B. suo figlio, mercanti bergamaschi » (A.S.U., Arch. Caiselli, Istr. di locazione per Udine e pertinenze). |
1658, magg. 1 |
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«Ritrovandosi il co. Lonardo Caisello haver la sua casa in Mercà Vecchio appresso alli heredi q. Sacchia , qual fu affittata alli q. Antonio e Pietro Airoldi e quelli mancanti di vita ancor che non sia finita la locatione né habitata di presente da alcuno, per proveder alla sua indennità, l’ha condotta ad affitto al sig. G.B. Mosconi per il corso de anni cinque , col obligo a detto Mosconi di corrispondere ogn’anno ducati novantadui all’anno » (A.S.U., Arch. Caiselli, Istr. di locazione per Udine e pertinenze). |
1659, sett. 19 |
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« Il co. Lonardo Caisello in raggion di permuta concede alli sigg. Benedetto e Girolamo fratelli Mangilli bergamaschi hora mercanti in questa città una casa posta nella contrada di Mercavecchio, confina a lev. borgo di Mercavecchio, a mezo dν casa del heredità Sachia, a sol a monte casa delli heredi Rigla et alle monti parte casa di questa raggione e parte casa del sig. Lucio Amigoni . E ciò perché li fratelli Mangili consegnano al - co. Lonardo una loro casa posta nella detta contrada di Mercavecchio sul cantone di Marzeria, confina a lev. contrada di Mercavecchio, a mezo dν Lucio Amigoni, a sol a monte Amigoni et alle monti contrada di Marzeria » (A.S.U., N., Paolo Fistulario, 7706, I instr., f. 97v — 98v). |
1659, nov. 1 |
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« Il co. Leonardo Caisello ha dato a ragion di semplice affitto d’anno in anno una casa sul canton di Marcà Vecchio, andando in Marzaria, havuta detto conte dalli fratelli Mangili, a Andrea Sigallino bergamascho habitante in questa città, pel prezzo che comandò Giovanni Maria Beretta di d 45 all’anno » (A.S.U., Arch. Caiselli, Istr. di locazione per Udine e pertinenze). |
1675, giu. 11 |
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«Fatto in Udine in Mercà Vecchio in casa del sig. Benedetto Mangilli» (A.S.U., C.R.S., 546, Rot. 390, Istrumenti e testamenti, f. 76r). |
1758, lugl. 3 |
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« In esecuzione della sentenza seguita li 22 genn. 1754 con Lugrezia rel. q. G.B. Damiani3 ed il q. Giovanni Bevilacqua , convengono la detta Lugrezia e G.B. e Giovanni Antonio fratelli q. Giovanni che detta Lugrezia ceda, come cede , a suoi nipoti il negozio di libreria e carteria » (A.S.U., N., Francesco Tracanelli, 8500, CXI instr., f. 78r — 78v). |
1761, giu. 16 |
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Morte di G.B. Mangilli mercante in Mercà Vecchio, di rimpetto alla casa delli coo. Tealdi, ora occupata da Liberal Vendrame4 libraio, detta del Damiani (L. PALLADIO degli OLIVI-CAIMO DRAGONI, Memorie, 43 — 44). |
1782, genn. 10 |
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« Quintilia n. Lorio, moglie rel. del q. Tommaso Del Calice , come tutrice e curatrice del nob. Girolamo di lei figlio minore , e Antonio, altro figlio in età maggiore , hanno venduto al sig. Liberale q. Andrea Vendrame, oriundo di Castelfranco, in presente negoziante in questa città , la casa con tutte le sue adiacenze posta in Mercà Vecchio, passata in proprietà delli predetti fratelli, come eredi del q. Tommaso, in forza del pubblico instr. 17 ott. p.p. in note del not. G.B. Peruzzi, cosν gli utensili di bottega descritti nella stima annessa , fra i confini espressi nella misura e stima formata dai pubbl. per. Aurelio Manetti e Francesco Leonarduzzi E questa vendita han fatta per il prezzo di d 6935 L 4 s 7 » (A.S.U., N., Giovanni Socrate, 9791, XVIII instr., 2271, f. 3211v — 3212v). |
1801 |
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Liberale Vendrame, libraio (Nomenclatura, f. 27v). |
1806 |
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Andrea G.B. Vendrame, libraro e cartaio, nato il 26 giugno 1792 (A.S.U., C.A., 305, Quadro degli individui nati o domiciliati di diritto nella comune di Udine, parrocchia di S. Giacomo). |
1809 |
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È del negoziante Domenico e fratelli Vendrame (Registro delli aloggi, f. 20v). |
1810, ott. 16 |
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Liberale Vendrame chiede il permesso di esporre «due casselloni» nel portico davanti alla propria bottega, nel contempo esigendo lo sgombro dell’altro portico, «occupato da una banca di frutti» (A.S.U., C.N., 188, 4410 Pol. 20). |
1832, mar. 26 |
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G. Pilosio, capo del quarto quartiere, riferisce di aver recapitato l’avviso 1050 C, art. 12 e 13 al libraio Liberale Vendrame (A.S.U., C.A. I, 193). |
1845, mar. 3 |
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« Eugenio Vendrame vende al di lui zio Domenico Vendrame il caratto, da lui determinato in un decimo, di tutti i suoi diritti sopra : la casa in Mercavecchio coscritta al c.n. 730 , la tipografia ed il negoziato di carte, stampe, libri ed altro » (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/II, 834). |
1845, mar. 22 |
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« Antonio Vendrame vende al di lui zio Domenico Vendrame tutti i suoi diritti posseduti cogli altri , il cui caratto venne determinato in 1/10 della seguente sostanza: la casa in Mercavecchio al c.n. 730 ; la tipografia e il negoziato di carte, stampe, libri ed altro con tutti gli attrezzi, utensili e crediti relativi » (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/II, 849). |
1845, mar. 25 |
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« Liberale q. Andrea Vendrame vende al di lui zio Domenico Vendrame tutti i suoi diritti sopra la casa sita in Mercavecchio coscritta al c.n. 730 , la tipografia ed il negoziato di carte, stampe, libri ed altro con tutti li attrezzi, utensili e crediti relativi » (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/II, 850). |
1846, genn. 1 |
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Giovanni fu Andrea Vendrame vende a G.B. fu Giovanni Seitzs di Gorizia la sua quota di comproprietà su la sostanza comune con la madre, lo zio Domenico e con lo stesso Seitz ossia su casa in Mercatovecchio n. 730, tipografia e negozio di carte, stampe, libri ecc. (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/III, 1054). |
1852 |
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Appartiene a Liberale Vendrame (Competenze, I, f. 20v). |
1853, apr. 21 |
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Liberale Vendrame «avendo deciso di rinnovare in pietra la facciata della bottega in Mercato vecchio al n. 730, presenta» il progetto, che viene approvato per la deputazione d’ornato da G.B. Bassi (A.S.U., C.A. II, 66, 2747 Orn. II C, con dis. firmato dal muratore Valentino Dreussi). |
1853, ag. 16 |
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G.B. Seitz, proprietario della casa «avendo divisato di ridurre con magazzeno della casa stessa guartante la cale detta merceria», presenta progetto, che viene approvato (A.S.U., C.A. II, 66, 5779 Orn. II C, con dis. firmato dal muratore Valentino Dreussi). |
1876 |
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Tipografia e libreria di Giuseppe Seitz (COSMI-AVOGADRO, 98). |
1883 |
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Oltre alla tipografia Seitz, l’edificio ospita la libreria di A. Francescatto, il “Caffè nuovo” di Gaspare Parpan, il negozio di stoffe e mercerie di Perulli e Gaspardis e di Pietro Barbaro, che vende anche abiti confezionati, nonché la bottega del cappellaio Giovanni Zagulin (AVOGADRO, 157, 147, 139, 149, 141). |
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NOTE |
1 |
Per i Deciani: LIRUTI, Notizie, III, 376-413. Vedasi n. 382. |
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2 |
Per i Caiselli: G. F. PALLADIO degli OLIVI, Historie, II, 323. Vedasi n. 912. |
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3 |
Di un G.B. Damiani libraio in Mercerie si fa cenno in un atto notarile del 24 luglio 1711: «G.B. Nigris q. Giovanni Antonio procuratore destinato dal nob. Carlo Perabò hora commorante in Venezia ha venduto al sig. G.B. Damiani libraro in questa città una casa di muro, coperta di coppi, situata nella contrada di Marzaria, assegnata con altri beni in parte al predetto sig. Carlo nelle divisioni seguite con li nobb. Giovanni, Francesco, Giuseppe et Pietro di lui fratelli pubblicate in atti di me not. fin sotto li 20 apr. 1706 entro li confini a 1ev. Francesco Alpruni, mezo dν contrada di Marzaria, pon. Francesco Rossi e calisella consortiva et ai monti detto Alpruni » (A.S.U., N., Francesco Brunelleschi, 8300, Prot. VI, f. 47v — 51r, con stima del pubblico perito Andrea Corradino, f. 49r — 51r). E ugualmente il 27 genn. 1727 un atto di donazione di Giacomo Linussio era redatto «in Udine, in Mercatovecchio, in casa dell’infrascritto sig. G.B. Damiani» (A.S.U., C.R.S., 516, Rot. 390, f. 192v). |
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4 |
Per i Vendrame: COMELLI, L’arte della stampa, 214, 244, 245, 250, 256, 262; MEDEOSSI, L’arte tipografica, 931. |
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5 |
Per la tip. Seitz: COMELLI, L’arte della stampa, 250, 262; OCCIONI-BONAFFONS, Libri, 277; FALCIONI, Industrie udinesi, 335. |
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STUDI INEDITI |
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A. della FORZA, Memorie, B.C.U., ms. 638, f. 27r. |
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BIBLIOGRAFIA |
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L. DAMIANI, Arte del Novecento, I, 46; OCCIONI-BONAFFONS, Illustrazione, 335; RIZZI, Storia... Il Quattrocento, 111, ill. 334. |